È stato e sarà per sempre il mondiale di Byron Moreno per noi italiani, ma anche dell’acqua benedetta che il Commissario Tecnico Giovanni Trapattoni si porta in panchina a ogni partita. L’Italia calcistica applica una rigorosa par condicio: nel 1966 si fa eliminare dalla Corea del Nord, nel 2002 da quella del Sud. Piccolo, amaro record: gli azzurri in due manifestazioni internazionali consecutive vengono puniti dal golden gol. Nel 2000 perdono la finale degli Europei con la Francia, due anni dopo escono prematuramente dal Mondiale. Protagonista di quella partita decisiva ma sarebbe comunque sbagliato dare tutta la colpa a lui ,è l’arbitro, Byron Moreno, fino ad allora sconosciuto direttore di gara dell’Ecuador, che nella sfida degli ottavi ne combina di tutti i colori. Al suo attivo un gol regolare annullato a Damiano Tommasi, tante decisioni sbagliate e un costante ritardo di posizione, sempre lontano dall’azione, paffuto com’è. In più un’espressione vaga, quasi indisponente che innervosisce ancora di più gli azzurri, in dieci per il secondo giallo a Francesco Totti alla fine del primo supplementare. Al 117’ il colpo di testa di Ahn (dopo il vantaggio azzurro di Bobo Vieri al 18’ e il pari di Seol all’88’) che manda in delirio lo stadio di Daejeon e l’Italia a casa. Le polemiche sull’arbitraggio divampano, specie dopo che la Corea, padrona di casa assieme al Giappone, viene smaccatamente favorita nel quarto di finale vinto ai rigori con la Spagna. Ma c’è anche da dire che l’Italia questo mondiale lo gioca male. Vince 2-0, per inerzia, il match d’esordio con l’Ecuador e perde 1-2 con la Croazia che non è certo la Nazionale che arrivò terza in Francia quattro anni prima. Anzi, gli azzurri passano il turno solo perché arriva il pari (1-1) col Messico, che vince il girone, e perché l’Ecuador batte la Croazia. Anche nella sfida con la Corea del Sud, allenata dall’olandese Guus Hiddink, gioca a strappi senza chiudere il match, concedendo troppo ai rivali. Quello azzurro è un gruppo in transizione con campioni che stanno per lasciare (Paolo Maldini gioca l’ultima gara in Nazionale) e altri che non sono ancora leader come Totti. Un ibrido che non dà risultati. Magra consolazione, c’è chi fa peggio. E’ il caso della Francia campione in carica, che esce al primo turno, con un solo punto nel girone e nessun gol in tre sfide. Da questo girone la sorpresa più bella, il Senegal del francese Bruno Metsu che arriva ai quarti. Lì si ferma di fronte a un’altra protagonista inaspettata, la Turchia, che chiuderà poi terza battendo nella finalina la Corea del Sud. Al di là delle tradizioni sorprende anche la presenza in finale della Germania. Di fronte ha il Brasile di Rivaldo, Ronaldinho e Ronaldo. Il Fenomeno ha un imbarazzante taglio di capelli, ma segna i due gol della finale, si laurea capocannoniere con otto reti in sette partite e consegna il quinto titolo mondiale al Brasile.
GRUPPO A
GRUPPO A
GRUPPO B
GRUPPO C
GRUPPO D
14/06/2002
PORTOGALLO-COREA DEL SUD 0-1
Portogallo:
Corea del Sud:
Arbitro:
Rete:
Espulso:
GRUPPO E
GRUPPO F
ARGENTINA-INGHILTERRA 0-1 (SAPPORO)
Argentina:
Inghilterra:
Arbitro:
Rete:
Con una partita all'italiana, catenaccio e contropiede, l'Inghilterra batte e ridimensiona un'Argentina apparsa troppo lenta e prevedibile, incapace di scardinare il muro difensivo inglese ma in grande sofferenza di fronte alle improvvise accelerazioni di Owen cui né Pochettino, né Placente e nemmeno Samuel sono riusciti mai ad opporre una resistenza seria. Gli argentini pagano la brutta serata di Veron, l'inconsistenza di Ortega, l'incapacità ad aprire spazi delle punte: né Batistuta partito con grande foga per poi spegnersi alla distanza, né Crespo che lo ha sostituito, e nemmeno Claudio Lopez sono mai riusciti ad essere all'altezza della loro fama tanto che le occasioni più nette sono venute da colpi di testa di un difensore. Argentina ridimensionata, dunque, ed ora pure nei guai, costretta a vincere con la Svezia nella prossima partita se non vorrà dire addio prima del tempo al mondiale. L'Inghilterra, dal canto suo, ha giocato una gara accorta, (catenaccio si sarebbe detto se in campo fossero stati gli azzurri) con la linea dei centrocampisti a ridosso della difesa e Owen davanti pronto a scatenarsi. E proprio da un'accelerazione di Owen nasce il rigore che condannerà Batistuta e compagni. Il numero dieci viene steso in area da un'entrata di Pochettino, Collina fischia e Beckham segna. Owen e le discese sulla sinistra di Cole e Sinclair sono state le chiavi di una vittoria costruita però sull'umiltà di tutta la squadra a partire da Beckham visto fare il mediano per buona parte del secondo tempo. Ed adesso agli inglesi basterà battere la Nigeria già fuori dal mondiale per proseguire l'avventura in Corea Giappone mentre l'Argentina delle stelle e degli attaccanti dovrà meditare a lungo sulla lezione subita.
GRUPPO G
03/06/2002
ITALIA-ECUADOR 2-0 (SAPPORO)
Italia:
Ecuador:
Arbitro:
Reti:
08/06/2002
ITALIA-CROAZIA 1-2 (KASHIMA)
Italia:
Croazia:
Arbitro:
Reti:
09/06/2002
MESSICO-ECUADOR 2-1 (MIYAGI)
Messico:
Ecuador:
Arbitro:
Reti:
GRUPPO H
OTTAVI DI FINALE
15/06/2002
DANIMARCA-INGHILTERRA 0-3 (NIIGATA)
Danimarca:
Inghilterra:
Arbitro:Merk (Germania).
Reti:5'[Autorete] Sorensen 22'Owen 44'Heskey.
16/06/2002
SPAGNA-EIRE 4-3 DOPO I CALCI DI RIGORE (SUWON.1-1 AL 90' ED AL 120')
Spagna:
Eire:
Arbitro:
Reti:
Sequenza rigori:
18/06/2002
18/06/2002
GIAPPONE-TURCHIA 0-1 (RIFU)
Giappone:
Turchia:
Arbitro:Collina (Italia).
Rete:12'Umit Davala.
COREA DEL SUD-ITALIA 2-1 AL GOLDEN GOL (DAEJEON.1-1 AL 90')
Corea del Sud:
Italia:
Arbitro:
Reti:
QUARTI DI FINALE
21/06/2002
INGHILTERRA-BRASILE 1-2 (SHIZUOKA)
Inghilterra:
Brasile:
Arbitro:
Reti:23'Owen 45'Rivaldo 50'Ronaldinho.
Espulso:Ronaldinho (57') per gioco violento su Mills.
SEMIFINALI
FINALE 3° 4° POSTO (29/06/2002)
COREA DEL SUD-TURCHIA 2-3 (TAEGU)
Corea del Sud:
Turchia:
Arbitro:
Reti:
FINALE 1° 2° POSTO (30/06/2002)
GERMANIA-BRASILE 0-2 (YOKOHAMA.NELLA FOTO IN ALTO RONALDO AL TIRO)
Germania:
Brasile:
Arbitro:
Reti:
TUTTE LE SQUADRE DEL MONDIALE IN COREA E GIAPPONE
ITALIA
1 Gianluigi Buffon (Portiere)
2 Christian Panucci (Difensore)
3 Paolo Maldini (Difensore)
4 Francesco Coco (Difensore)
5 Fabio Cannavaro (Difensore)
6 Cristiano Zanetti (Centrocampista)
7 Alessandro Del Piero (Attaccante)
8 Gennaro Gattuso (Centrocampista)
9 Filippo Inzaghi (Attaccante)
10 Francesco Totti (Attaccante)
11 Cristiano Doni (Centrocampista)
12 Christian Abbiati (Portiere)
13 Alessandro Nesta (Difensore)
14 Luigi Di Biagio (Centrocampista)
15 Mark Iuliano (Difensore)
16 Angelo Di Livio (Centrocampista)
17 Damiano Tommasi (Centrocampista)
18 Marco Delvecchio (Attaccante)
19 Gianluca Zambrotta (Difensore)
20 Vincenzo Montella (Attaccante)
21 Christian Vieri (Attaccante)
22 Francesco Toldo (Portiere)
23 Marco Materazzi (Difensore)
Giovanni Trapattoni (Allenatore)
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