Una di quelle volate in cui ci si dimentica tutto: il nome, il ruolo, probabilmente anche di respirare. Quattrocento metri finali in salita, uno strappaccio nel quale scaricare freneticamente potenza e orgoglio. Finisce quasi al fotofinish tra Silvan Dillier e Jasper Stuyven: vince lo svizzero della Bmc, che manda a farsi benedire la strategia oggettivamente perfetta della Trek Segafredo, capace di costruire il quaranta per cento della fuga, due corridori su cinque. Già, la fuga. Ci sono quelle fatte per far piacere allo sponsor, e quelle fatte per vincere. Alla seconda appartiene quella sviluppata sulla tappa odierna che andava da Reggio Calabria a Terme Luigiane. Il tutto con un concorso di colpa che sintetizziamo con una CONTINUA A LEGGERE QUI
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