sabato 4 luglio 2015

UNIVERSIADI A GWANGIU (04/07/2015)

Di Giampaolo Carboni.

Sono partite quest'oggi a Gwangiu nella Corea del Sud le Universiadi. Nel nuoto Stefania Pirozzi nei quattrocento metri misti. La campionessa italiana non è andata oltre un sesto posto nella finale della sua specialità preferita. Dopo aver superato senza problemi lo scoglio delle batterie con il settimo tempo assoluto (4:43.77) la sannita ha deciso di scappare subito via nelle prime due frazioni a delfino e dorso della finale prendendo un discreto vantaggio. Ma nella frazione a rana, quella in cui storicamente soffre di più, si sono visti tutti i limiti della sua condizione atletica in una stagione maledetta per colpa della mononucleosi. La sannita è stata rimontata e superata. Nello stile libero non è riuscita a sprigionare la sua solita forza e ad andare a caccia delle avversarie con quella progressione che spesso le ha regalato grandi gioie. Ha chiuso con un altissimo 4:42.02 che è un tempo superiore di due secondi rispetto al 4:40 nuotato tre settimane fa al Settecolli a Roma. Un peccato perché ripetere quel crono avrebbe permesso alla sannita di salire sul podio alle spalle della statunitense Sarah Henry (4:38.88), davanti alla ceca Barbora Zavadova (4:40.54) e all'altra americana Hali Flickinger (4:40.54). Le Universiadi della Pirozzi non sono finite qui, infatti la sannita gareggerà nei duecento stile libero mercoledì 8 luglio e il giorno seguente nei duecento farfalla.
Nello judo maschile, il ventitreenne Hisayoshi Harasawa (cento chilogrammi) ha avuto la meglio per hansoku-make sul russo Magomed Nazhmudinov, confermando il suo ottimo stato di forma dopo la vittoria del titolo nazionale Open ai danni del più quotato vicecampione mondiale Ryu Shichinohe. Reduce dalla rassegna europea di Baku, il rumeno Vlăduț Simionescu ha ottenuto la medaglia di bronzo al pari del francese Nabil Zalagh. La giovanissima Sarah Asahina, classe 1996 e campionessa mondiale junior in carica, si è invece aggiudicata la medaglia d’oro della categoria settantotto chilogrammi, battendo per ippon la padrona di casa Kim Min-Jeong. Le judoka asiatiche hanno confermato il loro dominio nella categoria con il bronzo della cinese Jie Kang, mentre l’unica europea capace di salire sul podio è stata la lituana Santa Pakenyte. I padroni di casa hanno invece ottenuto il massimo risultato nella categoria cento chilogrammi, con Cho Gu-Ham che ha superato il francese Clément Delvert per via delle tre penalità inflitte a quest’ultimo. Sul gradino più basso del podio sono saliti il russo Niiaz Bilalov ed il tedesco Dino Pfeiffer. Infine, l’emergente francese Samah Camara si è portata a casa il titolo delle settantotto chilogrammi.

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