Di Giampaolo Carboni.
Nel 2009 "Cado dalle nubi", nel 2010 "Che bella giornata" e l'anno scorso "Sole a catinelle", tutti diretti da Gennaro Nunziante e che hanno inaspettatamente trasformato il comico della trasmissione televisiva "Zelig" Checco Zalone (all'anagrafe Luca Medici) nel fenomeno di maggior successo della storia del cinema italiano. Visto nei nostri cinema a fine Ottobre 2013, il terzo dei tre lungometraggi approda finalmente in dvd - con un backstage di otto minuti e trailer quali contenuti speciali - sotto il marchio Warner, permettendoci nuovamente di assistere alle imprese dell'esilarante protagonista, stavolta impegnato a mantenere una promessa fatta al figlio Nicolò alias Robert Dancs: "Se sarai promosso con tutti dieci, papà ti regala una vacanza da sogno". Quindi, considerando che, inaspettatamente, il ragazzino riesce a ottenere tutti quei voti eccellenti in pagella, Checco, venditore di aspirapolvere in crisi sia con il fatturato che con la moglie Daniela, parte sperando - ma rimanendo deluso effettuare qualche vendita ai propri parenti in Molise; dove si ritrova a casa di Zoe, ovvero Aurore Erguy, ricchissima ragazza mamma di Lorenzo, della stessa età di Nicolò e con le fattezze di Ruben Aprea. Quindi, la tensione comica viene in questo caso prima generata dall'impatto con la realtà rurale molisana, esclusivamente tempestata di anziani e quasi priva di moderne tecnologie, poi dall'avvicinamento all'universo degli yacht, degli inviti ai party esclusivi, dei bagni in fantastiche piscine e dei campi da golf. Un universo tanto lussuoso quanto ipocrita cui l'accoppiata Zalone-Nunziante ricorre ancora una volta al fine di delineare con successo una moderna favola morale tutta da ridere al servizio dell'ingrediente che, con ogni probabilità, ha contribuito in maniera fondamentale a far amare il protagonista dal pubblico: la innocente, sincera spregiudicatezza che gli consente di sentirsi mentalmente vicino a quello che viene denigratoriamente e dispregiativamente definito italiano medio, ma che, in verità, rappresenta nella maggior parte dei casi il volto onesto del Belpaese. Mentre la quasi ora e mezza di visione scorre via in maniera estremamente veloce e, ovviamente, a dominare sono i momenti da ridere.
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