Di Giampaolo Carboni.
2°TAPPA SAN VINCENZO-INDICATORE 232 KM (07/03/2013)
Matthew Goss (Orica GreenEdge) vince allo sprint la seconda tappa della Tirreno-Adriatico, tagliando davanti a tutti il traguardo di Indicatore, in provincia di Arezzo, al termine dei 232 chilometri percorsi con partenza da San Vincenzo. Goss beffa Manuel Belletti (AG2R), secondo, e Gerald Ciolek (MTN-Qhubeka), terzo, solo quinto il leader della classifica generale e grande favorito Mark Cavendish (Omega Pharma-Quick Step), settimo Andre' Greipel (Lotto Belisol), nono Peter Sagan (Cannondale). In una giornata piovosa sin dalle prime battute, tocca al trio formato da Kevin Hulsmans (Vini Fantini), Cesare Benedetti (NetApp-Endura) e Garikoitz Bravo (Euskaltel-Eusakdi) animare la tappa con una lunga fuga che li vede accumulare fino a 9 minuti di vantaggio sul gruppo. Il sogno dei battistrada si interrompe a una trentina di chilometri dal traguardo (per la verita' Bravo aveva ceduto gia' molto prima) ma quando restano da percorrere ancora 21 chilometri ecco il tentativo di Sep Vanmarcke (Blanco), anche questo pero' senza fortuna. Come prevedibile, si decide tutto in volata sul circuito di Indicatore e lo spunto vincente e' quello di Goss, con la Omega Pharma-Quick Step che non riesce a lanciare Cavendish. L'ex iridato resta comunque in testa alla corsa con 2" sul polacco Michal Kwiatkowski e 3" sull'olandese Niki Terpstra, entrambi suoi compagni di squadra. Domani la terza tappa, la Indicatore-Narni Scalo di 190 chilometri
3°TAPPA INDICATORE-NARNI SCALO 190 KM (08/03/2013)
Sono molto contento. È la prima volta che batto Cavendish nella mia carriera». Il successo nella terza tappa della Tirreno-Adriatico ha un significato speciale per Peter Sagan. Il talento slovacco della Cannondale si è imposto nella Indicatore-Narni Scalo battendo in volata Mark Cavendish e centrando il primo successo in un confronto diretto con il britannico della Omega.«C'erano condizioni particolari, è vero, ma sono davvero molto felice di questa vittoria», dice Sagan alla fine della giornata. «Negli ultimi 500 metri -dice ripensando alle fasi decisive della frazione- gli Omega hanno portato Cavendish davanti ma non aveva piu uomini per farsi tirare la volata, c'è stata battaglia per prendere la ruota di Greipel, ci siamo toccati leggermente con le spalle e poi lui si è messo alla mia ruota». «Devo ringraziare i miei compagni che sono stati bravissimi, abbiamo fatto la salita forte per far stancare i velocisti puri e credo sia stata la tattica giusta», aggiunge. Le prestazioni di questi giorni sono anche un collaudo in vista della Milano-Sanremo. «Credo che la mia squadra farà la corsa per me. Ma, se venisse fuori una gara diversa e più dura, il mio compagno Moreno Moser è una garanzia. Questo mi permette di essere ancora più tranquillo e fiducioso», dice Sagan. Cavendish, che rimane leader della classifica generale, può comunque archiviare una giornata positiva. «La Cannondale ha fatto un ottimo lavoro per Sagan e io ho perso molte posizioni sull'ultimo strappo prima dell'arrivo. Poi però sono riuscito a recuperare, a dimostrazione del fatto che la mia condizione è molto buona», dice il britannico. «La volata èpartita abbastanza presto, Steegmans mi ha portato fino ai 500 metri, a quel punto ho cercato di andare sulla ruota di Greipel ma Sagan è stato bravo a non farmela prendere», dice evidenziando i meriti del rivale. «Allora ho lanciato la volata lunga, la velocità era alta ma qualcuno rimontava da dietro, ho provato a tenere ma Sagan è stato molto forte», aggiunge. «Oggi la mia squadra era veramente motivata. Ieri siamo stati molto sfortunati ai 5 km all'arrivo. I miei compagni hanno fatto un lavoro fantastico sia ieri che oggi che però non ha reso come avrebbe dovuto», conclude con un pizzico di rimpianto.
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