lunedì 27 novembre 2023

LA POSTA DEI LETTORI DI OGGI (27/11/2023)

 Di Redazione.


Passione tennis 

Egregio direttore, gli italiani riscoprono il tennis. Torna una passione Sinner die. Massimo Lodi 

L’azzardo dell’Argentina

Gentilissimo direttore, eletto in Argentina il nuovo presidente: di Milei in peggio. Silvano Sorbaro Sindaci 

Lettori frombolieri con le parole. Una benedizione, l’ironia. (C.V.) 

Meglio il premierato 

Gentile direttore, sul numero 46 ho letto diversi articoli, in primis l’editoriale del dottor de Bortoli, piuttosto contrari al Premierato. Io sono un Presidenzialista perché ritengo che solo in tal caso il potere è effettivamente nelle mani del popolo sovrano, come afferma la Costituzione. In Italia l’unico potere che hanno i cittadini è di firmare una delega in bianco ai partiti politici. Due esempi: 1) nel 1996 i cittadini elessero come premier Prodi, nel 1998 i partiti politici fecero destituire Prodi per mettere al suo posto D’Alema; io nel 1996 votai Centrosinistra, nel 2001 ho votato Scheda Bianca perché giudicavo positivamente i cinque anni di governo di Centrosinistra, ma votare Centrosinistra significava avallare il golpe D’Alema. 2) Nella passata legislatura il Movimento 5 stelle ha creato un Governo prima con la Lega, successivamente con il Partito Democratico. Non dico che il Premierato proposto dal Centrodestra sia la soluzione ottimale, però vorrei che i partiti fossero più fedeli alle indicazioni degli elettori. Piero Mataloni 

La nostra Costituzione si basa sull’equilibrio dei poteri, esigenza che è figlia del Ventennio fascista dove il potere stava in una mano sola. Il premierato, così come parrebbe averlo proposto Giorgia Meloni (aggiustamenti sono ancora in corso), toglie significato alla figura dell’arbitro di questo equilibrio, cioè il presidente della Repubblica. Più in generale, concordo con lei che quando un esecutivo, espresso dal voto dei cittadini, non ha più i numeri per governare, tornare alle urne sarebbe la via più auspicabile, rispetto a qualsiasi soluzione che quel voto tradisce. (C.V.)

Migranti, serve serietà 

Caro direttore, scrivo per manifestare il mio dissenso per l’ideona della Meloni di creare campi di concentramento in Albania. Vogliamo affrontare seriamente e serenamente la questione? Chi arriva va accolto e rimpinguerà le nostre scuole; lavorando e pagando le tasse aiuterà a pagare le pensioni. E diamo loro ‘sta cittadinanza! Piuttosto, togliamola a chi evade le tasse e che si merita, lui sì, di essere mandato altrove. Groveda 

Mi sbaglierò ma quella dell’Albania resterà «un’ideona», come scrive lei, ma senza possibilità concreta di applicazione. E limitiamoci a dire che sarebbe meglio così. (C.V.) 

Le assenze di Marta Fascina 

Egregio direttore, ho letto del ritorno della senatrice Fascina alla Camera. Si legge anche che negli anni su 3 mila sedute è stata presente 19-20 volte. Io, nei 36 anni in cui ho lavorato, sono stata assente per le maternità, per un inizio di pleurite, per un mese di depressione dovuta a un grosso dispiacere e per una settimana dopo un aborto. Questa signora, ma non solo lei, rappresenta gli italiani e viene pagata con i soldi delle tasse. Roxi D.

L’assenteismo della deputata Fascina non è tra le pagine più nobili della nostra grammatica parlamentare. Neanche la sua elezione, in verità. Ma questo è un altro discorso. (C.V.)

Si oltraggia pure Anna Frank

Egregio direttore, in un paese della Sassonia, in Germania, vorrebbero cambiare il nome di un asilo che è intitolato a Anna Frank, la ragazza uccisa dai nazisti come milioni di altri ebrei. Al di là delle risibili motivazioni, la proposta è oltraggiosa e del tutto fuori luogo. Per il momento il Consiglio comunale ha respinto la richiesta. Gabriele Salini 

Fermiamoci allo stop di una richiesta che non oltraggia solo la Sassonia ma la Storia. (C.V.) 

Troppa Meloni per Fiorello 

Egregio direttore, seguo la trasmissione mattutina di Fiorello dal suo inizio e anche quest’anno non vedevo l’ora che ricominciasse. A pochi giorni dall’avvio però mi rendo conto che cresce in maniera esponenziale il numero di volte in cui viene ricordata Giorgia Meloni, TeleMeloni, Giorgia in salse varie, pure in cartonato e si approfitta di ogni minimo appiglio per ritornare sulla nostra premier. Non entro nel merito politico (Televisione di Stato, Tv di partito?) ma se continua così smetterò di seguirlo. Maurizia Cassia 

Fiorello scherza con fanti e santi. Non per difenderlo, che non ne ha bisogno, ma credo che riserverebbe lo stesso trattamento a chiunque fosse premier. La sua capacità di attirare ascolti è nettamente superiore a ogni indulgenza di convenienza. (C.V.)

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