domenica 5 marzo 2017

DE MICHELE DAL PARQUET AL GIORNALISMO (14/08/2016)

Di Lorenzo Montanari.

All’età di 16 anni, era il 1987, è approdata al Basket Ferrara, con cui si trovò benissimo. Adesso Stefania De Michele (NELLA FOTO IN ALTO) è fra le più note giornaliste sarde: attualmente lavora a Videolina, la prima televisione dell’ isola. Segue il Cagliari e non solo. Domani sera sarà al Sant’Elia, dove assisterà a Cagliari-Spal di Coppa Italia.

Ieri la De Michele si è raccontata, divisa tra i bei ricordi cestistici e il presente.

«Avevo 16 anni quando arrivai a Ferrara, i ricordi sono molto belli: fu un’esperienza molto positiva, lì ho ancora tanti amici. Dal punto di vista sportivo ho esordito in serie A e con Ferrara ho guadagnato le nazionali giovanili».

C’è un episodio che ricorda in maniera particolare?

«A Ferrara diverse persone mi sono entrate nel cuore, una di queste era la canadese che c’era allora: Bev Smith, chioccia super che mi fece amare il basket, anche quello meno visibile ai più. Ricordo che mi fece un complimento pazzesco per un blocco che la fece uscire per un tiro. Ferrara per me significa molte cose: i primi anni del Liceo Scientifico, amici. A Ferrara sono stata benissimo e ci ritorno molto spesso e sempre volentieri».

Carriera importante...

«Sono andata a Milano, dove ho vinto la Coppa Ronchetti e conquistato la Nazionale maggiore. Poi, ecco Novarina. Sono contenta del mio percorso, anche se dopo dieci anni di basket professionistico, cambiando molto spesso città, diventa faticoso. Così ho chiuso la carriera un po’ prima di quando avrei desiderato».

Appese le scarpette al chiodo, ha intrapreso la carriera di giornalista.

«È nato tutto da un’intervista che mi è stata fatta. Il giornalista de La Nuova Sardegna mi chiese che cosa volessi fare da grande, stavo per laurearmi e risposi che volevo fare la giornalista. Così ho cominciato a scrivere di sport nelle pagine provinciali di Cagliari, dopo mi sono allargata nella cronaca. Ho lavorato sedici anni a Sardegna Uno, ho collaborato con Mediaset e Sky per seguire il Cagliari, poi un anno in Albania, ad Agon Channel. Ora lavoro alla prima tv sarda, Videolina».

Domani sera seguirà Cagliari-Spal?

«Certo. Sarà un piacere andare allo stadio. La Spal è una compagine di grande tradizione. Conoscendo la città e l’amore che dà ai propri sportivi credo che sarà una bella sfida e una bella soddisfazione esserci. La vivrò con grande affetto nei confronti di Ferrara».

Tiferà un po’ per la Spal?

«Sì. È come se fossi vicina ai tifosi ferraresi».

Che Cagliari sarà?

«Rimaneggiato. Farias non sta bene, Joao Pedro salterà la gara. Ci sono i lungodegenti Dessena e Melchiorri che stanno recuperando dagli infortuni e Borriello sta entrando adesso in squadra. È arrivato Isla, ma sarà un Cagliari tutto da testare: ha ottimi giocatori per la B, campionato l’anno passato stravinto, ai quali è stata aggiunta l’esperienza dei nuovi acquisti. Ionita sta andando molto bene, Padoin bisogna capire se potrà reggere novanta minuti. Il Cagliari è una buona squadra, che punta a salvarsi tranquillamente».

Al Sant’Elia farà ritorno Cerri, adesso alla Spal.

«Quando è partito, mister Rastelli aveva necessità di trovare un giocatore con le stesse caratteristiche. Col salto di categoria ha paragonato Borriello a Cerri, prima punta di peso e riferimento».

(Da "La Nuova Ferrara")

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