sabato 9 marzo 2013

MILANO ROVENTE (21/02/1973)

Di Giampaolo Carboni.


Milano rovente è un film diretto da Umberto Lenzi. Si tratta del primo poliziottesco diretto da Lenzi, in seguito considerato uno dei maestri del genere. Il film uscì sulla scia del successo dell'ultimo film della trilogia del milieu Il boss, diretto da Fernando Di Leo.
Salvatore Cangemi è un siciliano trapiantato a Milano, proprietario di una società di ortofrutta, che è in realtà una copertura alla sua vera attività: la prostituzione. Si sente il padrone assoluto di Milano, fino a quando non trova la sua migliore "ragazza" affogata nel suo club. L'omicidio è stato commeso da Roger Daverty, detto il francese, che vorrebbe mettersi in società con lui per far spacciare droga dalle sue prostitute. Inizia così una guerra senza esclusione di colpi tra i due, in cui la Polizia è solo spettatrice. La situazione è in stallo fino a quando il compare di Cangemi gli dice di rivolgersi ad un boss mafioso italoamericano tornato in Sicilia. Il boss accetta, ma i suoi metodi troppo "ragionati", non vanno bene a Salvatore. Ma alla fine danno i frutti, ed i siciliani mettono il francese alle strette. Ma a Cangemi questo non sembra più interessare perché si è perdutamente innamorato di Jasmina, e compra una sontuosa villa in Costa Azzurra dove vanno a vivere insieme. Le folli spese che affronta per Jasmina fanno ritardare il pagamento delle percentuali, tanto che sia il Francese che l'italoamericano se ne lamentano. Ma in realtà Jasmina è solo una prostituta pagata dal francese per fare il doppio gioco. Salvatore se ne accorge e decide di scappare, ma a casa sua arriva la Polizia che effettua una perquisizione e trova dell'eroina. Capisce che lo hanno incastrato, ma riesce comunque a fuggire, vuole uccidere il francese, ma lo trova già morto. Il Boss ed il suo compare lo hanno fregato.


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