Son giornate calde quelle nel nostro paese fortunatamente solo dal punto di vista climatico:ma gli effetti delle stesse non sempre sono facilmente calcolabili e la dimostrazione vivente nel nostro variegato mondo politico l'hanno voluta ben dare quest'oggi gli esponenti del Movimento 5 Stelle,i cosiddetti cittadini, secondo le cui menti dotti e la rete (non dimentichiamola mai la rete) andrebbe vietata la punizione dell'apologia di fascismo. Guidati da un auto definitosi francescano dalle vacanze in Kenya e dai pagamenti in nero nella sua precedente (?) vita (almeno stando a quanto afferma S.B. di Arcore) comico di professione e di fatto oggi i "cittadini" pentastellati ci fanno sapere che "Il provvedimento in esame si palesa sostanzialmente liberticida". Adesso capisco la lungimiranza di Giacomo Matteotti quando pronunciò le seguenti parole "Il fascismo non è un opinione è un crimine":avrebbe già previsto lo scempio morale a cui i cosiddetti "cittadini" ci stanno portando (sia ben chiaro non è che gli altri siano limpidi o meritevoli di parole di sostegno a cominciare da Matteo Salvini Renzi ma quanto detto oggi raggiungerà l'apice della mischinità umana di quest'anno nefesto per il nostro paese a livello di argomentazioni politiche). Non mi dilungo sul fatto che un partito che difende il fascismo sarebbe indegno di sedere sul banco della più piccola istituzione di questo paese (anche perché dove stanno amministrando le grane non mancano):ma non vorrei passare per palesemente liberticida d'altronde va di moda il comico apologico ed io fatico (come tanti spero al momento dell'urna) ad adeguarmi alle stesse.
M5S contro l'apologia di #fascismo: "Legge liberticida".— Pamela Ferrara ㋡ (@PamelaFerrara) 10 luglio 2017
Uccide la libertà di essere coglioni
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