GIRONE A
OLBIA-BELLUNO 2-1
Un punticino per rompere il ghiaccio, domenica scorsa a Bolzano, tre punti ieri contro il Belluno al Nespoli. Dopo due passaggi a vuoto nelle prime due giornate di campionato, l’Olbia si è rimessa in carreggiata e ora la classifica assume un colorito più roseo per la squadra di Pergolizzi. Battere i veneti però non è stato facile. C’è voluto un grande Desole, nelle vesti di ispiratore, per scardinare la difesa avversaria e trovare i gol che hanno regalato ai bianchi la prima vittoria stagionale.
Una partita in salita, nel suo sviluppo. Ma anche questa non è una novità. L’Olbia in questo avvio di stagione ama, purtroppo, regalare qualcosa agli avversari prima di pensare a giocare. Ieri, nel primo tempo, la squadra bianca è restata a lungo prigioniera del foltissimo centrocampo dei rossoblù veneti: una sorta di trapezio, cinque uomini, che hanno ingabbiato spesso e volentieri le fonti del gioco galluresi. Ad aumentare le difficoltà dell’undici di Pergolizzi, il pressing asfissiante del Belluno. L’Olbia ha dovuto sudare per procurarsi qualche occasione: un calcio di punizione di Desole che ha colpito il palo, due palle-gol per Manca bravo a farsi trovare in zona tiro, ma sfortunato nelle conclusioni.
Il meccanismo di gioco dei bianchi è andato avanti a sprazzi. Poi, quando tutti si aspettavano una conclusione del primo tempo sullo 0-0, ecco il gol del Belluno. Un regalo grosso così: Carnelossi ha preso palla dopo il semicerchio, ha fatto due passi e poi ha tirato di destro, una conclusione velenosa su cui Pastine si è buttato in ritardo, ha tentato l’intervento ma ha solo smanacciato la palla senza riuscire a impedire il gol.
Un segnalo brutto, sinistro. Al Nespoli si è riaffiacciato lo spettro della sconfitta, come già era avvenuto un paio di settimane fa contro il Casale. La fortuna, però, ha dato una mano alla squadra di patron Putzu. La lancetta dei minuti non aveva neanche finito il primo giro, in avvio di ripresa, che l’Olbia si è trovata già sull’1-1. Desole ha calciato una punizione vicino all’out di sinistra, poco dopo la metacampo. La parabola velenosa impressa dal destro del giocatore olbiese è stata deviata leggermente da Falco, quel pizzico che è bastato a mettere fuori causa il portiere del Belluno.
Una rete che ha restituito entusiasmo all’Olbia. Maranzano, che era subentrato alla fine del primo tempo a uno spento Granozi, ha confermato le sue qualità di giocatore di movimento, capace di smarcarsi e di cercare il pallone su tutto il fronte offensivo. L’attaccante ha fatto le prove del gol al 13’ quando ha calciato di sinistro dal limite mancando il bersaglio. Al 17’, però, ha fatto centro: Desole si è involato sulla fascia, è entrato in area e poi ha scodellato al centro un delizioso assist, su cui Maranzano si è avventato precedendo i difensori avversari e deviando di sinistro in fondo al sacco.
Un gol che ha cambiato definitivamente il volto alla partita. Il Belluno ha finito per annaspare, mentre l’Olbia ha continuato a costruire gioco e occasioni: un bel colpo di testa di Labriola, uno scambio volante fra Falco e Maranzano neutralizzato dal portiere ospite, una punizione di Desole che ha colpito ancora una volta i legni della porta avversaria. Il terzo gol non è venuto, ma l’Olbia insomma si è scrollata di dosso l’incubo di un attacco inefficace: sino a ieri in tre giornate aveva segnato solo una volta, su rigore a Ivrea. Ieri di gol ne sono arrivati due, e con questi, la prima vittoria.
Una partita in salita, nel suo sviluppo. Ma anche questa non è una novità. L’Olbia in questo avvio di stagione ama, purtroppo, regalare qualcosa agli avversari prima di pensare a giocare. Ieri, nel primo tempo, la squadra bianca è restata a lungo prigioniera del foltissimo centrocampo dei rossoblù veneti: una sorta di trapezio, cinque uomini, che hanno ingabbiato spesso e volentieri le fonti del gioco galluresi. Ad aumentare le difficoltà dell’undici di Pergolizzi, il pressing asfissiante del Belluno. L’Olbia ha dovuto sudare per procurarsi qualche occasione: un calcio di punizione di Desole che ha colpito il palo, due palle-gol per Manca bravo a farsi trovare in zona tiro, ma sfortunato nelle conclusioni.
Il meccanismo di gioco dei bianchi è andato avanti a sprazzi. Poi, quando tutti si aspettavano una conclusione del primo tempo sullo 0-0, ecco il gol del Belluno. Un regalo grosso così: Carnelossi ha preso palla dopo il semicerchio, ha fatto due passi e poi ha tirato di destro, una conclusione velenosa su cui Pastine si è buttato in ritardo, ha tentato l’intervento ma ha solo smanacciato la palla senza riuscire a impedire il gol.
Un segnalo brutto, sinistro. Al Nespoli si è riaffiacciato lo spettro della sconfitta, come già era avvenuto un paio di settimane fa contro il Casale. La fortuna, però, ha dato una mano alla squadra di patron Putzu. La lancetta dei minuti non aveva neanche finito il primo giro, in avvio di ripresa, che l’Olbia si è trovata già sull’1-1. Desole ha calciato una punizione vicino all’out di sinistra, poco dopo la metacampo. La parabola velenosa impressa dal destro del giocatore olbiese è stata deviata leggermente da Falco, quel pizzico che è bastato a mettere fuori causa il portiere del Belluno.
Una rete che ha restituito entusiasmo all’Olbia. Maranzano, che era subentrato alla fine del primo tempo a uno spento Granozi, ha confermato le sue qualità di giocatore di movimento, capace di smarcarsi e di cercare il pallone su tutto il fronte offensivo. L’attaccante ha fatto le prove del gol al 13’ quando ha calciato di sinistro dal limite mancando il bersaglio. Al 17’, però, ha fatto centro: Desole si è involato sulla fascia, è entrato in area e poi ha scodellato al centro un delizioso assist, su cui Maranzano si è avventato precedendo i difensori avversari e deviando di sinistro in fondo al sacco.
Un gol che ha cambiato definitivamente il volto alla partita. Il Belluno ha finito per annaspare, mentre l’Olbia ha continuato a costruire gioco e occasioni: un bel colpo di testa di Labriola, uno scambio volante fra Falco e Maranzano neutralizzato dal portiere ospite, una punizione di Desole che ha colpito ancora una volta i legni della porta avversaria. Il terzo gol non è venuto, ma l’Olbia insomma si è scrollata di dosso l’incubo di un attacco inefficace: sino a ieri in tre giornate aveva segnato solo una volta, su rigore a Ivrea. Ieri di gol ne sono arrivati due, e con questi, la prima vittoria.
© Riproduzione riservata.
Nessun commento:
Posta un commento
Qualsiasi commento anonimo o riportante link NON sarà pubblicato
Any anonymous or linked comments will NOT be published