lunedì 27 giugno 2011

CALCIO MONDIALE IN CILE:BRASILE CLASSE E FORZA PER LA VITTORIA (30-31/05 01-02-03-04-05-06-07-08-09-10-11-12-13-14-15-16-17/06/1962)

Di Giampaolo Carboni.

"E' un gran brutto affare capitare nel girone in cui gioca la squadra di casa" fu la previsione che Helenio Herrera fece quando seppe che l'Italia si sarebbe trovata nello stesso raggruppamento di Germania Ovest,Svizzera e Cile:avrebbe avuto ragione. Alle eliminatorie per andare in Cile si erano iscritte ben cinquantasei nazionali:soltanto Austria e Danimarca si erano astenute tra le grandi squadre. Per dare interesse ai gironi eliminatori era stato escogitato un altro,ennesimo trucco: le quattro squadre componenti erano state scelte in base ad un sorteggio "condizionato":era stato infatti stabilito che,per ogni gruppo, sarebbe stato prescelto un grande sudamericano, una squadra mediocre e due squadre europee. I primi due classificati di ogni girone sarebbero entrati nei quarti di finale disputati ad eliminazione diretta. Gli stadi designati per le grandi sfide non erano un granché:quello di Santiago,il maggiore,era capace di settantasettemila spettatori. Gli altri erano davvero minuscoli:venticinquemila a Vina del Mar,centoquaranta chilometri da Santiago sulle rive del Pacifico. Altrettanti ad Arica a millesettecento chilometri dalla capitale,in pieno deserto. Ventimila a Rancagua nel sud del paese. E difatti soltanto a Santiago gli incassi furono consistenti. Nelle altre città gli spalti furono sempre vuoti anche in occasione di partite importanti come Jugoslavia-Cecoslovacchia semifinale disputata di fronte a seimila persone. Così al termine della rassegna iridata ci furono soltanto ottocentonovantaseimila spettatori complessivi con il record che venne stabilito in occasione di Brasile-Cile a Santiago di fronte a settantaseimilacinquecento spettatori.Il Brasile è troppo forte e si ripete in Cile, nel 1962. Che lo squadrone fosse irresistibile malgrado la veneranda età dei suoi "nonnetti" (in squadra c'erano anche trentaseienni e trentasettenni) e nonostante la mancanza di Pelé infortunato dall'inizio della competizione. Il clima è apertamente ostile all’Italia, guidata in panchina da Paolo Mazza e Giovanni Ferrari e travagliata da polemiche sugli oriundi che continuavano a costituire l'asse portante dell'attacco come Maschio,Sivori,Sormani ed Altafini che nel 1958 c'era già stato ai mondiali ma con la maglia della Selecao brasiliana e sul binomio dei raffinati attaccanti Rivera-Corso che,a detta di molti,non potevano convivere. Nel nostro girone ci sono Svizzera, Germania Ovest ed i padroni di casa cileni. Dopo il pari per zero a zero con i tedeschi ci toccano i padroni di casa: la partita è diretta dall’inglese Kenneth Aston che ci lascia in nove (espulsi Giorgio Ferrini e Mario David.NELLA FOTO IN ALTO UNA FASE DELLA GARA CONOSCIUTA ANCHE PER ESSER STATA RIBATTEZZATA COME BATTAGLIA DI SANTIAGO) a subire l’uno-due di Jaime Ramirez e Jorge Luis Toro Sanchez. Inutile si rivelerà, purtroppo, la vittoria nella terza partita contro la Svizzera per tre a zero, con gol di Bruno Mora e doppietta di Giacomo Bulgarelli. Si parlò oltre alla già citata ostilità dell'ambiente e dei direttori di gara anche di sfortuna ma le maggiori responsabilità della sconfitta furono della disorganizzazione e dell'improvvisazione che regnavano nel mondo del calcio italiano in generale ed all'interno della Federazione in particolare. Eppure per affrontare i mondiali con serietà si inserì la preparazione della spedizione cilena fra i punti chiavi della nuova gestione federale e se ne affidò l'esecuzione al dirigente del Milan Mino Spadacini. I mondiali vennero invece preparati da Omar Sivori e dagli altri oriundi anche con assidue sedute notturne intorno al tavolo da gioco secondo quanto narrato da Gianni Brera. Sivori uscì di senno alla sola idea di andare in aereo con lui che fece scalo,a pari dello stesso Brera,a Dakar. I mondiali cileni saranno un disastro nonostante l'Italia avesse uomini da finale finirà eliminata nel turno di qualificazione. Dopo questo fallimento la Federcalcio ripudiò gli oriundi. Il Brasile deve fare a meno di Pelè toccato duro da un difensore cecoslovacco, ma approda ai quarti con l’Urss del portierone Lev Jascin, il Cile, la Jugoslavia, la Germania, l’Inghilterra, l’Ungheria e la Cecoslovacchia. In semifinale non c’è arbitro che tenga e il Brasile travolge il Cile per quattro a due con doppiette di Vavà e Garrincha. Nell’altra semifinale la Cecoslovacchia batte la Jugoslavia per tre ad uno. Il 17 giugno a Santiago il Brasile si regala un’altra serata magica. Josef Masopust porta in vantaggio i cechi dopo un quarto d’ora di gioco, ma ai campioni bastano due minuti per raddrizzare il risultato con Amarildo, allora al Botafogo ma con un futuro in Italia, alla Fiorentina. Poi colpiscono Zito e Vavà imbeccati dall’irriverente genio di Garrincha. È sempre ed ancora samba. Per sette undicesimi erano gli stessi giocatori che quattro anni prima avevano fatta propria la Rimet in Svezia quattro anni prima.


1 Lorenzo Buffon (Portiere)
2 Giacomo Losi (Difensore)
3 Luigi Radice (Difensore)
4 Sandro Salvadore (Difensore)
5 Cesare Maldini (Difensore)
6 Giovanni Trapattoni (Difensore)
7 Bruno Mora (Centrocampista)
8 Humberto Maschio (Centrocampista)
9 José Altafini (Attaccante)
10 Omar Sivori (Attaccante)
11 Giampaolo Menichelli (Attaccante)
12 Carlo Mattrel (Portiere)
13 Enrico Albertosi (Portiere)
14 Gianni Rivera (Centrocampista)
15 Angelo Sormani (Attaccante)
16 Enzo Robotti (Difensore)
17 Ezio Pascutti (Attaccante)
18 Mario David (Difensore)
19 Francesco Janich (Difensore)
20 Paride Tumburus (Difensore)
21 Giorgio Ferrini (Difensore)
22 Giacomo Bulgarelli (Centrocampista)

Paolo Mazza e Giovanni Ferrari (Allenatori)

GRUPPO 1

31/05/1962

URSS-JUGOSLAVIA 2-0 (ARICA)

Urss:

Jugoslavia:

Arbitro:

Reti:

VEDI QUI I GUANTI UTILIZZATI DA LEV JASCIN DURANTE IL MONDIALE DEL 1962 IN CILE

CLASSIFICA:Urss (QUALIFICATO AI QUARTI DI FINALE) 5 Jugoslavia (QUALIFICATA AI QUARTI DI FINALE) 4 Uruguay 2 Colombia 1.

GRUPPO 2

31/05/1962

ITALIA-GERMANIA OVEST 0-0 (SANTIAGO DE CHILE)

Italia:Buffon,Losi,Robotti,Salvadore,Maldini,Radice,Ferrini,Rivera,Altafini,Sivori,Menichelli.

Germania Ovest:

Arbitro:

02/06/1962

ITALIA-CILE 0-2 (SANTIAGO DE CHILE)

Italia:Mattrel,David,Robotti,Tumburus,Janich,Salvadore,Mora,Maschio,Altafini,Ferrini,Menichelli.

Cile:

Arbitro:Aston (Inghilterra).

Reti:

07/06/1962

ITALIA-SVIZZERA 3-0 (SANTIAGO DE CHILE)

Italia:Buffon,Losi,Robotti,Salvadore,C.Maldini,Radice,Mora,Bulgarelli,Sormani,Sivori,Pascutti.

Svizzera:

Arbitro:

Reti:

CLASSIFICA:Germania Ovest (QUALIFICATA AI QUARTI DI FINALE) 5 Cile (QUALIFICATO AI QUARTI DI FINALE) 4 Italia 3 Svizzera 0.

GRUPPO 3

CLASSIFICA:Brasile (QUALIFICATO AI QUARTI DI FINALE) 5 Cecoslovacchia (QUALIFICATA AI QUARTI DI FINALE) 3 Spagna 2 Messico 2.

GRUPPO 4

CLASSIFICA:Ungheria (QUALIFICATA AI QUARTI DI FINALE) 5 Inghilterra 3 Argentina 3 Bulgaria 1.


QUARTI DI FINALE

CILE-URSS 2-1

Cile:

Urss:

Arbitro:

Reti:

BRASILE-INGHILTERRA 3-1

Brasile:

Inghilterra:

Arbitro:

Reti:

JUGOSLAVIA-GERMANIA OVEST 1-0

Jugoslavia:

Germania Ovest:

Arbitro:

Rete:

CECOSLOVACCHIA-UNGHERIA 1-0

Cecoslovacchia:

Ungheria:

Arbitro:

Rete:

SEMIFINALI

BRASILE-CILE 4-2

Brasile:

Cile:

Arbitro:

Reti:

CECOSLOVACCHIA-JUGOSLAVIA 3-1

Cecoslovacchia:

Jugoslavia:

Arbitro:

Reti:

FINALE

17/06/1962

BRASILE-CECOSLOVACCHIA 3-1 (SANTIAGO DE CHILE)

Brasile:Gilmar,Djalma Santos,Nilton Santos,Zito,Mauro Zosimo,Garrincha,Didì,Vavà,Amarildo,Zagallo.

Cecoslovacchia:Schroi,Tichy,Novak,Pluskhal,Popluhar,Masopust,Popsichal,Scherer,Kvasnak,Kadabra,Jelinek.

Arbitro:

Reti:

VEDI QUI IL CAPITANO DEL BRASILE MAURO RAMOS CHE SOLLEVA AL CIELO LA COPPA RIMET

CLASSIFICA MARCATORI:Garrincha (Brasile) 4 Vavà (Brasile) 4 Jerkovic (Jugoslavia) 4 Albert (Ungheria) 4 Ivanov (Urss) 4 Amarildo (Brasile) 3 Scherer (Cecoslovacchia) 3 Galic (Jugoslavia) 3 Tichy (Ungheria) 3 L.Sanchez (Cile) 3.

BRASILE CAMPIONE DEL MONDO 1962.

© Riproduzione riservata.

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