sabato 18 novembre 2017

ESCE AL CINEMA “ULTIMO MINUTO” (23/10/1987)

Di Giampaolo Carboni.

Esce al cinema quest'oggi in Italia il nuovo film di Pupi Avati dal titolo "Ultimo minuto" (NELLA FOTO IN ALTO LA LOCANDINA DEL FILM). Walter Ferroni è il direttore sportivo di una squadra di calcio che sopravvive nella bassa classifica della Serie A degli anni ottanta tra problemi finanziari, piccoli imbrogli e tanta passione. Dopo anni di difficoltà e di bilanci in rosso, Ferroni riesce a fare acquistare la squadra dal ricco industriale Di Carlo, credendo che questi si limiterà a finanziare la società lasciando a lui la gestione. Il nuovo presidente invece, con piglio imprenditoriale, lo rimuove dall'incarico e gestisce personalmente, inserendo nuovi manager accanto a quelli del vecchio staff di Ferroni prontamente passati al servizio del nuovo padrone. La nuova gestione parte con baldanza, ma senza l'esperienza e i contatti di Ferroni incontra subito notevoli difficoltà. Il nuovo presidente impara a proprie spese che gestire una società di calcio è diverso dal gestire un'azienda. La squadra passa da una sconfitta all'altra, sino a quando lo stesso Di Carlo viene pesantemente contestato e minacciato dai tifosi. Il presidente si trova costretto a tornare sui suoi passi e richiama Ferroni che, emarginando l'incapace allenatore, rende la squadra nuovamente competitiva, assumendone di fatto anche la guida tecnica. Tra le perplessità e l'ostilità di molti, dentro e fuori la società, vince la prima partita della sua nuova gestione con una mossa coraggiosa: sostituisce a pochi minuti dalla fine della gara con l'Avellino il vecchio e corrotto centravanti Boschi con il giovane diciassettenne Paolo Tassoni della squadra Primavera: proprio Tassoni realizza il gol decisivo all'ultimo minuto. Scritto dai fratelli Pupi e Antonio Avati con Italo Cucci e Michele Plastino, giornalisti sportivi. Il nome della squadra non viene mai detto nel film, ma i colori sociali (biancorossi) e alcuni particolari richiamano il Vicenza, archetipo e simbolo delle squadre minori della serie A in quegli anni. Nel finale le scene della partita contro l'Avellino, altra tipica squadra "provinciale" dell'epoca, sono state girate all'interno dello stadio Romeo Menti di Vicenza e montate con riprese della curva vicentina. La società è accreditata nei titoli di coda. Molti anni dopo, in un'intervista, Italo Cucci rivelò che il personaggio di Walter Ferroni fu in parte ispirato alle figure di Italo Allodi e del primo Luciano Moggi. All'interno del film "cameo" del radiocronista di Tutto il calcio minuto per minuto Enrico Ameri, inquadrato nella cabina di Radio Rai impegnato nella diretta della partita al Menti e di altri giornalisti tra cui Aldo Biscardi, Enrico Mentana e Ferruccio Gard. 

Dal "Guerin Sportivo" di dicembre 2017

Caro Cucci, ho letto che nel 1987 (anno della mia nascita), fu protagonista della sceneggiatura del film “Ultimo minuto”, regia di Pupi Avati, con un cast formato dal grande Tognazzi e Abatantuono. Quest’anno ricorreranno i trent’anni, mi piacerebbe sapere qualche aneddoto in più su questo film. 

Fabio Giacomo Cobianchi - Pieve Porto Morone (PV) 

Fu divertente. Serate a casa di Pupi che mi sottoponeva a un lungo ma sereno interrogatorio, cavandomi le storie che avevo dentro come una levatrice, imitando il Socrate cui oggi somiglierebbe col barbone da vecchio saggio che s’è montato in viso senza perdere in giovinezza. La maieutica avatiana mi fece raccontare tanto di un Bologna inguaiato negli Ottanta e altre storie vere poi finite in scandalo nazionale con il primo calcioscommesse. Un allenatore ( lo scorbutico Luigi Diberti) e giocatori non inventati ( fra questi l’ottimo Massimo Bonetti che sapeva giocare a pallone), imprese di campo e di cuore comprese (bellissime Elena Sofia Ricci e Cinzia De Ponti); un presidente travicello (Lino Capolicchio) e il grande Protagonista, un Walter Ferroni che da dirigente rappresentava il meglio del calcio che ho amato: il ruolo fu cucito addosso all’ultimo strepitoso Ugo Tognazzi, che amò quella parte interpretandola col cuore prima di lasciarci; così come in quel film, e nella vita, si spensero la svagatezza e il sorriso di Nik Novecento. Infine, il deus ex machina, Marco Leonardi, il diciassettenne attore rivelato da “Ultimo Minuto”, che nei panni del giovanissimo calciatore Paolo Tassoni chiudeva la storia con un gol bellissimo e catartico. Aneddoti tanti. Quello che meglio ricordo è legato a due attori che, a sceneggiatura completata, Pupi mi chiese di trasformare in personaggi del calcio per due cammei: il primo, l’attore di teatro Andrea Matteuzzi, bolognese, compagno di tante trasferte al seguito del “nostro” Bologna, che diventò un anziano e stanco osservatore, presto sostituito dall’abile e un po’ cialtrone Diego Abatantuono, per il quale misi insieme la classe del grande Italo Allodi e il rampantismo di Luciano Moggi. Meravigliosa la colonna sonora di Ritz Ortolani. “Ultimo minuto” risulta essere l’unico film di calcio vero.

© Riproduzione riservata.

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