Di Redazione.
Degli allori del 1934 e del 1938 sono rarissime le testimonianze visive, in Spagna nel 1982 fu l’urlo di Marco Tardelli, di Germania 2006 si ricorda il popopopopopopo, quel tormentone degli White Stripes che ha oscurato Mameli diventando l’inno del trionfo. Un successo inatteso, arrivato dopo ventiquattro anni di latitanza dall’albo d’oro, un successo meno romanzato di quello spagnolo, decisamente più moderno. È azzurro il cielo sopra Berlino e la regia non è di Wim Wenders ma di un cineasta severo, con la faccia di Paul Newman e il piglio deciso di Giuseppe Garibaldi. Già, perché c’è molto del Ct Marcello Lippi nel trionfo mondiale. L’ammiraglio di Viareggio affronta la spedizione in Germania con lo stesso scetticismo che accompagna Cristoforo Colombo nella conquista dell’America. La sua non è una ciurma di galeotti anche se in effetti i pm sono appena scesi in campo in serie A e le strisce bianconere della Juve potrebbero sembrare la enuta zebrata del carcerato. È scoppiata Calciopoli, per la Vecchia Signora si profila la retrocessione in B, cosa che puntualmente avverrà. Federazione commissariata, intercettazioni che sembrano i pizzini tra Totò Riina e Bernardo Provenzano e designatori arbitrali non troppo superpartes. C’è chi chiede le dimissioni del Ct visto che suo figlio Davide, procuratore in carriera, è coinvolto (poi scagionato) nella vicenda Gea, la maxi organizzazione di procuratori legata a Lucianone Moggi, il personaggio chiave del maxi-imbroglio. Ed è proprio in questa situazione di estrema difficoltà che nasce il gruppo: più uomini che campioni, più cuore e polmoni che piedi, più carattere che strategia. Un’Italia operaia che in effetti può contare su due fuoriclasse come Alex Del Piero e Francesco Totti, ma il primo ha smarrito la galassia degli extraterrestri ed è tornato un comune mortale mentre il secondo arriva in Germania con qualche chiodo nella gamba. E allora sono i gregari a fare lo show: Marco Materazzi, Gianluca Zambrotta e Fabio Grosso tirano il gruppo in pianura ma disputano anche le volate. E vincono. La prima fase non è una cavalcata trionfale ma nemmeno un cammino tortuoso: facile successo con il Ghana (due a zero), qualche scazzottata di troppo con gli Stati Uniti (uno ad uno) e gioco da ragazzi contro la Repubblica Ceca: due a zero secco. È negli ottavi contro l’Australia che la Nazionale di Lippi naviga a vista e rischia di finire alla deriva. Tutta colpa dell’espulsione affrettata di Materazzi, che però alla lunga si rivelerà come l’uomo decisivo. Ci pensa però Totti a risolvere la partita realizzando un rigore al novantesimo, concesso per il fallo non eclatante su Grosso.
L’Italia si scopre grande e non si pone limiti: nei quarti l’Ucraina viene spazzata via con la leggerezza della partitella del giovedì (tre a zero, prima Zambrotta, poi doppietta di Luca Toni) e nella semifinale con i padroni di casa, la banda di Lippi smentisce l’adagio secondo il quale «il calcio è uno sport dove si gioca in undici contro undici e alla fine vince la Germania». Già, perché Grosso e Del Piero gelano allo scadere del secondo supplementare i 70mila di Dortmund e alla fine gli azzurri cantano Wir fahren nach Berlin (noi andiamo a Berlino). Già Berlino. La finale Italia-Francia si gioca nello stadio passato alla storia per l’affronto del velocista di colore americano Jesse Owens nel cortile di Hitler alle Olimpiadi del 1936. Al rigore di Zinedine Zidane risponde la rete di Materazzi. Poi subentra la paura e non accade più nulla fino al fattaccio: la testata di Zidane a Materazzi reo di qualche apprezzamento di troppo alla sorella del francese che viene espulso grazie al suggerimento del quarto uomo e di una sbirciata clandestina al replay. Ai rigori poi una serie perfetta con l’errore di David Trezeguet e l’ultimo tiro decisivo sferrato da Grosso, uno che fino ad un paio di anni prima faticava in C1 e che adesso vola da campione del mondo nel cielo sopra Berlino.
Il team manager azzurro Luigi Riva ricorda così quei giorni in un intervista di Antonio Ledà:
Ci regali il suo ricordo più bello delle notti tedesche.
"Quando ho alzato la coppa del mondo. Ci ero andato vicinissimo in due occasioni come giocatore e come dirigente. Ma solo a Berlino ho toccato con mano il sogno di ogni sportivo".
LE CONVOCAZIONI AL MONDIALE 2006
ITALIA
ITALIA
1 Gianluigi Buffon (Portiere)
2 Cristian Zaccardo (Difensore)
3 Fabio Grosso (Difensore)
4 Daniele De Rossi (Centrocampista)
5 Fabio Cannavaro (Difensore.Capitano)
6 Andrea Barzagli (Difensore)
7 Alessandro Del Piero (Attaccante)
8 Gennaro Gattuso (Centrocampista)
9 Luca Toni (Attaccante)
10 Francesco Totti (Attaccante)
11 Alberto Gilardino (Attaccante)
12 Angelo Peruzzi (Portiere)
13 Alessandro Nesta (Difensore)
14 Marco Amelia (Portiere)
15 Vincenzo Iaquinta (Attaccante)
16 Mauro German Camoranesi (Centrocampista)
17 Simone Barone (Centrocampista)
18 Filippo Inzaghi (Attaccante)
19 Gianluca Zambrotta (Difensore)
20 Simone Perrotta (Centrocampista)
21 Andrea Pirlo (Centrocampista)
22 Massimo Oddo (Difensore)
23 Marco Materazzi (Difensore)
Marcello Lippi (Allenatore)
GRUPPO A
SEMIFINALI (04-05/07/2006)
L'arbitro messicano Archundia fischia il via in uno stadio colorato di giallorossonero. Pochi, troppo pochi i tifosi italiani (cinquemila circa). I veleni della vigilia si sentono. I fischi dei tifosi tedeschi alla fine del nostro inno pure. L'Italia, però, non si lascia intimidire e parte bene. Al 16' Totti pesca libero Perrotta, il centrocampista si allunga la palla e Lehmann può respingere e bloccare in due tempi. Al 30' è ancora brivido azzurro: Grosso scende sulla sinistra e mette al centro per Toni che gira a rete. Provvidenziale il salvataggio di Metzelder. La Germania si spaventa ma al 34' pareggia le occasioni da rete: Pirlo perde palla a metà campo, Klose allarga a destra per Schneider, destro appena dentro l'area, alto sulla traversa. L'Italia gioca bene, manovra meglio mentre i tedeschi creano azioni pericolose quando giocano in velocità. A centrocampo bene Pirlo, mentre Totti, partito bene, mostra qualche lentezza di troppo. In difesa, come al solito, su tutti uno straordinario Cannavaro. Durante l'intervallo Lippi non cambia la squadra. Dopo 5 minuti Klose entra in area, salta Cannavaro e Gattuso e solo l'uscita di Buffon sventa la minaccia. Ed è ancora il portiere azzurro a salvare la porta della nazionale sventanto una girata in area di Podolski. Il ritmo si fa più blando. Lippi se ne accorge e lo urla dalla panchina. Al 29' scocca l'ora di Gilardino che sostituisce Toni. Al 36' l'arbitro Archundia assegna un calcio di punizione alla Germania: palla centrale al limite dell'aria. Occasione che però Ballack spedisce altissimo. Nella Germania Odonkor prende il posto di Schneider. Il tempo di riprendere il gioco e Totti serve Perrotta in area: Lehmann esce a valanga e respinge di pugno. I 90 minuti finiscono in parità. Si va ai supplementari con Iaquinta al posto di Camoranesi. Lippi rischia, rinforza l'attacco e i risultati si vedono subito. Si parte e in un minuto l'Italia prende un palo con Gilardino e una traversa con Zambrotta. La Germania sbanda paurosamente. Lippi fa uscire Perrotta e mette dentro Del Piero. La stanchezza si fa sentire. I tedeschi, poi, hanno nelle gambe la mezz'ora dei supplementari contro l'Argentina. Ma proprio allo scadere del primo tempo supplementare Podolski divora l'occasione per segnare: cross di Odonkor, testa dell'attaccante tedesco e palla a lato. Klissmann si dispera. Il secondo supplementare si apre con un doppio brivido per gli azzurri. Prima una mischia in area tedesca che Del Piero non riesce a concretizzare, poi, sul ribaltamento di fronte, l'ennesima grande parata di Buffon su tiro di Podolski. La partita resta in equilibrio perfetto. Poi, al quattordicesimo, la magia di Grosso che gira di interno dalla destra, supera il portiere e spalanca le porte della finale agli azzurri. E un minuto dopo il raddoppio di Del Piero con un destro a rientrare dopo un gran lavoro di Gilardino. Lehmann non ci può arrivare e l'Italia vola verso la sesta finale della sua storia. Evitati, con merito, i rigori.
FINALE 3° 4° POSTO A STOCCARDA (08/07/2006)
GERMANIA-PORTOGALLO 3-1 (STOCCARDA)
Germania:
Portogallo:
Arbitro:
Reti:
FINALE 1° 2° POSTO A BERLINO (09/07/2006)
GERMANIA-COSTARICA 4-2 (09/06/2006.MONACO DI BAVIERA)
Germania:
Costarica:
Arbitro:Elizondo (Argentina).
Reti:6'Lahm 12'Wanchope 17'Klose 61'Klose 73'Wanchope 87'Frings.
POLONIA-ECUADOR 0-2 (09/06/2006.GELSENKIRCHEN)
Polonia:
Ecuador:
Arbitro:
Reti:
GERMANIA-POLONIA 1-0 (14/06/2006.DORTMUND)
Germania:
Polonia:
Arbitro:
Rete:
ECUADOR-COSTARICA 3-0 (15/06/2006.AMBURGO)
Ecuador:
Costarica:
Arbitro:
Reti:
ECUADOR-GERMANIA 0-3 (20/06/2006.BERLINO)
Ecuador:
Germania:
Arbitro:
Reti:
COSTARICA-POLONIA 1-2 (20/06/2006.HANNOVER)
Costarica:
Polonia:
Arbitro:
Reti:
GRUPPO D
MESSICO-IRAN 3-1 (11/06/2006.NORIMBERGA)
Messico:
Iran:
Arbitro:
Reti:
MESSICO-ANGOLA 0-0 (16/06/2006.HANNOVER)
Messico:
Angola:
Arbitro:
IRAN-ANGOLA 1-1 (21/06/2006.LIPSIA)
Iran:
Angola:
Arbitro:
Reti:
GRUPPO E
USA-REPUBBLICA CECA 0-3 (12/06/2006.GELSENKIRCHEN)
Usa:
Repubblica Ceca:
Arbitro:
Reti:5'Koller 36'Rosicky 76'Rosicky.
ITALIA-GHANA 2-0 (12/06/2006.HANNOVER)
Italia:
Ghana:
Arbitro:
Reti:
REPUBBLICA CECA-GHANA 0-2 (17/06/2006.COLONIA)
Repubblica Ceca:
Ghana:
Arbitro:
Reti:
ITALIA-USA 1-1 (17/06/2006.KAISERSLAUTERN)
Italia:
Usa:
Arbitro:
Reti:
REPUBBLICA CECA-ITALIA 0-2 (22/06/2006.AMBURGO)
Repubblica Ceca:
Italia:
Arbitro:
Reti:
GRUPPO F
CROAZIA-AUSTRALIA 2-2 (22/06/2006.STOCCARDA)
Croazia:
Australia:
Arbitro:
Reti:
GRUPPO G
FRANCIA-SVIZZERA 0-0 (13/06/2006.STOCCARDA)
Francia:
Svizzera:
Arbitro:
OTTAVI DI FINALE (24-25-26-27/06/2006)
24/06/2006
ARGENTINA-MESSICO 2-1 DOPO TEMPI SUPPLEMENTARI (LIPSIA.1-1 AL 90')
Argentina:
Messico:
Arbitro:
Reti:
26/06/2006
ITALIA-AUSTRALIA 1-0
Italia:
Australia:
Arbitro:
Rete:
QUARTI DI FINALE (30/06 01/07/2006)
ITALIA-UCRAINA 3-0 (30/06/2006.AMBURGO)
Italia:
Ucraina:
Arbitro:
Reti:
INGHILTERRA-PORTOGALLO 1-3 DOPO I CALCI DI RIGORE (01/07/2006.GELSENKIRCHEN)
Inghilterra:Robinson,G.Neville,Ferdinand,Terry,A.Cole,Beckham (52'Lennon 119' Carragher),Lampard,Hargreaves,Gerrard,J.Cole (65'Crouch),Rooney.A disposizione: James,Carson,Campbell,Bridge,Jenas,Carrick,Downing,Walcott.Allenatore:Eriksson.
Portogallo:Ricardo,Miguel,Riccardo Carvalho,F.Meira,N.Valente,Petit,Maniche,Tiago (75' Viana),Figo (86'Postiga),Cristiano Ronaldo,Pauleta (63'Simao).A disposizione:Paulo Santos, Quim,P. Ferreira,Caneira,Ricardo Costa,Boa Morte,Nuno Gomes.Allenatore:Scolari.
Arbitro:Elizondo (Argentina).
Ammoniti:Terry,Petit,Hargreaves,Ricardo Carvalho.
Espulso:Rooney (62') per gioco violento su Riccardo Carvalho a terra.
Sequenza rigori:Simao (gol), Lampard (parato), Viana (palo), Hargreaves (gol), Petit (fuori), Gerrard (parato), Postiga (gol), Carragher (parato), Cristiano Ronaldo (gol).
Note:pomeriggio caldo, terreno in perfette condizioni, 52000 spettatori circa. Angoli: Inghilterra 6 Portogallo 4. Recupero:1'3'0'1'.
Era il 1966 quando il Portogallo conquistò la semifinale di un Mondiale. Oggi la squadra di Scolari ritorna tra le prime quattro al mondo, battendo l'Inghilterra tre ad uno ai rigori. La maledizione dei rigori, la maledizione di Scolari. Non c'è "the lucky third", la terza non è fortunata per gli inglesi, è maledetta. Scolari fa fuori l'Inghilterra per la terza volta nelle ultime tre grandi manifestazioni, per la terza volta di fila ai rigori. Come ad Euro 2004 sono i penalty ad eliminare gli inglesi, che dagli undici metri raramente escono vivi. E i tabloid inglesi avranno di che divertirsi con l'ultima di Eriksson, che dalle diciannove e quarantatré di quest'oggi non è più il Commissario Tecnico della Nazionale. E con Rooney, il wonder boy testa calda che ripercorre le tristi orme di Beckham, si fa cacciare e pregiudica il cammino della sua squadra. Proprio l'uomo che più di tutti l'allenatore svedese aveva voluto al Mondiale, a dispetto di tutto e tutti e che lo ha tradito. In avvio entrambi i tecnici schierano una sola punta. Eriksson recupera Gary Neville in difesa e mette Hargreaves dietro i quattro centrocampisti. Scolari recupera Cristiano Ronaldo e sostituisce Deco e Costina squalificati con Tiago e Petit. Si gioca con il tetto chiuso, va bene agli inglesi che volevano un clima meno caldo. Nettissima predominanza dei fans inglesi (ce ne sono quarantamila) sugli spalti. In un primo tempo a basso ritmo, ci sono pochissime occasioni da gol. Al 9' il primo tiro in porta, di Rooney, da fuori area, centrale. Risponde dai venti metri nel ribaltamento di fronte Cristiano Ronaldo, tra le braccia di Robinson. Al 13' mischia in area e palla a Tiago, davanti al portiere inglese che blocca alla disperata. Ma Neville prima e Lampard poi avevano lasciato al centrocampista del Lione la palla buona. Al 19' dopo qualche minuto di attacchi inglesi tambureggianti, contropiede Figo-Ronaldo, ma il sinistro dell'esterno del Manchester United è alto. Al 39' Figo parte da sinistra, dribbla a rientrare e tira a girare, di poco largo, due minuti dopo un colpo di testa di Tiago è deviato con una mano sola da Robinson. Un fallo di Petit al 44' su Joe Cole mette Beckham nella situazione di calciare dalla sua zolla preferita, la barriera respinge. Petit, ammonito, salterà la semifinale. Il tempo finisce con Lampard, ben smarcato da Joe Cole, che ci prova da fuori area, Ricardo para. Nella ripresa, al 6' proteste inglesi per un tocco di mani di Nuno Valente, su cross ravvicinato di Beckham che, infortunato, esce subito dopo per far posto a Lennon. Due minuti dopo l'occasione più ghiotta della partita capita a Lampard. Solo, su angolo di Gerrard, spreca mandando alto. E' l'ennesimo errore di mira del centrocampista del Chelsea in questo Mondiale. Al 14' Lennon dimostra le proprie qualità superando in velocità tre uomini sulla destra, Rooney liscia clamorosamente e Joe Cole manda alto. La partita cambia volto Al 17': Rooney scalcia Ricardo Carvalho a terra e poi spinge un avversario nella mischia successiva, beccandosi il rosso diretto dell'argentino Elizondo. Gli allenatori muovono le pedine: fuori l'inconcludente Pauleta, dentro Simao, che va a fare l'attaccante pur non avendo caratteristiche da punta unica. Pochi minuti dopo Eriksson risponde con Crouch per Joe Cole. L'Inghilterra reagisce bene all'inferiorità numerica, ma di occasioni da gol ce ne sono sempre poche. Al 31' Maniche tenta da lontanissimo, due minuti più tardi un traversone di Figoè deviato con difficoltà da Robinson, poi salvataggio decisivo di Ferdinand. E' il Portogallo a concludere più pericolosamente adesso: al 35' Viana tira forte da fuori area ma centralmente. Su palla ferma ci prova Lampard, poi Lennon sulla ribattuta di Ricardo che si conferma tra i migliori portieri del Mondiale. Esce il capitano Figo al 41' per una punta vera, Postiga, decisivo due anni fa agli Europei. Proprio lui due minuti più tardi non arriva all'appuntamento con il gol servito da un cross di Ronaldo, poi un altro tiro debole dell'attaccante del Saint Etienne tra le mani di Robinson. Il finale è dell'Inghilterra: Hargreaves è fantastico nel portare avanti palla, Terry ci prova senza fortuna. Ma esce davvero di un soffio e si va ai supplementari. Al 9' Gerrard con un'azione personale mette Crouch davanti alla porta, Miguel lo anticipa, all'ultimo minuto il sinistro di Cristiano Ronaldo, fortissimo, finisce alto. Un gol di Postiga al 3' del secondo tempo supplementare è giustamente annullato per fuorigioco dell'attaccante. Al 12' da lontanissimo Petit, bravo Robinson che trattiene. Al 121' Maniche ha la palla buona all'ultimo respiro, ma tira alto, è l'ultima occasione e si va dunque ai rigori. Dei primi sei segnano solo Simao e l'immenso Hargreaves, che alla fine avrà convinto anche i più riottosi che merita davvero la maglia della Nazionale. Sbagliano gli uomini simbolo: Lampard e Gerrard. Sbaglia Carragher, che Eriksson aveva messo in campo proprio in previsione dei rigori, dopo che il primo tiro era stato segnato prima del fischio dell'arbitro. Cristiano Ronaldo, che in Inghilterra gioca ma si dice vorrebbe lasciare, fa calare il sipario.
SEMIFINALI (04-05/07/2006)
GERMANIA-ITALIA 0-2 DOPO TEMPI SUPPLEMENTARI (04/07/2006.DORTMUND)
Germania:Lehmann,Friedrich,Mertesacker,Metzelder,Lahm,Schneider (83'Odonkor),Kehl, Ballack,Borowski (73'Schweinsteiger),Klose (111'Neuville),Podolski.Allenatore:Klinsmann.
Germania:Lehmann,Friedrich,Mertesacker,Metzelder,Lahm,Schneider (83'Odonkor),Kehl, Ballack,Borowski (73'Schweinsteiger),Klose (111'Neuville),Podolski.Allenatore:Klinsmann.
Italia:Buffon,Zambrotta,F.Cannavaro,Materazzi,Grosso,Camoranesi (91'Iaquinta),Gattuso, Pirlo,Perrotta (104'Del Piero),Totti,Toni (74'Gilardino).Allenatore:Lippi.
Arbitro:Archundia (Messico).
Reti:119'Grosso 120'Del Piero.
Ammoniti:Borowski (40'),Metzelder (56'),Camoranesi (89').
L'Italia è in finale. Gli azzurri battono la Germania per due a zero dopo i tempi supplementari e conquistano l'accesso al capitolo conclusivo del Mondiale 2006 che si giocherà domenica sera a Berlino. La Germania, padrona di casa, viene eliminata dal gruppo Lippi al termine di una partita tiratissima ed emozionante. La svolta al quattordicesimo del secondo tempo supplementare con la rete di Grosso e con il raddoppio di Del Piero un minuto dopo. E la partite finisce con le lacrime di gioia degli azzurri, con i tedeschi sconvolti e Klinsmann che tenta di consolarli. L'arbitro messicano Archundia fischia il via in uno stadio colorato di giallorossonero. Pochi, troppo pochi i tifosi italiani (cinquemila circa). I veleni della vigilia si sentono. I fischi dei tifosi tedeschi alla fine del nostro inno pure. L'Italia, però, non si lascia intimidire e parte bene. Al 16' Totti pesca libero Perrotta, il centrocampista si allunga la palla e Lehmann può respingere e bloccare in due tempi. Al 30' è ancora brivido azzurro: Grosso scende sulla sinistra e mette al centro per Toni che gira a rete. Provvidenziale il salvataggio di Metzelder. La Germania si spaventa ma al 34' pareggia le occasioni da rete: Pirlo perde palla a metà campo, Klose allarga a destra per Schneider, destro appena dentro l'area, alto sulla traversa. L'Italia gioca bene, manovra meglio mentre i tedeschi creano azioni pericolose quando giocano in velocità. A centrocampo bene Pirlo, mentre Totti, partito bene, mostra qualche lentezza di troppo. In difesa, come al solito, su tutti uno straordinario Cannavaro. Durante l'intervallo Lippi non cambia la squadra. Dopo 5 minuti Klose entra in area, salta Cannavaro e Gattuso e solo l'uscita di Buffon sventa la minaccia. Ed è ancora il portiere azzurro a salvare la porta della nazionale sventanto una girata in area di Podolski. Il ritmo si fa più blando. Lippi se ne accorge e lo urla dalla panchina. Al 29' scocca l'ora di Gilardino che sostituisce Toni. Al 36' l'arbitro Archundia assegna un calcio di punizione alla Germania: palla centrale al limite dell'aria. Occasione che però Ballack spedisce altissimo. Nella Germania Odonkor prende il posto di Schneider. Il tempo di riprendere il gioco e Totti serve Perrotta in area: Lehmann esce a valanga e respinge di pugno. I 90 minuti finiscono in parità. Si va ai supplementari con Iaquinta al posto di Camoranesi. Lippi rischia, rinforza l'attacco e i risultati si vedono subito. Si parte e in un minuto l'Italia prende un palo con Gilardino e una traversa con Zambrotta. La Germania sbanda paurosamente. Lippi fa uscire Perrotta e mette dentro Del Piero. La stanchezza si fa sentire. I tedeschi, poi, hanno nelle gambe la mezz'ora dei supplementari contro l'Argentina. Ma proprio allo scadere del primo tempo supplementare Podolski divora l'occasione per segnare: cross di Odonkor, testa dell'attaccante tedesco e palla a lato. Klissmann si dispera. Il secondo supplementare si apre con un doppio brivido per gli azzurri. Prima una mischia in area tedesca che Del Piero non riesce a concretizzare, poi, sul ribaltamento di fronte, l'ennesima grande parata di Buffon su tiro di Podolski. La partita resta in equilibrio perfetto. Poi, al quattordicesimo, la magia di Grosso che gira di interno dalla destra, supera il portiere e spalanca le porte della finale agli azzurri. E un minuto dopo il raddoppio di Del Piero con un destro a rientrare dopo un gran lavoro di Gilardino. Lehmann non ci può arrivare e l'Italia vola verso la sesta finale della sua storia. Evitati, con merito, i rigori.
FRANCIA-PORTOGALLO 1-0 (MONACO DI BAVIERA.05/07/2006)
Francia:
Portogallo:
Arbitro:
Rete:
FINALE 3° 4° POSTO A STOCCARDA (08/07/2006)
GERMANIA-PORTOGALLO 3-1 (STOCCARDA)
Germania:
Portogallo:
Arbitro:
Reti:
FINALE 1° 2° POSTO A BERLINO (09/07/2006)
ITALIA-FRANCIA 6-4 AI RIGORI (1-1 AL 90' ED AL 120')
Italia:Buffon,Zambrotta,F.Cannavaro,Materazzi,Grosso, Gattuso,Pirlo,Camoranesi (86’Del Piero),Totti (61’De Rossi),Perrotta (61’Iaquinta),Toni.Allenatore:Lippi.
Francia:Barthez,Sagnol,Thuram,Gallas,Abidal, Makelele,Vieira (56’Diarra),Ribery (100’Trezeguet),Zidane, Malouda,Henry (107’Wiltord).Allenatore:Domenech.
Arbitro:Elizondo (Argentina).
Reti:7′Zidane (Rigore) 19′Materazzi.
Sequenza rigori:Pirlo (Gol),Wiltord (Gol),Materazzi (Gol),Trezeguet (Traversa) De Rossi (Gol) Abidal (Gol),Del Piero (Gol),Sagnol (Gol),Grosso (Gol).
A ventiquattro anni di distanza dall'ultimo titolo conquistato in Spagna nel 1982, l'Italia è di nuovo Campione del Mondo in un periodo difficile per il calcio italiano oggi come allora in terra spagnola con il filo conduttore degli scandali (allora delle scommesse stavolta con Calciopoli).L'inizio è teso. Ne fa le spese Thierry Henry che resta a terra dopo uno scontro fortutito con il capitano azzurro Fabio Cannavaro. Un minuto dopo l'Italia rimedia la prima ammonizione per un fallo di Zambrotta su Vieira.Ma è al 7’ che il risultato cambia:Malouda entra in area,al suo fianco Cannavaro e Materazzi.Quest’ultimo allunga una gamba e stende il francese.E' rigore,ineccepibile.Dal dischetto Zidane azzarda il "cucchiaio" alla Totti,la palla picchia sulla traversa e rimbalza oltre la linea di porta con i tifosi francesi che dopo aver trattenuto a lungo il fiato si lasciano andare all’esultanza.Per la prima volta, in questi mondiali, l'Italia si trova sotto di un gol e deve inseguire.
Lippi chiede ai suoi di giocare sulle fasce, cercando la testa di Toni in area. E proprio il centravanti costringe Thuram ad un tuffo di testa in area per neutralizzare un insidioso cross di Pirlo.Si vede poco Totti, marcato stretto da Makelele e Vieira. Il pareggio giunge al 19’ con Materazzi che si riscatta e segna il secondo gol mondiale su corner telecomandato di Pirlo. Un gol bellissimo. La Francia si riaffaccia dalle parti dell'area azzurra al 25’ con un traversone di Ribery neutralizzato da Materazzi. Al 34’ nuovo salvataggio di Thuram in area su Toni.E dal calcio d'angolo che segue il centravanti viola stampa la palla sulla traversa a portiere battuto. Il primo tempo si chiude sull'uno ad uno.
Il secondo tempo parte con le stesse squadre.Trenta secondi e Henry salta mezza difesa ed entra in area. Il suo tiro, però,è un passaggio a Buffon che ringrazia. Al 48’ mischia furiosa in area francese con Grosso che perde l'attimo buono.Ma è ancora Henry che semina il panico, da solo, in area azzurra fino all'intervento provvidenziale di Zambrotta.Da brivido poi la percussione sulla fascia di Malouda che mette al centro una palla che danza pericolosamente in area italiana.Uno strappo costringe Vieira, uno dei migliori in campo, ad uscire. Al suo posto Diarra.Lippi corre ai ripari e mette dentro Iaquinta e De Rossi (al rientro dopo i quattro turni di squalifica):escono Totti (mai entrato in partita) e Perrotta. si riparte e Toni di testa segna, ma Elizondo fischia il fuorigioco. Ribaltamento di fronte e nuovo brivido dopo un tiro del solito Henry che Buffon respinge in tuffo.
Al 79’ Zidane,dopo un contrasto con Cannavaro,indica,con una smorfia di dolore, una spalle e chiede il cambio.Attimi di preoccupazione per i transalpini ma il capitano resta in campo. All’87’ Lippi fa entrare Del Piero (autore del secondo gol con la Germania) al posto di Camoranesi. L'arbitro concede due minuti di recupero ma non accade nulla e si va ai supplementari.
Al 99’ Ribery spaventa l'Italia con un rasoterra.Poi il francese lascia il suo posto a Trezeguet. Domenech cambia il modulo, spostando Henry sulla fascia e mettendo Trezeguet punta centrale.Al 103’ ancora Zidane e ancora Buffon: un colpo di testa del capitano francese che il portiere azzurro devia sopra la traversa.Due veri campioni in un duello stupendo degno di tale cornice.
Nell'intervallo Henry lascia il campo per Wiltord.Poi, una partita fino a lì assolutamente corretta,cambia volto.Al 110’ Zidane rifila una testata sul petto di Materazzi.La partita e la carriera del capitano francese finiscono così,nel modo peggiore:cartellino rosso dopo la prova tv.Un gesto inspiegabile,che macchia una prestazione ed una storia calcistica superba.L'Italia, in superiorità numerica,si getta avanti.La Francia, senza più le sue due stelle, si difende. Si va ai calci di rigore, lotteria dove l’Italia ha già pagato dazio nel 1990 (semifinale con l’Argentina) e nel 1994 (finale con il Brasile).
Segna Pirlo per l'Italia. Wiltord pareggia. Segna Materazzi e poi sbaglia Trezeguet che manda la palla a sbattere sulla traversa (e stavolta son i tifosi azzurri a trattenere il fiato). De Rossi ci porta sul tre a uno. Abidal segna il secondo rigore per la Francia.Del Piero segna:quattro a due. Tira Sagnol e non sbaglia portando la situazione sul quattro a tre. Tocca a Fabio Grosso l’ultimo rigore della serie degli uomini di Lippi: cinque anni fa giocava in Serie C2 con il Chieti: segnando ci rende campioni del mondo per la quarta volta: dopo 1934,1938 e 1982 va a scriversi la data 2006.
ITALIA CAMPIONE DEL MONDO 2006
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