venerdì 13 maggio 2016

VIVA I GIOVANI DI BUONSENSO,ABBASSO I "BIMBOMINKIA" (13/05/2016)

Di Alfonso Signorini.

Care lettrici, cari lettori, ogni tanto navigando nel mondo infinito di Internet mi imbatto in immagini che mi lasciano alquanto perplesso. Tra i giovani d’oggi è tutta una gara a mettere immagini in cui si sfida il pericolo in prima persona: selfie di ragazzini che stanno in equilibrio su un piede sull’orlo di un precipizio; filmati di giovani che si inseguono con lo skateboard in cima ai grattacieli, fermandosi a pochi centimetri dal vuoto; scatti di adolescenti che si credono eroi semplicemente perché si fanno fotografare su un binario, mentre alle loro spalle è in arrivo il Frecciarossa a tutta velocità. Come se il coraggio estremo e lo sprezzo del pericolo fossero una medaglia al valore. E allora si capisce il significato di quel meraviglioso neologismo che definisce questa sottospecie di eroi del nuovo Millennio “bimbiminkia”: un’espressione che definisce bene quanto spreco di energie e di risorse si associ all’età più bella della vita. Che piacere può esserci in imprese tanto stupide e prive di significato? La risposta è scontata. Pensiamo piuttosto alle famiglie di questi ragazzini (vi assicuro, sono moltissimi). Che cosa avranno insegnato ai loro figli? Avranno mai detto loro che il valore di una azione, di una persona non possono stare nel disprezzo della vita, nella superficialità o avranno mai insegnato che il coraggio e il valore possono esprimersi in mille altri modi? Magari vincendo, come ha fatto la giovane Mariachiara Arminio, una studentessa di Brescia, il Certamen Ciceronianum, prestigioso concorso letterario in latino. Mariachiara ha sbaragliato centinaia di studenti di tutta Europa con una sua apprezzatissima traduzione. Oppure come fanno tanti ragazzi che hanno il coraggio di sfidare la vita tramite un talent o un master all’estero o un lavoro che li appassioni e li realizzi. Non sono luoghi comuni, credetemi. Bisogna avere anche il coraggio di difendere il buonsenso. E se anche si viene tacciati di populismo, chissenefrega. Mille volte meglio un ragazzo impegnato nella vita, che un ragazzo che decide di buttarla via perché si fa meno fatica. Coraggioso non è chi si fa fotografare con un treno alle spalle, ma chi decide di afferrare quel treno con tutte le sue forze per essere protagonista della vita che gli è stata donata. Alla prossima!

(Da "Chi")

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