L'abitazione usata come deposito della droga, nelle palazzine tra via Timavo e via Is Mirrionis, scoperta dai carabinieri nel blitz di martedì, è stata sequestrata ieri. Mentre gli investigatori hanno messo i sigilli alla casa di Angelo Carta - uno dei tre arrestati nell'operazione - sono iniziati anche i lavori di abbattimento della recinzione esterna. Un intervento deciso dal Comune per motivi di sicurezza: sarà più semplice per le forze dell'ordine controllare il cortile delle case parcheggio utilizzate come piazza dello spaccio.
SEQUESTRO E LAVORI I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale si sono presentati a metà mattina per eseguire il provvedimento di sequestro emesso dalla Procura. È la seconda abitazione comunale, in via Timavo, con i sigilli dopo un blitz antidroga. Martedì gli investigatori, comandati da Ivan Giorno e Michele Cappa, hanno circondato le palazzine e chiuso i due accessi. Nel cortile e in un pianerottolo hanno fermato e arrestato i due presunti spacciatori: Miguel Masala (26 anni) e Simone Pistis (38). Avevano la droga pronta per essere venduta e soldi. In manette anche Angelo Carta (50): secondo i carabinieri conservava in cassaforte e in altri punti della sua abitazione (quella sequestrata ieri) lo stupefacente e altro denaro. Il Comune ha intanto deciso un primo intervento per favorire la sicurezza nelle palazzine che ospitano le case parcheggio: gli operai hanno buttato giù la recinzione, ostacolo durante i controlli delle forze dell'ordine.
(Da "L'Unione Sarda")
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