lunedì 9 dicembre 2019

LA MORTE IN UN CAMPO DI CALCIO DI LUCA LORU (09/12/2012)

Di Redazione.

Luca Loru (NELLA FOTO IN ALTO), trentadue anni da compiere fra tre giorni, portiere del Gonnosfanadiga, squadra di Seconda Categoria, si è accasciato sul terreno di gioco quando, stava effettuando con i compagni di squadra il riscaldamento pre gara. E' morto in pochi istanti, stroncato da un arresto cardiaco, davanti agli occhi della moglie Luisa Tradori, in tribuna per assistere alla partita. Si è catapultata in campo quando ha visto il marito a terra ed i compagni chini su di lui. Disperata ed in lacrime, ha vissuto momenti terribili. Il suo Luca, adagiato a bordo campo su una barella con attorno i soccorritori, non dava più segni di vita. Per oltre mezz'ora ha assistito in lacrime ai frenetici tentativi di rianimazione, poi il mondo le è crollato addosso quando i soccorritori hanno scosso la testa. I due medici presenti in campo (fra questi Alberto Corda, capitano della squadra fresco di laurea, ed il dirigente Paolo Camboni) hanno provato a compiere il miracolo mettendo mano senza esitazioni al defibrillatore in dotazione alla società calcistica, supportati poco dopo dal collega della guardia medica del paese, Daniele Pinna, e da quello dell'ambulanza medicalizzata del 118. Le scariche elettriche del defibrillatore non hanno sortito l'effetto sperato e alla fine, nello sconforto generale e davanti allo straziante dolore della moglie, i dottori hanno ammesso sommessamente che non c'era più niente da fare per il giovane atleta. Luca Loru non aveva mai avuto problemi, regolarmente si era sottoposto a inizio campionato alle previste visite medico-sportive. Nessuna patologia cardiaca riscontrata, ma che presumibilmente esisteva, nascosta e purtroppo non diagnosticabile. Luca Loru, originario di Villacidro e residente a Gonnosfanadiga dal momento del matrimonio con Luisa Tradori (da cui è nata una bambina che ha ora tre anni e mezzo), lavorava da sedici anni come analista all'Unicosmo di Villacidro. Fin da piccolo la grande passione per il calcio nel ruolo che rispecchiava meglio la sua agilità e il suo carattere di trascinatore e di guida in campo. Fra i pali era un atleta decisamente agile, specializzato nel parare i rigori. In questa prima parte di campionato ne aveva già neutralizzati quattro. Questo pomeriggio era in programma l'incontro (poi ovviamente non disputato) del suo Gonnos contro il Teulada, valida per il girone B della seconda categoria. Il cerimoniale del pre partita è stato quello solito. Pranzo anticipato, alle quattordici era già negli spogliatoi del campo sportivo comunale assieme ai compagni e all'allenatore, al Presidente Raffaele Peis e agli altri dirigenti. Alle quattordici e trenta è iniziato il riscaldamento preliminare, con il dramma subdolamente in agguato. Luca ha barcollato, si è accasciato sul terreno senza un lamento. Sono accorsi tutti attorno a lui, con i due medici presenti che hanno capito all'istante la gravità della situazione e messo mano al defibrillatore per la riattivazione cardiaca, poi supportati dai colleghi della guardia medica Daniele Pinna e dell'ambulanza del 118. Mezz'ora di incessanti tentativi di rianimazione, alla fine la resa. Per Luca, portiere volante, la partita della vita era purtroppo persa per sempre.


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