giovedì 25 aprile 2024

CANOTTAGGIO:EUROPEO A SZEGED (25/04/2024)

Di Redazione.


Nella splendida cornice del Mty-ér di Szeged in Ungheria che stamane si è presentato con una temperatura mite e con una leggera brezza favore è iniziata la prima giornata di eliminatorie che ha visto impegnati nove equipaggi rossocrociati. Il bilancio lo possiamo definire “in chiaroscuro”. Finale A per il doppio “leggero” maschile di Raphël Ahumada e Jan Scäuble, semifinale per il due senza maschile di Andrin Gulich e Roman Röösli. Tutti gli altri dovranno passare attraverso il ripescaggio in programma domani. Nessun problema per il due senza rossocrociato, campione del mondo in carica. che ha preso il comando delle operazione subito dopo lo stacco dai barchini di partenza. Secondo posto per la formazione della Serbia, staccata di un secondo e trentadue, seguita dagli arancioni olandesi ad otto secondi. Più staccate Germania e Ungheria.

Tre gli equipaggi al via. Svizzera, Norvegia e Cechia. Solo il primo classificato accede alla finale per il titolo. Obiettivo raggiunto per l’armo rossocrociato, medaglia di bronzo ai mondiali” dello scorso anno a Belgrado., grazie ad un’intelligente condotta di gara, sempre corsa al comando. Alle spalle della formazione elvetica troviamo, nell’ordine, i norvegesi Lars Benske/Nor Ask Jarl Tjoem, staccati di tre secondi e sessantuno ed i cechi Jiri Simanek/Miroslav Vrastil a oltre diciassette secondi. Rabbia, delusione è il sentimento che si è manifestato nell’animo di Maurin Lange, Scott Bärlocher, Jonah Plock e Dominic Condrau al termine della prima delle due eliminatorie del quattro di coppia maschile. In effetti, al termine di una gara molto combattuta, una delle più accattivante della giornata d’esordio degli Europei, l’armo rossocrociato s’è visto escluso dalla finale diretta (passavano i primi due) per soli ventinove centesimi a favore dell’Estonia, a sua volt staccata di un secondo e tredici dalla Gran Bretagna.

Come a Varese l’atleta in forza alla società malcantonese ha retto bene il confronto con una qualificata concorrenza sino al passaggio dei mille metri transitano ancora in seconda posizione alle spalle della lituana Viktorjia Senkute ma davanti alla favorita tedesca Alexandra Föster. Poi il crollo nella seconda parte del percorso. In finale A passano la Föster passata comando proprio negli ultimi cinquecento metri e la Senkute. Ai ricuperi, oltre la Janzen, Romania e Belgio. Debutto amaro per il campione del mondo incarica. Come per la Janzen, l’atleta di Zugo, ancora al comando al passaggio dei mille metri, s’è visto poi superare con una certa facilità dall’ungherese Peter Galambos, dall’irlandese Jacob Thomas McCarthy e dal polacco Jakub Byczek, classificati nell’ordine. Passavano i primi due.

Sia il doppio di Jeannine Gmelin e Nina Wettstein, sia il quattro di coppia di Lisa Lötscher, Célia Dupré, Sofia Mekin, Fabienne Schweizer, sia il quattro senza maschile di Maurin Lange, Scott Bärlocher, Tim Roth, Joel Schürch, sia il doppio “leggero” femminile di Eline Rol e Olivia Nacht, tutti classificati al terzo rango nelle rispettive serie dovranno passare domani agli esami di riparazione. Ieri la singolista Salome Ulrich si è classificata al secondo posto nella prova riservata alle riserve.

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