lunedì 15 febbraio 2016

PER I SINGLE VITA PIU' CARA DEL SESSANTAQUATTRO PER CENTO (15/02/2016)

Da "La Nuova Sardegna".
Nel giorno di San Faustino eletto protettore degli «scoppiati» i quasi otto milioni di single italiani per vivere da soli devono affrontare un costo della vita superiore in media del sessantaquattro per cento. Lo rileva la Coldiretti che, per il giorno dedicato ai single, successivo a San Valentino, ha messo a confronto i costi della vita da soli con la spesa media di ogni componente di una famiglia tipo, sulla base dei dati Istat. In Italia gli uomini celibi e le donne nubili sotto i quarantacinque anni sono oltre un milione e mezzo, cui vanno aggiunti quattrocento sedicimila separati e divorziati e quattordicimila vedovi e vedove, per un totale di quasi due milioni di single under quarantacinque. Quelli tra i 45 e i 65 anni ammontano a 2,1 milioni (912mila celibi e nubili, 876mila separati e divorziati e 261mila vedovi), mentre le persone sole over 65 sono 3,7 milioni, di cui la maggioranza (75%) è però ovviamente composta da vedovi e vedove. Ma vivere da soli è più costoso secondo l’analisi da cui emerge che la spesa media per alimentari e bevande di un single è di 274 euro al mese, superiore del 45% a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 2,3 persone che è di 190 euro. Per i single inoltre l’aumento di costi per l’abitazione è doppio (98%) rispetto alla media di una persona di una famiglia tipo. I motivi della maggiore incidenza della spesa a tavola sono legati - continua Coldiretti - alla necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati, che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali. Inoltre gli appartamenti e le case più piccole hanno prezzi più elevati e usare l’automobile da soli costa di più, come pure riscaldare un appartamento. Ma spesso la scelta di non stare in coppia è obbligata perché dettata dall’ invecchiamento della popolazione. E infatti il 7,4% delle persone sole sopra i 65 anni si trova in una situazione di povertà, con la percentuale che sale addirittura al 19,8% nel Mezzogiorno.

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