Di Giampaolo Carboni.
Un violento nubifragio ha colpito all'alba
Cagliari e l'hinterland. L'intensità della pioggia ha provocato delle
alluvioni e straripamenti. L'acqua alta e i torrenti in piena hanno
causato quattro vittime. Un uomo di 66 anni, Mariano Spiga, è morto a
Sestu, mentre a Capoterra sono annegate Speranza Sollai, di 85 anni, e
Licia Zucca, di 80 anni. Quest'ultima è stata travolta dall'acqua
insieme al genero Antonello Porcu. La zona più colpita dal maltempo è
proprio quella della cittadina a 15 chilometri da Cagliari. L'acqua, che
dal mare ha persino portato pesci in molte case allagate ha invaso la
zona di Rio San Girolamo e poi i villaggio residenziale di Frutti d'Oro e
Poggio dei Pini. Il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso sarà
domani mattina in Sardegna per fare un sopralluogo nelle zone colpite
dalle piogge. Intanto si fa la prima conta dei danni che, secondo
l'assessore regionale dei Lavori Pubblici, Carlo Mannoni, ammonterebbero
a circa 15 milioni di euro.Il bilancio più grave è a Capoterra dove si contano due dei tre morti
causati dal nubifragio. La prima vittima è una donna di 85 anni:
Speranza Sollai. L'anziana aveva problemi di deambulazione ed è stata
trovata morta da una squadra di sub dei carabinieri nel seminterrato
della sua abitazione invasa dall'acqua. L'altra vittima e Alicia Zucca
di 80 anni, mentre è disperso il genero Antonello Porcu, ingegnere in
servizio nella Asl 8 di Cagliari. I due sono stati travolti dall'acqua
mentre tentavano di allontanarsi da Poggio dei Pini. L'uomo stava
cercando di portare in salvo la suocera ma l'onda di piena ha però
bloccato loro la strada. Secondo il racconto dei testimoni, Porcu
sarebbe sceso dall'auto per aiutare Licia Zucca a scendere. In quel
momento è arrivata una seconda ondata di piena che ha proiettato
un'altra auto contro Porcu e la suocera. I due sono stati trascinati
via. La donna è stata trovata nel tardo pomeriggio completamente nuda.
L'acqua non è riuscita a strapparle dal polso solo l'orologio.
Proseguono invece le ricerche del dirigente della Asl di Cagliari.
La terza vittima del nubifragio è un uomo di 66 anni, Mariano Spiga.
Stava cercando di attraversare a bordo di un' auto un torrente per
raggiungere un podere nelle campagne di Sestu, grosso centro
dell'hinterland del capoluogo. La vettura è stata trascinata per circa
due chilometri dalla corrente che si era ingrossata per le abbondanti
precipitazioni. Un amico, che era alla guida, è riuscito a saltare giù
prima che l'acqua trascinasse via l'auto, ed è stato soccorso dai
carabinieri che l'hanno accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale
Brotzu. Quando i militari della Compagnia di Quartu S. Elena hanno
rintracciato più tardi l'auto, una Fiat Uno verde, Spiga era già morto.Un sacerdote e un'anziana che erano rimasti isolati in un eremo a San
Girolamo, località nel territorio di Capoterra, sono stati portati in
salvo dai Carabinieri dell'11° Nucleo Elicotteri di stanza a Elmas
(Cagliari). Dei due non si aveva notizia da stamattina e dopo l'allarme
lanciato al Comando Provinciale sulla zona è stato inviato un elicottero
AB412.È di 15
milioni di euro il primo provvisorio bilancio dei danni provocati dal
nubifragio che ha investito la parte meridionale della Sardegna. Ad
indicare la somma è stato l'assessore regionale dei Lavori Pubblici,
Carlo Mannoni, dopo un sopralluogo nelle zone maggiormente colpite. I
danni riguardano abitazioni e le reti stradali, elettriche e idriche.
Problemi anche per gli impianti di telecomunicazioni con molte
centraline sotterranee completamente sommerse. Anche la Coldiretti
valuta i danni e lancia l'allarme: "Con campi agricoli completamente
allagati e numerosi animali dispersi l'agricoltura sarda ha subito danni
gravissimi dall'ondata di maltempo che ha interessato il cagliaritano".
La situazione più grave è proprio quella della cittadina a 15
chilometri da Cagliari, dove l'acqua (che, dal mare, ha persino portato
pesci in molte case allagate) ha invaso la zona di Rio San Girolamo e
poi i villaggio residenziale di Frutti d'Oro e Poggio dei Pini dove sono
rimaste isolate mille persone. La viabilità è interrotta a causa della
massa d'acqua che ha travolto le strade e due ponti.Il livello di guardia a Capoterra è stato alto anche a causa della diga
di Poggio dei Pini. Secondo quanto si è appreso sarebbe saltato un
"dente" dello sbarramento e il bacino sarebbe invaso dalla sabbia. Al
termine di una riunione operativa in Comune con i tecnici della
Protezione civile e dell'assessorato regionale dei Lavori Pubblici è
stato deciso lo svuotamento dell'invaso artificiale che sovrasta la
parte bassa del centro residenziale. Nella cittadina a 15 chilometri da
Cagliari si sono recati il Presidente della Regione, Renato Soru, e gli
assessori dell'Ambiente e degli Affari generali, Cicitto Morittu e
Massimo Dadea.
La
situazione resta comunque preoccupante e il sindaco di Capoterra Giorgio
Marongiu ha previsto un piano di evacuazione per gli abitanti di alcune
aree a valle della diga di Poggio dei Pini. "In via precauzionale - ha
detto il sindaco di Capoterra ai microfoni dell'emittente locale
Videolina - ho disposto che gli abitanti delle abitazioni della fascia
costiera 'Fruttidoro-Rio San Girolamo' si spostino nelle zone più alte.
La scuola elementare e la chiesa di 'Fruttidoro' serviranno come punti
di raccolta delle persone costrette ad abbandonare temporaneamente le
loro case".Richieste di
soccorso sono giunte ai Vigili del Fuoco (che hanno inviato tutti i
mezzi a loro disposizione) dal capoluogo e dai centri vicini dove
numerose case sono state allagate. A Cagliari alcune autovetture sono
cadute in tombini aperti o crepe nelle strade. Alle 9 del mattino il
capoluogo era ancora avvolto dal buio: la spessa coltre di nubi non ha
consentito alla luce di giungere sulla città. Inoltre in città è mancata
in diverse zone l'energia elettrica. Il violento nubifragio ha
provocato disagi e ripercussioni anche nell'attività degli ospedali.
Allagamenti si sono registrati all'Azienda ospedaliera Brotzu. Qui, dove
sono ancora in corso lavori di risanamento dei prospetti esterni,
l'acqua ha invaso non solo i piani bassi, ma anche le sale operatorie al
quinto piano, provocando la sospensione di alcune attività. Acqua alta
anche nel Policlinico della cittadella universitaria a Monserrato,
popoloso comune dell'hinterland cagliaritano, dove, nelle zone di Riu
Mortu e Su Tremini, gli abitanti si sono mossi fra le case a bordo di
canotti pneumatici, dopo che l'acqua ha superato il metro di altezza.
Gravi difficoltà hanno subito anche i collegamenti: voli cancellati
sull' aeroporto di Elmas come quello da Roma delle 10:40 (Meridiana) o
dirottati ad Alghero come quello delle 8:20 proveniente da Milano
Linate. Bloccata anche la strada Sulcitana la strada statale 195
"Sulcitana", all'altezza del km 10, per il cedimento del manto stradale
in corrispondenza dell'esondazione del rio Santa Lucia. Chiusa anche la
strada provinciale 91, unica via di collegamento tra il paese e la
statale 195. La decisione è stata presa a causa del rischio di crolli.
Il terreno sotto la sede stradale è stato completamente eroso dall'acqua
e il manto bituminoso è letteralmente sospeso nel vuoto. Problemi anche
per il traffico ferroviario. A poche centinaia di metri dalla stazione
di Cagliari si è bloccato un convoglio di Trenitalia con a bordo 500
passeggeri, in gran parte pendolari. I viaggiatori sono scesi dal treno
dopo più di un'ora grazie ai tecnici che hanno lavorato immersi
nell'acqua (in alcuni punti alta un metro) per attivare gli scambi. Ora
il traffico dei treni è tornato regolare ma sono ancora in corso i
lavori di pulizia di tutti i binari sommersi da acqua e fango.A Capoterra, Assemini, Cagliari, Monserrato e negli altri centri
investiti dal nubifragio il Comando regionale ha inviato tutte le forze
disponibili mentre il Centro Operativo del Dipartimento dei Vigili del
Fuoco ha disposto l'invio in Sardegna di cinque sezioni operative mobili
da Toscana e Lazio per collaborare alle operazioni di soccorso.
L'Esercito ha mobilitato, invece, uomini e mezzi della Brigata Sassari,
dell'"Ariete" e del Comando militare Autonomo della Sardegna.
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