mercoledì 24 aprile 2024

FABIO CANNAVARO SCOSSA AD UDINE "SERVONO PUNTI E NIENTE PAURA MI AIUTERA' PINZI" (24/04/2024)

Di Redazione.


Entra tra gli applausi della sala stampa, per l’occasione frequentata anche da molti tifosi, Fabio Cannavaro (NELLA FOTO IN ALTO). L’ultima volta che a Udine si verificò una situazione del genere, ricorda un collega esperto, fu per Serse Cosmi, nell’estate del 2005. Non il migliore dei precedenti considerando come finì l’avventura dell’allenatore umbro, esonerato ai primi di febbraio dopo una sconfitta casalinga con la Reggina. Quella dell’ex capitano della Nazionale, ricevuto con un rinfresco da Campione del Mondo, è però un’altra storia. Cannavaro non comincia una stagione col preliminare di Champions da vincere. Ne deve chiudere una, fatta di cinque partite e venti minuti da disputare domani contro la Roma nel recupero, provando a salvare la squadra che gli garantisce l’esordio in Serie A da allenatore. "Una condizione non semplice ma neppure insuperabile" spiega il direttore generale dei bianconeri Franco Collavino. L’ex difensore, come racconta Federico Balzaretti, "porta le idee ed il coraggio" di cui la squadra sembra avere estremo bisogno. 

"Quando ti chiama una società così è impossibile dire di no. Qui c’è serietà, è possibile lavorare" spiega Cannavaro, che come prima mossa ha chiamato il suo predecessore Gabriele Cioffi "Mi sono sentito con lui e l’ho ringraziato per lo sforzo. Quello che gli è toccato capita quando si fa questo mestiere". L’Udinese, come da tradizione, è una Babele, ma il nuovo mister non sembra preoccupato. "La comunicazione è fondamentale. La lingua però è una quando si gioca a pallone, si deve giocare senza paura. La squadra ha qualità tecniche e umane". L’obiettivo è alzare il baricentro della squadra. "Se aspettiamo di non subire non ce la facciamo". Come ridare vita a un gruppo che appare demotivato? "Se vai in un club devi capirne la storia, anche se sei straniero. L’ho provato anche io all’estero". Per sollecitare al meglio la testa dei suoi Cannavaro ha scelto, oltre al fratello Paolo ed a Troise, un uomo legato al territorio come Pinzi. "Ovunque sono andato ho cercato sempre dei collaboratori locali. Una scelta così permette di accorciare i tempi. L’Udinese ha avuto tanti napoletani che l’hanno portata in alto". Tra questi il migliore di sempre, Di Natale. "Totò mi ha scritto, così come lo hanno fatto anche Quagliarella e Floro Flores. Spero di imprimere qui lo stesso segno che hanno lasciato loro". Il mister è convinto che il gruppo abbia qualità. "Samardzic è quello che ne ha di più. Più che di singoli però voglio parlare di squadra, non dobbiamo pensare a livello individuale". Domani, come detto prima, c’è già la Roma del vecchio amico Daniele De Rossi. "Il calcio fa vivere queste emozioni. Nonostante il loro grande spessore dobbiamo fare punti, come con Bologna e Napoli. Non possiamo aspettare le ultime tre gare. Non credo che la Roma venga qui per risparmiarsi". Infine come gestire il gruppo con tante assenze? "Ci sono, è vero, però non sono abituato a dare alibi ma certezze".

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