mercoledì 22 marzo 2017

ATTACCO TERRORISTA A LONDRA AUTO SU PEDONI SPARI A WESTMINSTER QUATTRO MORTI TRA CUI IL MAIALE AUTORE DEL GESTO (22/03/2017)

Di Giampaolo Carboni.

Quasi dodici anni dopo l’attacco dei kamikaze islamici nel metrò di Londra (luglio 2005), ed esattamente un anno dopo gli attentati all'aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles, il terrorismo torna a colpire sotto il Big Ben. Questa volta letteralmente: un’auto (un suv per esser maggiormente precisi e per capire i danni che lo stesso può fare se utilizzato in modo criminale) ha investito una dozzina di passanti sul ponte di Westminster, a pochi metri dalla torre dell’orologio che sormonta il Parlamento britannico. Poi un uomo è sceso dalla vettura e si è avventato contro gli agenti in servizio all'esterno della Camera dei Comuni. Solo dopo oltre tre ore dall'accaduto Scotland Yard ha fornito informazioni ufficiali. La prima: l'assalitore ha agito da solo, quando più fonti giornalistiche, citando anche testimoni, avevano sollevato il dubbio di un secondo terrorista in azione. Poi, il bilancio: quattro i morti, tra cui lo stesso unico aggressore, l'agente accoltellato e due civili tra cui una donna dati confermati anche dalla polizia. Venti i feriti, tra cui una giovane bolognese che vive da sei anni a Londra. Secondo indiscrezioni l'attentatore poteva essere Trevor Brooks, noto come Abu Izzadeen. A riferirlo erano state al Arabiya, la britannica Channel 4 e The Indipendent, ma non vi è mai stata alcuna conferma ufficiale. L'uomo, portavoce degli estremisti islamici in Gran Bretagna e considerato un "predicatore d'odio", era stranoto all'intelligence britannica sin dal 2006. Nel 2015 aveva fatto perdere le proprie tracce. Brooks, di origini giamaicane, è nato nell'East London. Da diverse fonti arriva però la smentita: "Non può essere lui perché è ancora in prigione". Nessuna fonte ufficiale britannica o media del Regno Unito hanno fornito finora alcun particolare sull'identita' dell'autore dell'attacco al Parlamento di Londra, ucciso dagli agenti dopo aver a sua volta eliminato tre persone. Ed è stata smentita l'ipotesi lanciata da alcuni media israeliani, tra cui il 'Jerusalem Post' ed la rete 'Channel 1', che avevano riferito, citando fonti non ufficiali, che il killer sarebbe un cittadino britannico: Terry Brooks, quarantadue anni, residente nel sobborgo londinese di Hackney, nato da una famiglia di origine giamaicane e convertitosi all'Islam con il nome Abu Izzadeen, nel 1975. E' stato il portavoce di un'organizzazione estremistica messa al bando nel 2006 nel Regno Unito, Al Ghurabaa. Secondo la rete israeliana 'Channel 1' Abu Izzadeen tentò anche di unirsi a Isis in Siria. In carcere dal 2006 in Gran Bretagna venne condannato nel 2008 per aver raccolto fondi per organizzazioni terroristiche a quattro anni e mezzo di reclusione ma venne rilasciato a maggio del 2009 dopo aver scontato solo tre anni e mezzo. Ma come detto la presunta identità dell'attentatore non e' stata confermata da alcuna fonte britannica ed è anzi stata smentita. Il giallo prosegue. La premier britannica Theresa May condanna con fermezza l'attentato compiuto davanti al Parlamento di Londra. "Un attacco terroristico disgustoso e odioso", ha ammonito May, nel discorso in diretta televisiva da Downing Street, al termine del vertice antiterrorismo. "E' stato colpito il cuore della nostra capitale". "Ogni tentativo di sconfiggere i nostri valori è destinato al fallimento", ha assicurato. Poi ha confermato il numero delle vittime ed annunciato che il livello di allerta resta elevato ('severe'),a livello quattro su cinque.
Alcuni feriti sono in condizioni molto critiche e presentano traumi "orribili", fanno sapere dal Saint Thomas Hospital. Un'altra donna, piombata nel Tamigi, è stata recuperata dalle acque del fiume ed è ferita gravemente. La polizia, stavolta citata dai media britannici, riferisce anche di tre poliziotti tra i feriti sul ponte di Westminster di ritorno da una cerimonia di encomio. Da Parigi, il primo ministro francese Bernard Cazeneuve ufficializza la presenza tra i feriti di tre liceali francesi. Al Consolato italiano al momento non risultano connazionali coinvolti. E mentre la premier Theresa May si appresta a presiedere la riunione della Comitato d'emergenza per la sicurezza (Cobra), nella capitale britannica l'indagine dell'antiterrorismo è in piena attività. La priorità è identificare l'attentatore, scoprire dove viveva, perquisire la sua abitazione, scoprire se godeva di appoggi a Londra. La polizia di Londra attraverso il suo account twitter invita chi abbia foto e video dell'attacco al Parlamento di Londra ad inviare il materiale agli inquirenti. Di certo c’è che, dopo almeno mezza dozzina di attentati sventati dall’intelligence britannica soltanto negli ultimi tre anni, un attacco è riuscito a evadere la rete preventiva e a fare vittime. E i sostenitori dell'Isis, come riferisce il Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web, celebrano sui propri network l'attacco di Londra: "Sangue al sangue", "vendetta" per i bombardamenti britannici su Mosul.
Sull’auto un uomo, vestito di nero, con barbetta e tratti asiatici. Quando l’auto si fracassa contro il cancello, esce dalla macchina e raggiunge di corsa l’entrata del Parlamento a poche decine di metri di distanza. Un testimone riferisce che impugna due coltelli, tenendoli in mano con la cosiddetta “presa a martello”, con questi assale uno dei poliziotti di guardia all’ingresso, ferendolo gravemente, prima di essere ucciso da due agenti in borghese. Il primo ministro Theresa May, che si trovava all’interno del palazzo, è stato caricato d’urgenza su una Jaguar e rapidamente allontanato, come prescrivono le misure di sicurezza in questi casi. “Stiamo trattando l’incidente come un attacco terroristico” è il primo commento di Scotland Yard, che ordina ai deputati di barricarsi dentro il Parlamento e chiude l’intera zona al traffico, incluse le più vicine stazione della metropolitana e persino il London Eye, la ruota panoramica sul Tamigi, con decine di persone chiuse dentro le cabine, sospese in aria, testimoni obbligati del dramma. Prima di dare inizio all'evacuazione della Camera dei Comuni, soltanto due ore dopo l'attacco, le forze speciali devono anche accertare la natura di un pacco sospetto "attaccato a un veicolo", riferisce Lord Brian Paddick, un poliziotto in pensione, alla Bbc. L’allarme scatta quando mancano quindici minuti alle quindici, orario di Londra, quando un fuoristrada grigio proveniente dalla riva sud del Tamigi sale all’improvviso sul marciapiede adiacente il Parlamento di Westminster e falcia i pedoni che a quell’ora sono come sempre numerosi. Tra le vittime ci sono molto probabilmente turisti, perché sono in particolare i visitatori stranieri a frequentare l’area per scattare foto ricordo con il Big Ben sullo sfondo. L’auto va a fracassarsi contro i cancelli esterni del palazzo. A quel punto, secondo una prima ricostruzione, l'uomo esce dal veicolo e raggiunge a piedi l’ingresso della camera dei Comuni, a poche decine di metri di distanza. Al cancello stazionano sempre un paio di poliziotti: l’uomo, vestito di nero, ne assale uno con un lungo coltello, lo ferisce e lo fa cadere al suolo. Un secondo poliziotto va a chiamare soccorsi. L’assalitore si allontana ma sopraggiungono due agenti in borghese, che prima gli intimano di fermarsi e alzare le mani, poi, visto che lui ignora il comando, gli sparano con le pistole una, due, tre volte, abbattendolo. Quasi contemporaneamente agli spari, la Jaguar su cui viaggia Theresa May parte sgommando dal cortile del parlamento, con la premier caricata precipitosamente a bordo e scortata dalle sue guardie del corpo. Destinazione: la vicina Downing Street, in cui anche un carro armato farebbe fatica a passare, trasformata in un bunker da quando la minaccia del terrorismo ha cambiato l’esistenza di tutti, compreso il capo del governo. Messo al sicuro il primo ministro, le autorità si preoccupano dei parlamentari: nel timore di complici fuggiti dopo che l’automobile ha investito i passanti o sopraggiunti in un secondo momento nell’ipotesi di un’azione coordinata, ai deputati viene ordinato di chiudersi dentro l’edificio, insieme a commessi e personale di servizio. La seduta che era in corso nell'aula dei Comuni era stata già sospesa: i legislatori stavano discutendo, quando hanno udito distintamente gli spari dalla strada. Fra i tanti eroismi della giornata spicca quello del vice ministro degli Esteri britannico, Tobias Ellwood, che avendo assistito all’attacco è stato tra i primi a prestare soccorso al poliziotto ferito a coltellate. Ellwood, che oltre a essere deputato è il numero due del Foreign Office, è stato a lungo un ufficiale delle forze armate e ha evidentemente visto altri uomini feriti in circostanze analoghe: ha cercato di fermare con le mani il sangue che fuoriusciva dalle ferite del poliziotto e gli ha praticato la respirazione bocca a bocca nel tentativo di fargli riprendere i sensi, fino al momento in cui sono arrivati gli infermieri di un’eliambulanza che lo hanno preso in consegna e trasportato via. Quindi il vice ministro degli Esteri è tornato in Parlamento, con le mani ancora sporche di sangue.

Intanto, le notizie dell'attacco a Londra facevano scattare le misure di sicurezza al Parlamento scozzese come pure attorno a quello italiano. Da Palazzo Chigi fanno sapere che il premier Paolo Gentiloni è in costante contatto con la Farnesina e con l'ambasciata italiana a Londra sugli sviluppi dell'attacco a Westminster. Mentre il ministro degli Esteri Angelino Alfano dichiara, a margine del summit anti-Isis negli Usa, dichiara alla stampa italiana di aver "già attivato tutte le strutture della Farnesina per verificare la presenza eventuale, che ci auguriamo non esserci, di connazionali tra i feriti". Facebook ha attivato il Safety Check. Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha convocato per domattina una riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parlando con la primo ministro britannico Theresa May oggi dopo l'attacco ha garantito "piena collaborazione e sostegno del Governo Usa nella risposta all'attacco e per portare i responsabili davanti alla giustizia". Trump ha offerto le sue "condoglianze al Regno Unito e ha lodato l'efficacia nella reazione delle forze dell'ordine e dei servizi di soccorso".


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