lunedì 5 settembre 2022

BIAGIO SICILIANO E MARIA GIUDITTA MILELLA MUOIONO INVESTITI DALLA SCORTA DEL GIUDICE PAOLO BORSELLINO (25/11/1985)

Di Redazione.


Un giorno rimasto tristemente scolpito nella memoria dei palermitani. Un tragico incidente, che coinvolse alcune auto di scorta dei magistrati del Pool Antimafia di fronte al liceo Meli in via Libertà, stroncò le giovani vite di Biagio Siciliano (quattordici anni) e Giuditta Milella (di diciassette), falciati alla fermata del bus. Poteva essere una strage. Fu una tragedia. Un lutto terribile, una cicatrice eterna. Due ragazzi morti, venti studenti feriti. Erano le tredici e quaranta. Quel giorno, in via Libertà, un'auto della scorta del giudice Paolo Borsellino sbandò travolgendo un gruppo di giovani. Due ragazzi rimasero uccisi. Sul marciapiede, nei pressi di piazza Croci, c'erano una cinquantina di studenti. Erano tutti appena usciti da scuola. Sotto la pensilina dell'Amat piombò un'Alfetta dei carabinieri. Un'auto non si era fermata all'alt del vigile urbano, quella dei carabinieri l'aveva presa in pieno ed era volata sulla gente. Biagio morì all'istante, Giuditta, figlia di un dirigente di polizia, si arrese dopo una settimana di agonia in ospedale. A Palermo scoppiarono le CONTINUA A LEGGERE QUI

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