Dopo la data di ieri a Gardone di Riviera,appuntamento quest'oggi nella capitale per Damon Albarn (NELLA FOTO) presso la Cavea Auditorium Parco della Musica. Albarn, a quarantasei anni e con una figlia appena adolescente, si mette a nudo in un album di sorprendente sincerità. La title track «Everyday robots» èinfatti una ballata malinconica ed essenziale sull’alienazione provocata dall’onnipresente tecnologia, che ci ha trasformato quasi in replicanti sempre più incapaci di condividere le proprie emozioni, se non riparati dietro lo schermo di uno smartphone o di un personal computer. È curioso come sia proprio Albarn, geniale produttore di musica elettronica per i Gorillaz (si pensi a 19-2000 ad esempio) e per lo splendido «The bravest man in the universe» di Bobby Womack, a lamentarsi delle nuove tecnologie. L’album è un mix di pop, beat elettronici, gospel e ritmi anche africani, tenuti insieme dal gusto e dalla sensibilità dell’artista.
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