mercoledì 12 ottobre 2011

BASKET SERIE A1 MASCHILE:1°GIORNATA (08-09/10/2011)

Di Giampaolo Carboni.



Angelico Biella-Scavolini Siviglia Pesaro 76-65


BIELLA: Jurak 7, Minessi, Coleman 16, Soragna 8, Pullen 22, Laganà, Miralles 7, Rossi ne, Magarity ne, Chessa 7, Dragicevic 9,De Vico ne. Allenatore Massimo Cancellieri.


PESARO: Cercolani ne, Cavaliero 10, Alibegociv, Hickman 12, Cusin 18, Tortù ne, Flamini 3, Hackett 16, Lydeka 6, Jones. Allenatore Luca Dalmonte.


ARBITRI: Tolga Sahin, Saverio Lanzarini, Manuel Mazzoni.


NOTE: Tiri da due: Angelico Biella 31/42, Scavolini Pesaro 15/26. Tiri da tre: Angelico Biella 5/21, Scavolini Pesaro 6/22. Totale tiri: Biella 26/63, Pesaro 21/48. Tiri liberi: Biella 19/24, Pesaro 17/25. Rimbalzi: Biella 38, Pesaro 29. Usciti per falli: Coleman (38’), Hackett (39’).


Canadian Solar Bologna-Virtus Roma 93-91


CANADIAN SOLAR BOLOGNA: McIntyre 12, Koponen 14, Douglas-Roberts 13, Sanikidze 13, Homan 23, Moraschini ne, Martinoni, Poeta 4, Gailius 7, Gigli 7, Canelo ne, Quaglia ne. All.: Finelli.


VIRTUS ROMA: Maestranzi 9, Tucker 20, Datome 15, Dasic 22, Crosariol 6, Tonolli, Dedovic 5, Marchetti, Gordic 7, Staffieri ne, Slokar 7. All.: Lardo.


ARBITRI: Lamonica, Pozzana, Baldini.


NOTE: Tiri liberi: Bologna 17/19, Roma 18/24. Tiri da tre: 8/22, Roma 11/33. Rimbalzi: Bologna 44, Roma 34. Usciti per 5 falli: Slokar e Homan al 43’, Maestranzi, Gordic e Sanikidze al 44’.


Pepsi Caserta-Benetton Treviso 85-84


PEPSI CASERTA: Rose 13, Maresca, Ciorciari, Righetti 7, Marzaioli n.e., Collins 19; Smith 24, Stipanovic 14, Cefarelli, Fletcher 8. All:Sacripanti.


BENETTON TREVISO: Adrien 18, Moore 7, Mekel, Becirovic 20, Bulleri 5, De Nicolao ne, Gentile 13, Moldoveanu 5, Sandri n.e., Wojchechovski n.e, Scalabrine 16, Cuccarolo n.e. All: Djordjevic.


ARBITRI: Facchini, Di Francesco e Di Giambattista.


NOTE: Tiri da due punti: Pepsi 21/36; Benetton 19/31. Tiri da tre punti: Pepsi 8/19; Benetton 10/22. Tiri liberi: Pepsi 19/22;Benetton 16/21. Usciti per cinque falli: Ciorciari e Moore.


Vanoli Braga Cremona-Bennet Cantù 60-72


VANOLI BRAGA CREMONA: D. Cinciarini 13, Lottici ne, Antonelli, Tabu 6, D’Ercole 5, Perkovic 8, Milic 11, Wafer 12, Thomas 5, Mazic ne, Belloni ne, Bavcic. All. Mahoric.


BENNET CANTU’: Lighty, Micov 12, Scekic 5, Ortner, Markoishvili 10, Leunen 15, Marconato 2, Mazzarino 14, Diviach ne, A. Cinciarini 12, Bolzonella ne, Basile 2. All. Trinchieri.


ARBITRI: Chiari, Ursi e Di Toro.


NOTE: usciti per 5 falli nessuno. Tiri liberi: Vanoli 15/19, Bennet 11/14; tiri da tre punti: Vanoli 3/17, Bennet 7/19. Rimbalzi Vanoli 30, Bennet 32.


EA7 Emporio Armani Milano-Cimberio Varese  89-75


EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Cook 11, Mancinelli 10, Fotsis 10, Bouroussis 8, Nicholas 16, Melli 2, Radosevic 4, Hairston 12, Gallinari 12, Giachetti 1, Rocca, Filloy 3. All. Scariolo.


CIMBERIO VARESE: Hurtt 6, Ranniko 3, Diawara 26, Garri 9, Kangur 6, Stipcevic 13, Reati, Fajardo 4, Ganeto 7, Talts 1, Zattra ne, Bertoglio ne. All. Recalcati.


ARBITRI: Sabetta, Lo Guzzo e Bartoli.


NOTE: Tiri liberi: Armani Milano 22/29, Cimberio Varese 16/26. Tiri da tre punti: Armani Milano 9/22, Cimberio Varese 11/28. Rimbalzi: Armani Milano 36, Varese 33. Usciti per 5 falli: nessuno. Spettatori: 8.500.


Fabi Shoes Montegranaro-Sidigas Avellino 85-76


FABI SHOES MONTEGRANARO:Karl 11, Piunti ne, Perini ne, Antonutti 5, Nicevic 2, Zoroski 19, Di Bella 11, Mazzola ne, Kirksay 5,McNeal 4, Brunner 18, Ivanov 10. All.: Drucker.


SIDIGAS AVELLINO: Green 12, Troutman 18, Gaddefors, Ferrara ne, Alborea ne, Spinelli 5, Lauwers 3, Norcino ne, Golemac 4, Soloperto 2, Johnson 7, Dean 25. All.: Vitucci.


ARBITRI: Paolo Taurino, Lorenzo Gori, Eduardo Ciano.


NOTE: Tiri liberi: Fabi Shoes Montegranaro 19/34, Sidigas Avellino 17/36. Tiri da tre: Fabi Shoes Montegranaro 7/19, Sidigas Avellino 10/25. Rimbalzi: Fabi Shoes Montegranaro 29, Sidigas Avellino 30. Usciti per cinque falli: Dean al 38’15 (77-76), Troutman al 38’20’ (77-76). Spettatori: 3920 (di cui 2.300 abbonati).


Banco di Sardegna Sassari-Novipiù Casale Monferrato  78-58


BANCO DI SARDEGNA SASSARI:Metreveli 9, Hosley 13, Devecchi 4, Diener T. 25, Benson 7, Sacchetti, Plisnic 9, Diener 8, Vanuzzo 3, Pinton. All.: Sacchetti.


NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO:Berti 3, Malaventura, Nnamaka 2, Pierich, Trapani 10, Chiotti 7, Temple 13, Ferrero 8, Janning 9, Dunigan 6. All.: Crespi.


ARBITRI:Giansanti, Calbucci e Moretti.


NOTE:Tiri da tre: Sassari 8/23, Casale 7/27. Totale tiri: Sassari 28/56 Casale 22/57. Tiri liberi Sassari 14/23 Casale 7/10. Rimbalzi: Sassari 30 Casale 33. Usciti per falli: Temple al 37'20". Spettatori: 4.150, per un incasso di 65.422 euro.


SACCHETTI <<LA DIFESA CI HA DATO FIDUCIA>>


Di Roberto Sanna.


«Buona la prima». Meo Sacchetti può permettersi un commento soft, il suo Banco ha appena timbrato la vittoria nella gara d'esordio e lo ha fatto con 20 punti di vantaggio: meglio di così il coach, a prescindere dal nome degli avversari, non poteva augurarsi. È andata bene nonostante un inizio difficile, risolto grazie alla difesa.  «È stato importante tenere i nostri avversari a 25 punti a metà gara, questo comunque ci ha dato fiducia - dice il coach biancoblù -. Nel primo tempo non facevamo canestro da lontano e anche loro hanno sbagliato tanto, riuscire comunque ad andare negli spogliatoi in vantaggio e farlo perché stavamo difendendo bene ci ha dato fiducia per giocare un terzo quarto sicuramente più brillante. Sono molto contento anche della risposta del pubblico, è bello vedere il palazzetto primo già alla prima giornata e in una partita contro Casale, una squadra che non ha certo l'appeal di Milano o Siena. Segno che i nostri tifosi continuano a starci vicino in tutte le occasioni».  


Nel primo tempo avete sbagliato molto da tre, anche in buone situazioni, e dalla lunetta: senza questi errori, per voi inusuali, avreste potuto dare un'impronta diversa alla partita?  


«Non credo, perché anche i nostri avversari hanno sbagliato tanto nel primo tempo e non si possono fare questi discorsi, la partita stava andando in un certo modo. Nel secondo tempo, sicuramente, è stata un'altra musica».  


Un giudizio sulla prova di Benson e Metreveli.  


«Sono contento di Metreveli, devo dire che non sembrava certo un ragazzo che l'anno scorso giocava pochi minuti in Legadue. Benson ha fatto vedere qualche buona cosa mentre altre volte sembrava non capire dov'era. Sicuramente è un giocatore molto tecnico e ha fatto vedere le sue qualità, quello che deve capire è che in un campionato come quello italiano bisogna anche saper giocare di forza».


Travis Diener?  


«Ha giocato una grande partita. Ci sta facendo vedere quello che l'anno scorso faceva solo a sprazzi per colpa degli acciacchi».  


A 30'' dalla fine si è visto Hosley buttarsi sul parquet per recuperare un pallone: non molla davvero mai.  


«Quello è stato sicuramente un bel gesto. Lui è un giocatore che ha diverse dimensioni e durante la partita ha mostrato tutto il suo repertorio. Lo abbiamo voluto proprio per questo, perché fa tante cose utili per la squadra. Ha dimostrato di avere grande esperienza perché non ha avuto certo un buon avvio di gara, ma ha saputo aspettare e quando la partita gli è arrivata addosso ha fatto vedere che giocatore sia». 
Il coach della Novipiù Casale Marco Crespi accetta con serenità la sconfitta e la legge con una chiave emotiva: «La nostra è stata una partita di emozione - dice -, ma di quella negativa che limita, non quella positiva che si trasforma in energia. Abbiamo giocato un buon primo quarto in difesa ma non abbiamo saputo fare altrettanto in attacco, senza riuscire a punire il Banco che in attacco stava facendo male sia come percentuali sia come esecuzione. Invece alla fine del secondo quarto siamo andati sotto di dieci punti e per noi è diventato tutto più difficile, la Dinamo ha fatto sicuramente una partita nel suo stile anche se non posso giudicare la sua prestazione, guardo solo quella dei miei uomini. Io spero che questi 40' ci siano serviti per capire che in questo campionato serve una partecipazione diversa a livello emotivo».  


CRESPI <<ABBIAMO PAGATO L’EMOZIONE>>


Di Giovanni Dessole.


Marco Crespi è allenatore che vive il match ad altissima intensità emotiva, tecnico che in panchina ringhia e sprona i suoi giocatori senza risparmiarli e risparmiarsi. Ma quando arriva in sala stampa, ascolta la conferenza del suo collega Meo Sacchetti, si accomoda al tavolo, osserva le statistica e pacatamente analizza la sconfitta.  «Quello maturato sul parquet del PalaSerradimigni è un risultato che a mio avviso è legato alla componente emozionale, all’emozione per l’esordio in Lega A che non ci ha caricato di energia come avrebbe dovuto ma ha condizionato il nostro approccio. L’atmosfera da debutto ci ha distratto, abbiamo commesso degli errori e nei momenti importanti non siamo riusciti a rimetterci in carreggiata».  C’è amarezza nelle parole del tecnico che da sei stagioni guida con autorità la Junior, perché il nuovo Casale Monferrato, quello delle giovani scommesse americane e del solido gruppo italiano, ad inizio gara non era partito male ed era riuscito a tenere botta alla Dinamo: «Il rammarico c’è, e consiste nell’essere riusciti a giocare un ottimo primo quarto in casa di un avversario difficile, specchio di come avremmo voluto e dovuto giocare l’intera partita. Eravamo partiti per limitare il reparto piccoli della Dinamo, infarcito di giocatori di grande talento e spiccate doti offensive - afferma l’allenatore rossoblù -. Lo abbiamo fatto, e lo abbiamo fatto bene nei primi dieci minuti. Il problema è che allo stesso tempo non siamo riusciti a sfruttare i momenti in cui Sassari sembrava essere vulnerabile, ci è mancata concretezza in attacco, quella che ci avrebbe consentito di approcciare diversamente il match. Avremmo dovuto sfruttare i momenti in cui tiro e attacco biancoblu non giravano al top - prosegue Crespi -, e invece non l’abbiamo fatto. In sostanza siamo rimasti in partita complessivamente bene in difesa ma non siamo riusciti a trasformare il tutto in punti e azioni offensive. La Dinamo ha saputo controllare ed allungare a fine secondo quarto, approfittando dei nostri errori e del suo talento, ed alla fine ha portato a casa il risultato».  Una sconfitta utile però anche in prospettiva: «Ci servirà sicuramente, perché ha rappresento un’occasione di confronto con questo nuovo campionato - chiude Marco Crespi -, e perché deve insegnarci ad andare oltre la partecipazione emotiva ed a saper utilizzare al meglio le energie, aspetto a mio avviso fondamentale».  Giancarlo Ferrero, 8 punti e 28’ sul parquet, prodotto del vivaio piemontese e azzurro, parla di «un esordio con sconfitta che chiaramente non fa piacere. Non dobbiamo abbatterci».


<<TUTTO FACILE CON QUESTO TRAVIS>>


Di Andrea Sini.


«Quando Travis gioca così, rischiamo tutti di passare per fenomeni». E con un Travis così, aggiunge Quinton Hosley, la Dinamo non sarà affatto facile da battere. L’esordio-boom della Dinamo nel suo secondo campionato di serie A sorprende persino i protagonisti.  «Penso che sia il modo migliore per esordire - dice Drake Diener - perché una vittoria così netta non può che aumentare la nostra autostima. Abbiamo giocato una buona gara, non certo perfetta ma siamo soltanto all’inizio. Mi è piaciuta in particolare la difesa, perché abbiamo lavorato bene con continuità. La mia prova? Non sono particolarmente soddisfatto: ho preso qualche tiro ma non è andato. Certe sere gira così, ma non è il caso di fare un dramma. Ci sarà modo di migliorare».  Drake Diener non giocava una partita di campionato insieme a suo cugino Travis da una vita. «È vero, l’ultima volta era stato ai tempi della high school - dice l’esterno ex Teramo -. Lui in questa partita è stato semplicemente straordinario, perché ha segnato canestri incredibili ma è stato anche capace di dettare i tempi e far giocare bene la squadra. Così è tutto più facile».  A pochi passi di distanza, Travis Diener si gode i complimenti e si prepara a tuffarsi nell’abbraccio dei tifosi che attendono fuori dagli spogliatoi. «Abbiamo giocato duro - sottolinea -, mettendo in campo una buona difesa. Loro nei primi due quarti hanno segnato rispettivamente 13 e 12 punti. Questo secondo me ha fatto la differenza».  Coach Sacchetti si attende moltissimo da Travis Diener e della necessità di averlo al top ne ha fatto una bandiera. Il play ha risposto con 25 punti, 5 bombe, 4 rimbalzi e 6 assist in 30 minuti. «Il coach si aspetta molto da me, ma anche io mi aspetto di dare sempre un contributo importante alla squadra - dice Travis -. Certo, sono molto contento di come ho giocato, e questo è dovuto al fatto che mi sento bene fisicamente e riesco a fare le cose che penso di fare».  Tra le sorprese di questa partita c’è anche la tranquillità messa in campo dal Banco. «Giochiamo davvero con la mente rilassata - conferma il l’uomo del match -. Il coach ci lascia molta libertà, siamo già abbastanza in forma. Giocare in questo modo e facile e divertente».
Quinton Hosley ha strappato applausi scroscianti per un tuffo da kamikaze a 20 secondi dalla fine, a risultato ampiamente acquisito. «Io gioco così, ci metto sempre tutto - dice l’ala statunitense con passaporto georgiano -. Non mi aspettavo di esordire con una vittoria di 20 punti, ma ci siamo preparati bene e sapevo che potevamo iniziare con il piede giusto. Abbiamo difeso molto bene e questo ha facilitato anche certi giochi d’attacco. Può essere sembrata una vittoria facile, ma Casale non è una cattiva squadra. Credo proprio che quest’anno la Dinamo sarà una squadra molto difficile da battere».


ANCHE IL PALAZZETTO E’ IN RODAGGIO


Di Andrea Sini.


Sportivi, politici, banchieri, ex presidenti e leggende viventi. Da Dino Milia a Emanuele Rotondo, passando per Giafranco Ganau e Bruno Perra. Il parterre del PalaSerradimigni non esiste, ma per l’esordio della Dinamo le prime file hanno il colpo d’occhio delle occasioni speciali, con tanti volti noti mischiati ai 4500 fedelissimi.  C’è per esempio il presidente della Provincia Alessandra Giudici, non esattamente una habitué del palazzetto, che supera a pieni voti l’esame della scaramanzia.  C’è anche Emanuele Rotondo: nessuno ha giocato con la maglia della Dinamo più volte di lui, ma trovarsi al centro del parquet gli fa tremare le gambe e gli asciuga la saliva mentre il vice presidente Gianmario Dettori lo premia con una targa. La nuova società, in questo esordio assoluto, ha deciso di celebrare la più autentica bandiera della Dinamo e anche il pubblico mostra di apprezzare con un lungo applauso. Rotondo ringrazia timidamente e fila di corsa nella sua poltroncina a gustarsi lo spettacolo che sta per iniziare.  Il passato non va scordato, ed è bello vedere nelle poltroncine dei distinti del settore B anche quello più recente della società sassarese. L’ex presidente Luciano Mele e il figlio Pinuccio con famiglia guardano la partita in maniera compassata, forse travolti da un mare di emozioni contrastanti.  Esattamente di fronte, in settore A, c’è un’altra colonna di questa storia iniziata mezzo secolo fa. Dino Milia, gli ottanta passati da un pezzo, ha gli occhiali in punta di naso e con le mani fa ancora i gesti di vent’anni fa, quando bussava tutte le porte di Sassari e della Sardegna alla ricerca di “denari” per mandare avanti la società. E quando, se gli girava, era capace di far rigare dritto bestioni del calibro di Paul Thompson e George Banks.  Nel cuore del settore C c’è il Commando al gran completo, ma stavolta i loro cori non trovano grandi sponde in un palazzetto insolitamente tiepido. Solo le magie di Travis Diener nel terzo quarto scaldano davvero l’ambiente. Senza contare la musica sparata dalle casse durante gli intervalli: quest’anno - hanno fatto notare in molti - il volume è stato regolato un tantino alto. Il Banco vince di venti in un palazzetto che stavolta, Commando a parte, non riesce a scaldarsi per davvero. Ma è inizio stagione per tutti. E la voce risparmiata potrà essere tirata fuori in occasioni di maggiore necessità.


<<CHE BELLO INIZIARE COSI’>>


Di Andrea Sini.

Un timido saluto al pubblico, un sorriso un po’ tirato per l’emozione dell’esordio. Stefano Sardara cammina sul parquet con le farfalle nello stomaco. Un conto è entrarci da spettatore, al palazzetto. Altro è metterci piede da padrone di casa, e da osservato speciale. La prima assoluta del nuovo presidente della Dinamo è tutta sorrisi e pacche sulle spalle.
Emozioni vissute sul campo, fianco a fianco con coach Sacchetti e la panchina, aggrappato all’estremità tavolo dei cronometristi.
«Perché quello per me è l’unico modo di intendere il basket e lo sport - racconterà a fine gara Stefano Sardara -. Anche da presidente della Robur scendevo in campo per le partite, le ho sempre seguite a bordo campo, a stretto contatto con la squadra».
Il direttore generale Giovanni Cherchi è alla sua sinistra. Alle sue spalle, a presidiare nervosamente il tunnel degli spogliatoi, gli altri fidi collaboratori, che insieme a lui passano la settimana nella stanza dei bottoni: Gianmario Dettori, Federico Pasquini e Luigi Peruzzu. Tutto intorno, quattromilacinquecento ugole ad alta intensità. «Quando sono arrivato sul parquet ho pensato: “mamma mia quanta gente” - sorride il presidente -. È stata una bella serata per tutti, non potevo immaginare un esordio migliore. Partire con una vittoria così è fondamentale. Insomma, ci voleva proprio».
Sulla squadra pendevano le incertezze spuntate dopo le non eccezionali prestazioni del Torneo di Sassari. «E invece è arrivata una vittoria che va oltre il risultato - dice ancora Sardara -. La Dinamo vista in estate era piaciuta a tutti, poi le ultime uscite non erano state altrettanto brillanti. C’era un dubbio, c’era da capire quale fosse la vera Dinamo. Ora ci godiamo questa vittoria che ha messo un po’ di cose in chiaro».
Facile vincere così, con un Travis Diener da Nba. Facile schiantare il primo Casale che passa quando la squadra difende alla morte. La prossima settimana a Cantù non sarà la stessa musica. «Travis era indemoniato - sorride Stefano Sardara -, finalmente sta benissimo fisicamente anche se non credevo che fosse già a questi livelli di forma. Ma sono contento anche per Hosley, che ha iniziato a far vedere quanto vale, e per Metreveli. Vedrete che lui sarà la sorpresa».
«E ora andiamo a Cantù a giocarcela - conclude Stefano Sardara -, sapendo bene quali sono le nostre potenzialità e i nostri obiettivi».Passata l'emozione dell'esordio, volate via le farfalle, l'obiettivo è chiaro. L'uomo della stanza dei bottoni non vede l'ora di tornare sul parquet.


Banca Tercas Teramo-Montepaschi Siena 67-75 (08/10/2011)


TERCAS TERAMO: Ricci ne, B. Brown 12, Amoroso 17, Cerella 3, D. Brown 4, Fultz, Lulli, Green, Borisov 15, Wanamaker 16, Polonara. All. Ramagli.

MONTEPASCHI SIENA: Mc Calebb 14, Zisis 4, Andersen 11, Carraretto 5, Ress 2, Kaukenas 14, Michelori, Lechtaler ne, Aradori 15, Stonerook, Moss 7, Summers 3. All. Pianigiani.


ARBITRI: Cerebuch, Mattioli e Ciaglia.


NOTE: parziali 15-16, 30-33, 51-50. Teramo: tiri da due 12/36, tiri da tre 8/28, liberi 19/25. Siena: tiri da due 15/33, tiri da tre 6/23, liberi 27/33. Rimbalzi: Teramo 42, Siena 40.
Usciti per cinque falli: Wanamaker. Spettatori: 3000 circa.



Riposa:Umana Venezia.


CLASSIFICA:Banco di Sardegna Sassari 2 EA7 Emporio Armani Milano 2 Bennet Cantù 2 Angelico Biella 2 Fabi Shoes Montegranaro 2 Montepaschi Siena 2 Canadian Solar Bologna 2 Pepsi Caserta 2 Umana Venezia 0 Benetton Treviso 0 Virtus Roma 0 Banca Tercas Teramo 0 Sidigas Avellino 0 Scavolini Siviglia Pesaro 0 Vanoli Braga Cremona 0 Cimberio Varese 0 Novipiù Casale Monferrato 0.

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