Non era presente in aula quest'oggi Graziano Mesina accusato di simulazione di reato per aver incendiato nel 2013 la Porsche Cayenne che utilizzava per accompagnare i turisti alla scoperta del Supramonte. In aula,davanti al giudice monocratico Teresa Castagna,ha testimoniato il maresciallo dei carabinieri di Siniscola Giovanni Mangioni. «Quando siamo arrivati c’erano i vigili del fuoco che stavano spegnendo le fiamme. La Porsche, che era di proprietà della sorella di Mesina, Antonia, era completamente distrutta». Gli investigatori non hanno mai creduto al furto dell’auto. Il sospetto è che a fare incendiare il Suv, zeppo di microspie, possa essere stato proprio Graziano Mesina.
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