lunedì 9 gennaio 2023

IL DISASTRO DEL VOLO ALOHA AIRLINES 243 (28/04/1988)

Di Redazione.


Il volo Aloha Airlines 243 era un volo di linea passeggeri della Aloha Airlines tra le città di Hilo e Honolulu nelle Hawaii. In questo giorno un Boeing 737-200 che operava il volo subì ingenti danni in seguito a una decompressione esplosiva avvenuta mentre si trovava alla quota di ventiquattromila piedi (settemila e trecento metri), scoperchiandosi per un quarto della sua lunghezza. Nonostante ciò, i piloti furono in grado di atterrare in sicurezza all'aeroporto di Kahului di Maui. L'unica vittima fu l'assistente di volo Clarabelle Lansing, risucchiata fuori dal velivolo attraverso l'enorme apertura creatasi nella fusoliera, ed il cui corpo non fu mai ritrovato; i feriti, alcuni gravi, furono sessantacinque. Nel rapporto di indagine sull'incidente del National Transportation Safety Board, venne attribuita la responsabilità ad un inefficiente programma di manutenzione, che non mise in evidenza la presenza di vistosi fenomeni corrosivi in corso in corrispondenza della fusoliera; tale corrosione in ambiente salino, (la Aloha Airlines collegava con viaggi molto brevi le varie isole dell'arcipelago delle Hawaii) data la durata dei voli molto breve e con decolli ed atterraggi molto frequenti, fu aggravata dall'elevata frequenza di pressurizzazioni e depressurizzazioni della fusoliera, con conseguente sollecitazione a fatica. L'evento fu un'importante occasione di riesame dei criteri di ispezione e manutenzione degli aeromobili, fino ad allora basato su parametri di verifica in base alle CONTINUA A LEGGERE QUI

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