mercoledì 13 dicembre 2017

CALCIO:QUALIFICAZIONI OLIMPICHE (24/02/1988)

Di Giampaolo Carboni.

PORTOGALLO OLIMPICA-ITALIA OLIMPICA 0-0 (LISBONA)

Portogallo Olimpica:Silvinho,Costeado,Miguel,Valerio,Fernando Mendes (30'Carvalho), Oceano,Parente (73'Gilberto),Nascimento,Rui Aguas,Rui Barros,Pacheco. Allenatore:Juce.

Italia Olimpica:Tacconi,Tassotti,De Agostini,Ancelotti,F.Galli,Cravero,Mauro,Galia, Carnevale,Romano,Virdis (73'Alessio).Allenatore:Zoff.

Arbitro:Neunen (Germania Ovest).

Ammoniti:Ancelotti,Tassotti.

Note:Giornata di sole, terreno un po' allentato.5000 spettatori.

Seul ancora non si vede. L' Italia prende un punto buono, l' altro lo lascia affogare nel sole di un pomeriggio primaverile e subito promettente. Se uno vuole può eccepire, ma dovrebbe ricordare anche che i portoghesi, fino all' ultimo, si sono attaccati alla partita come ad un salvagente. E con tipi così basta un episodio balordo per rimetterci tutto; poteva succedere. L' Olimpica non ci ha rimesso, questo è il primo e unico dato miliare: adesso la squadra di Zoff ha gli stessi punti della Germania Est e una partita in meno in calendario. Strada da fare ce n' è ancora, ma la squadra del primo tempo non dovrebbe temere avversari. La cronaca è subito tutta per gli azzurri. Al calcio d' avvio c'è un' iniziativa solitaria di Carnevale che viene steso sulla trequarti. Mauro batte la punizione sulla quale Silvino sembra disinvolto, invece e solo incerto. La palla finisce su Galia che stoppa in area per Carnevale prontissimo alla girata. Il portiere portoghese, stavolta c' è e respinge con i pugni. Neanche il tempo di spazzare l' area e Mauro ha spazio per ripetere il cross all' altezza dell' area piccola: Virdis di testa colpisce, ma la palla è fuori. Il Portogallo subisce di netto l' aggressione e sa rispondere solo con una palla vagante che Pacheco scarica su Tacconi. C'è luce, però, solo per l' Italia. La accende soprattutto Mauro, incontrastabile sulla trequarti destra. Al 10' , solito spunto con pallonetto a Carnevale libero da avversari ma sicuramente in fuori gioco (come segnala il guardalinee): Neuner non fischia e il centravanti tira sul corpo di Silvino. C'è anche Romano in grado di ispirare. Virdis si allunga sul pallone recapitatogli dal regista, controlla in coordinazione e, sul tiro, obbliga Silvino ad accucciarsi sul palo. La prima considerazione è che la partita andava chiusa qui, ma l' Italia non ci riesce pur disponendo di un centrocampo che filtra e decide dove può passare il gioco e dove no. Zoff vede bene scegliendo Galli per Rui Aguas (la punta avanzata) e Tassotti per Pacheco. Sul temutissimo Rui Barros c' è Galia che lo aspetta e, qualche volta, pure lo pianta per cercare avanzamenti centrali. Da sinistra assicurano la spinta De Agostini in tandem con Ancelotti. Romano forse è un po' più arretrato che in altre circostanze, per questo si nota meno e si sente di più. A dare ordine al Portogallo c' è Nascimento, buon sostegno, però lontanissimo dalla fonte di gioco. Al 32' altra opportunità per l' Olimpica d' Italia e ancora per un fallo a Carnevale, quasi sulla linea di fondo. Sembra un corner corto che Mauro sfrutta per Virdis e Virdis per fare gol. Mentre Silvino frana sull' attaccante, la palla si alza di un palmo oltre la sbarra. Quando gli azzurri rifiatano, il Portogallo trova all' improvviso il modo di andare dalla parte di Tacconi. L' azione nasce da uno sbandamento degli italiani sul lato destro, da dove Parente riesce a far giungere un pallone a Rui Aguas, rapido ad ingannare Galli con una finta e a scattare, anche se di filato, verso la porta. Da lì ciabatta un tiro che doveva essere invece un passaggio in mezzo: Tacconi allunga le sue braccia sul palo di sinistra e sventa con grande affanno. Il finale di tempo è quasi incredibilmente portoghese, ma l' ultima incursione è ancora dell' Italia con Mauro che smarca De Agostini: invece del tiro, lo juventino sceglie un passaggio su cui Virdis non arriverebbe mai. Dopo quarantacinque minuti il Portogallo cambia pelle anche se non è facile cancellare i limiti tecnici. Intanto Nascimento occupa una fetta più avanzata di campo, trova scarsa opposizione negli Azzurri e poi le fasce laterali danno qualche problema in più ai nostri. Sono solo dieci minuti ma potrebbero costare la partita. Al 49' Rui Aguas trotta verso l'area prendendo in netto contropiede Filippo Galli. Quando entra nei sedici metri, Tassotti lo affianca e lo tocca con l' anca. Potrebbe essere rigore ma l' arbitro non fiata, la palla scivola verso Pacheco che batte senza pensarci un diagonale fortissimo. Tacconi devia, il palo fa la grazia. L' Italia non riesce a replicare come nella prima fase, sarà perché Mauro cala notevolmente, sarà perchè Carnevale, ma soprattutto Virdis sono molto meno mobili. E' certo comunque che il Portogallo diventa più vero e quindi più pericoloso. Non che tolga il fiato alla difesa ma si fa più pressante. Zoff cambia Virdis con Alessio non per vincere (come ancora si potrebbe) ma per non rischiare pericolose fughe all' indietro. Resta il pari solo perché Carnevale, dopo una palla recuperata, cade in area ingiucchito dalla fatica e, soprattutto perché Tassotti all' 88' sciupa tutto. Ha l' intuizione geniale di gettarsi con tempismo al di là della linea dei difensori senza cadere nel fuorigioco, ma quando Silvino gli si para davanti chiude gli occhi e non tira. E' il 90' passato quando Romano chiede e ottiene lo scambio da Carnevale, trovandosi solo davanti al portiere portoghese: la battuta al volo sembra valere Seul. Invece Silvino chiede agli italiani di aspettare ancora un po' .

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