martedì 17 novembre 2020

NON C'E' DICHIARAZIONE DI TEMUSSI CHE TENGA:IL REPARTO DI ONCOLOGIA DEL SAN FRANCESCO DI NUORO E' SMANTELLATO (17/11/2020)

Di Redazione.


Aldilà delle dichiarazioni recenti del Commissario straordinario di Ats-Ares Massimo Temussi sul fatto che (testuale) "siamo riusciti a trovare le soluzioni per garantire lo stesso numero di postazioni ed erogare, così, lo stesso numero di terapie di prima per tutti i pazienti" la situazione reale in questa drammatica giornata all'Ospedale San Francesco di Nuoro è ben diversa dalla soluzione di tutti i problemi prospettata tramite stampa (in primis dall'Assessore alla Sanità Mario Nieddu noto per risolvere i problemi teoricamente ma non particamente). Anzitutto scarseggia l'ossigeno, inizia a esserci una vera e propria fame d'aria per quel che riguarda la situazione dei pazienti Covid in una delle province della Sardegna maggiormente in difficoltà in questo periodo dato il numero di casi che si presentano all'ospedale del capoluogo barbaricino, una zona che in questo periodo è stata seconda per contagi nella regione solo a Sassari. Inoltre, per tornare al problema (perché di problema si tratta) dei pazienti oncologici in procinto di essere spostati dal loro reparto nella struttura ospedaliera a un altro piano (il terzo) dello stesso nosocomio, tale situazione, come facilmente immaginabile da qualsiasi persona con un minimo di buon senso, sta creando diversi pazienti a delle persone, i pazienti appunto, che già di grattacapi sulla loro pelle ne hanno vissuti parecchi e che già un mese fa (non un secolo fa) avevano rischiato l'applicazione di tale assurda soluzione salvo poi scongiurare. Per la giornata di domani a partire dalle dieci e trenta è prevista l'ennesima protesta contro questo spostamento, ennesimo campanello d'allarme di una situazione sanitaria di Nuoro e provincia di assoluto sbando tra strutture ospedaliere senza un indirizzo da perseguire in questo momento lungo e delicato che purtroppo sta vivendo il nostro paese (faccio l'esempio del San Camillo di Sorgono completamente spolpato e smembrato in cui si va avanti con troppa ordinaria amministrazione e nessuna eccellenza), mancanze e carenze di personale evidenti nella struttura nuorese (non a caso recentemente i sindaci del territorio hanno richiesto almeno i medici militari). La discussione non è, sia ben chiaro, sul numero di postazioni per i malati oncologici che venti erano e altrettante resteranno, ma sul modo in cui la riorganizzazione programmata trascura totalmente i fruitori del servizio, i malati oncologici che faranno sentire le loro ragioni dato che al momento non hanno alcuna garanzia sulla prosecuzione senza intoppi delle terapie (nei giorni scorsi alcune persone non hanno potuto procedere con le cure stabilite questo l'assessore alla Sanità Nieddu lo saprà?). Il Coronavirus infatti non è l'unica malattia dei nostri tempi, la creazione di un reparto Covid è lecita e nessuno osa mettere in discussione la stessa: ma al tempo stesso non si debbono fare delle promesse salvo disattenderle nell'arco di un mese. Chissà che alle orecchie di Solinas, Nieddu e Temussi (giusto per citare tre attori con ruolo attivo sulle decisioni da prendere dell'attuale giunta regionale sarda) non arrivi questo appello di disperazione da parte di chi vorrebbe pensare solo a combattere con la malattia e non anche con l'inefficienza di Viale Trento.

AGGIORNAMENTO DEL 18/11/2020

VEDI QUI NUORO LA RABBIA DEI PAZIENTI ONCOLOGIA NON SI TOCCA

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