venerdì 26 aprile 2024

FIORENTINA:CONFERENCE LEAGUE E POI SARA' RIVOLUZIONE (26/04/2024)

Di Redazione.


Non sempre bastano cuore e orgoglio davanti ad una squadra che ha sempre saputo migliorarsi con un mercato funzionale e lungimirante. Non bastano davanti a una proprietà che sostiene un progetto di lunga durata, come spesso accade all'estero e di rado in Italia, facendo capire al proprio allenatore di essere al centro, coinvolgendolo nelle scelte e cercando di assecondarlo. La sconfitta con l'Atalanta ha impedito a una pur generosa Fiorentina di accedere alla seconda finale di Coppa Italia consecutiva. Ma non è l'unico verdetto uscito dal Gewiss Stadium: al netto dei tanti acciaccati, del rosso a Milenkovic, delle proteste per l'arbitraggio, Rocco Commisso avrà capito che per fare il salto di qualità serviva, serve, servirà un mercato davvero all'altezza. E' ciò che il patron viola, quando tornerà in Italia, dovrà spiegare illustrando, ammesso che lo voglia e che sul futuro viola non pesi il vuoto lasciato da Joe Barone, un grande piano di rilancio. Questa Fiorentina è ancora in corsa per la Conference e può risalire in campionato nonostante il ritardo. Ma è una Fiorentina stanca, che dalla cessione di Vlahovic alla Juventus nel gennaio 2022 non ha avuto più un centravanti da doppia cifra; che ha dovuto affrontare quest'anno tre competizioni con soli tre centrali più il 2005 Comuzzo; che a fine dicembre era in zona Champions ma non è stata irrobustita dai rinforzi (necessari) chiesti a gennaio da Vincenzo Italiano (NELLA FOTO IN ALTO) le cui scelte e strategie di campo talvolta appaiono discutibili e spesso vengono discusse, però in questi tre anni, certificati da cinque semifinali e due finali, ha saputo cavare sangue dalle rape. A giugno, comunque finirà, il tecnico chiuderà il suo ciclo a Firenze, Gilardino, Palladino, Aquilani alcuni dei possibili successori. Commisso e la dirigenza avranno un bel daffare sugli acquisti (urgono centravanti, centrali, regista, esterni di qualità) ma non solo: via il dt Burdisso che non rinnoverà, in scadenza Bonaventura, Duncan, Castrovilli, Maxime Lopez, Arthur, Kouamé, Faraoni e Belotti, in bilico Martinez Quarta e Terracciano (scadenza 2025), addio possibile per Gonzalez e Milenkovic (davanti a off erte allettanti e alla voglia di nuovi stimoli), quasi certo per Nzola costato tredici milioni, appena cinque gol, da tempo ai margini. Ora però incombono domenica il Sassuolo e giovedì il Brugge per la semifinale di andata di Conference: la stagione viola può ancora raccontare e raccogliere qualcosa. "Nel calcio si vince e si perde, l’importante è reagire subito, non c’è tempo per piangere, ora vogliamo la finale di Conference League" ha giustamente detto Cristiano Biraghi. Poi sarà rivoluzione.

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