Di Pier Luigi Piredda.
Un fucile calibro 12 e una Fiat Panda. Su questi due elementi si sono concentrate le attenzioni degli investigatori che stanno cercando di fare luce sul feroce delitto di Gianluca Monni, 18 anni, lo studente di Orune ucciso nella via principale del paese mentre attendeva il pullman per andare a scuola, l’8 maggio scorso, e sulla misteriosa scomparsa, ormai catalogata come omicidio, di Stefano Masala (NELLA FOTO IN ALTO), 28 anni, il giovane di Nule sparito nel nulla la sera precedente l’assassinio di Orune. Sono i due elementi che hanno portato all’emissione dei nuovi avvisi di garanzia da parte della procura della Repubblica di Nuoro e di quella dei minori di Sassari. Pesantissime le ipotesi di reato nei confronti del minorenne di Nule e del cugino maggiorenne di Ozieri: omicidio, occultamento di cadavere e incendio. Mentre sono favoreggiamento e incendio le ipotesi di reato formulate nei confronti del nuovo indagato, il cui coinvolgimento nell’inchiesta è al momento abbastanza nebuloso. L’uomo è infatti molto più grande di età di tutti i protagonisti e le vittime di queste due storie tragiche. Nel mirino della procura c'è innanzitutto un fucile,un calibro 12 Beretta,probabilmente automatico visto che i colpi sparati per uccidere Gianluca Monni erano stati tre. L'arma,sequestrata a casa del cugino del minorenne e di proprietà del padre è stata presa in consegna dai carabinieri del Ris (reparto investigazioni scientifiche) di Cagliari. Sul fucile dovranno essere eseguiti una serie di sofisticati accertamenti tecnici e le comparazioni con i bossoli ritrovati sul luogo del delitto a Orune la mattina dell'8 maggio. Secondo quanto emerso dai rilievi,era proprio un calibro 12 il fucile che aveva sparato per uccidere Gianluca Monni. Gli esami balistici e scientifici non ripetibili saranno eseguiti in presenza dei periti di parte. Ma dalle pieghe di un'inchiesta complicatissima,è emerso anche un altro elemento finora sconosciuto:una Fiat Panda nera di proprietà di Stefano Masala. L'auto è stata sequestrata dai carabinieri a Nule nel garage della casa del giovane scomparso ed è stata affidata ai carabinieri del Ris,che sono stati incaricati dal magistrato di cercare tracce che possano portare a eventuali collegamenti con i protagonisti delle due storie drammatiche.
Due elementi nuovi e importanti che potrebbero dare una svolta all'inchiesta. I magistrati della procura della Repubblica di Nuoro,il sostituto Andrea Vacca e il procuratore Andrea Garau,non stanno trascurando alcun elmento,raccolto con pazienza certosina dai Carabinieri del Reparto operativo provinciale di Nuoro,in stretta collaborazione con quelli di Sassari. Due indagini,quella della scomparsa di Stefano Masala e quella del delitto di Gianluca Monni,intrecciate in maniera indissolubile subito dopo il ritrovamento dell'Opel Corsa di Masala bruciata nelle campagne di Pattada,poche ore dopo il delitto di Gianluca Monni a Orune.
(Da "La Nuova Sardegna")
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