Di Redazione.
Terza e ultima delle opere in un atto del "trittico" pucciniano, Gianni Schicchi è quella più famosa e rappresentata. Ambientata nella Firenze medievale, racconta l'astuzia di Gianni Schicchi, chiamato da una famiglia nobile perché il decano, defunto da poche ore, non ha lasciato niente ai parenti e tutto a un convento di frati: la furbizia del protagonista è nota e si cerca da lui una soluzione. Schicchi, che non ha in simpatia la snobistica famiglia, ed è da loro ricambiato, suggerisce di chiamare un notaio mentre CONTINUA A LEGGERE QUI
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