venerdì 26 aprile 2024

IL PALIO DI SIENA (16/08/1999)

Di Redazione.


La Chiocciola si porta a casa un Palio che ha il sapore della rivincita per tutti i suoi protagonisti: per la Contrada di San Marco, a digiuno da diciassette anni, costellati da delusioni e dalla rinascita tartuchina degli anni novanta; per il fantino Massimino, dato da molti per finito, dopo che, a fronte di un ottimo inizio di carriera, la sua stella sembrava offuscata prima dalla sfortuna e poi da una serie di prestazioni mediocri fornite in molte Contrade che avevano riposto fiducia in lui; ed infine, grande rivincita anche per Votta Volta, bollata, dopo sette Carriere corse senza fortuna, come cavallo da purga. La tratta, rinviata al pomeriggio per maltempo, fa felice il Montone, a cui tocca Re Artù, vittorioso l'anno prima per il Nicchio. Nelle prove, per la prima volta nella storia, non si registra nemmeno un cambio di monta. Tutti i fantini presenti nella seconda prova - la prima era saltata per il maltempo - arrivano al Palio. Le sorprese non mancano: nell'Istrice, sul grigio Verkors, c'è il giovanissimo Bighino, il rientrante Cianchino veste per la prima volta il giubbetto del Leocorno, mentre vi è da registrare il "ritorno alle origini" per Il Pesse e Trecciolino. Sul verrocchio, dopo le polemiche di luglio, Enzo Giorgi sostituisce Mario Turner. I tempi della mossa si allungano per l'infortunio occorso a Trecciolino, il quale, colpito dal nervoso Verkors, è costretto a ricorrere alle cure del medico, rimontando a cavallo con un ginocchio dolorante. Massimino appare tesissimo: sa di avere una grande occasione per vincere, forse l'ultima. Il fantino della Chiocciola cerca più volte l'intesa col Pesse che è pressato anche dal Bufera. Intanto continua lo spettacolo di Verkors che con le sue evoluzioni crea numerosi problemi, tanto che Bighino non riesce a restare in groppa al suo cavallo. L'allineamento successivo soddisfa Il Pesse che decide di entrare: va in testa la Civetta seguita all'interno dalla Chiocciola e all'esterno dalla Tartuca; notevolmente in ritardo l'Aquila, l'Istrice e il favorito Montone. La generosa corsa di Trecciolino termina con una caduta prima di San Martino, dove dall'interno la Giraffa prende il comando. L'azione di Pinturicchio è però troppo veemente e finisce con la caduta che coinvolge anche Montone, Drago e Oca; Tartuca e Aquila vanno ai materassi ma non cadono. Da questa caduta generale esce indenne la Chiocciola che passa in testa con un ottimo margine su Leocorno e Istrice. Il duello fra Cianchino e Bighino favorisce la corsa di Massimino e Votta Votta. Mentre Istrice e Leocorno si alternano in seconda posizione, ostacolandosi in maniera determinante, al terzo san Martino cade la Tartuca. Massimino controlla il ritorno di Cianchino e nella Chiocciola inizia la festa. Subito dopo la Carriera il barbaresco del Nicchio ferma la corsa dello scosso del Montone, sottraendolo alla custodia dei rivali, il che farà nascere alcuni scontri fra le due Contrade.

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