venerdì 26 giugno 2015

BASKET SERIE A1 MASCHILE PLAYOFF:FINALE GARA 7 (26/06/2015)

Di Giampaolo Carboni.

Reggio Emilia-Sassari 73-75 (Serie:3-3.21-4 a fine primo quarto,32-26 all'intervallo,55-48 a fine terzo quarto.NELLA FOTO IN ALTO UNA FASE DELLA GARA)


Reggio Emilia:Polonara 17 D.Diener 14 Kaukenas 13 Cinciarini 12 Chikoko 6 Della Valle 6 Cervi 2 Lavrinovic 2 Silins 1.Coach:Menetti.


Sassari:Sanders 18 Dyson 17 Logan 13 Brooks 8 Lawal 8 Sosa 5 Kadji 4 B.Sacchetti 2.Coach:R.Sacchetti.

VINCITRICE CAMPIONATO ITALIANO DI BASKET 2014/2015:SASSARI.
RAKIM SANDERS ELETTO MIGLIOR GIOCATORE DELLE FINALI 2014/2015
LA FORMAZIONE DEI CAMPIONI D'ITALIA

Brooks Jeff (Ala piccola classe 1989)

Chessa Massimo (Guardia classe 1988)
Devecchi Giacomo (Guardia-Ala classe 1985)
Dyson Jerome (Playmaker classe 1987)
Formenti Matteo (Guardia-Ala classe 1982)
Kadji Kenny (Ala Centro classe 1988)
Lawal Shane (Centro classe 1986)
Logan David (Play-Ala classe 1988)
Mbodj Cheikh (Centro classe 1987)
Merella Enrico (Playmaker classe 1996)
Sacchetti Brian (Ala classe 1986)
Sanders Rakim (Ala Grande classe 1989)
Sosa Edgar (Playmaker classe 1988)
Vanuzzo Manuel (Ala classe 1975)

Coach:Romeo Sacchetti.



GLI ULTIMI SECONDI DI GARA AD ALGHERO


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Di Anthony Muroni.



Non abbiamo mai creduto alla fortuna e alla jella. La Dea bendata, nello sport come nella vita, sorride agli audaci e, spesso, ai meritevoli. Nel caso di specie ha strizzato l'occhio a una squadra pazza, infarcita di campioni, allenata da un grande uomo e costruita da un eccezionale imprenditore e dal suo impareggiabile staff. Lo scudetto l'ha vinto la Dinamo Banco di Sardegna. L'ha vinto la città di Sassari. L'ha vinto la Sardegna intera. Vince l'idea geniale di Stefano Sardara: unire un'intera nazione e un intero popolo, rendendoli partecipi e protagonisti di un miracolo sportivo che è anche manageriale. E che rivela che in quest'Isola, quando si riesce a fare sistema, si può competere contro le realtà super milionarie (vedi Milano) e con le altre emergenti (una splendida Reggio Emilia e una sfortunata Venezia). In un giorno triste per la Tunisia, per la Somalia e per il Kuwait, in cui tutti ci sentiamo più a rischio e più esposti alla follia della cieca violenza, non riusciamo a sentirci in colpa se - pur riflettendo su tanto dolore - consideriamo storico questo giorno per la Sardegna intera. L'Unione Sarda e Videolina - con in testa l'amministratore delegato Piervincenzo Podda - hanno scommesso sulla Dinamo e sui Sardara-boys quand'era difficile e poco conveniente farlo. Siamo orgogliosi di aver contribuito a rendere questa squadra patrimonio di tutta l'Isola. Grazie, Campioni.

(Da "L'Unione Sarda" del 27/06/2015)

OGNUNO PUO' SCEGLIERE IL RICORDO PIU' BELLO DI UNA FINALE DA SOGNO

(Da "L'Unione Sarda" del 27/06/2015)

APRILE 70 GIUGNO 15,IL SOGNO SI RIPETE


Di Nando Mura.


Un'altra data da incorniciare: dopo 12 aprile 1970, ecco il 26 giugno 2015. E una sola parola: Campioni, con la C maiuscola. La Dinamo regala alla Sardegna, non solo a quella del basket, un titolo italiano pesantissimo, costruito giorno dopo giorno, partita dopo partita. Reggio Emilia, qui si è scritta la storia, anche questa con la S maiuscola. Da non credere, per come era partito il match, con il Banco di Sardegna sotto di 17 punti al termine del primo quarto, in balia di un avversario. Ma quante volte il “diamante pazzo” di Meo Sacchetti è stato capace di ribaltare situazioni compromesse? Ieri ha raddrizzato la più bella. Consegnandola alla storia. Era già una favola prima della finale, forse la più bella dopo quella (inarrivabile) dei Campioni del 1970: la Dinamo Basket, in ben altre condizioni economiche (perché dietro quel Cagliari Calcio c'erano i Petrolieri del Nord e robustissimi Piani di Rinascita), ha saputo competere con le idee e con la fantasia, con il coraggio e la ambizione, con avversari che sembravano imbattibili. Ed è bello dire che uno come Gigi Riva abbia rivolto affettuose parole alla Dinamo riconoscendo già da tempo alla società che fu di Dino Milia e di Luciano Mele prima ancora che dell'attuale presidente Stefano Sardara, il diritto di accostare l'immagine vincente del Capo di Sopra a quello del Capo di Sotto. È una strada lunga, un cammino cominciato nel 1960 con la fondazione, la Serie B nel 1980 soffiando il posto proprio a Cagliari in un derby che ha fatto epoca, la A2 nel 1989, l'anno delle grandi rivoluzioni, fino alla Serie A strappata in un playoff indimenticabile nel giugno del 2010. Sì, appena cinque anni fa la Dinamo era una matricola, che tutti vedevano destinata a una breve e insignificante partecipazione tra i giganti del basket italiano e tutti coloro che l'avevano soltanto pensato devono adesso chiedere scusa. Ma sono perdonati: non avevano fatto i conti con quelle “facce di trudda” dei sassaresi, un popolo che ti uccide con l'ironia. Anche su un campo di basket. Dove oggi in Italia non ci sono squadre più forti perché la Dinamo quest'anno ha “sparecchiato” la tavola portando a Sassari tutto quello che in Italia si poteva vincere. Il bello è che non finisce qui: la Dinamo ha ancora tanta strada da percorrere, questo scudetto, questo "triplete" non sarà l'ultimo. Sardara gli ha dato una invidiabile solidità societaria prim'ancora che tecnica. E proprio al presidente bisogna attribuire una splendida battuta legata ai sogni di questa comunità cestistica, sempre più ampia. «Ho capito che stavamo diventando famosi e potevamo arrivare in alto grazie a una semplice questione di accento: quando hanno smesso di chiamarmi Sardàra e hanno cominciato a chiamarmi Sàrdara».


(Da "L'Unione Sarda" del 27/06/2015)


MEO IL TRIONFATORE:"SIAMO NELLA STORIA"


Di Nando Mura.

(Da "L'Unione Sarda" del 27/06/2015)

UNA DINAMO DA IMPAZZIRE:SOFFRE,LOTTA ED E' CAMPIONE

(Da "L'Unione Sarda" del 27/06/2015)

SARDARA BACIA TUTTI:"MEO RESTA"
(Da "L'Unione Sarda" del 27/06/2015)

© Riproduzione riservata.

4 commenti:

  1. grazie dei numeri in tempo reale, ma visto che sei così attivo, ti ritornavano il numero dei falli? A me sembra che se ne siano persi un paio... ma forse mi sbaglio...
    Grande Sassari, un gioco spettacolare e forse non sempre di squadra, ma sempre bellissimo!, Grande Meo!
    Bravi anche il Reggio, ma con un gioco a volte un po' banale, spesso i giocatori erano strafottenti, il pubblico poi meglio non commentare una multa ci vorrebbe proprio!

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    Risposte
    1. Elena anzitutto mi scuso con il ritardo con cui le rispondo ho visto poco fa il messaggio...cosa intendi per falli che non ti tornavano.... Questa vittoria (non so di dove sia lei) è l'orgoglio di una regione spesso volutamente lasciata e considerata ultima ruota del carro...Meo Sacchetti è riuscito,con l'aiuto di una società valida,solida e competente a creare un autentico capolavoro che rimarrà nella storia del basket italiano...La saluto cordialmente e le auguro una buona giornata ringraziandola per il commento

      Giampaolo

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    2. Sono d'accordo con lei, e sono tifosa del Sassari anche se vivo in Emilia Romagna, però non mi sono ritrovata con il numero dei falli del Reggio Emilia, potrebbe essere una mia impressione, da anni compilo in gare il referto ufficiale e il numero lo ricordo di solito a memoria, ma potrei essermi sbagliata.
      In ogni caso non volevo far polemica, ho aggiunto per chiarezza queste due righe.... e poi abbiamo vinto ! meglio di così.. grazie! seguirò il suo blog d'ora in avanti!!!

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    3. La ringrazio per la fiducia accordataci Signora Elena e le auguro buona giornata :) Per qualsiasi consiglio o critica restiamo a sua disposizione...migliorare è la nostra sfida...Cordialmente

      Giampaolo

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