martedì 13 dicembre 2011

IGLESIAS:MUORE SOFFOCATO NELL'INCENDIO (09/12/2011)

Di Erminio Ariu.

Tragedia della solitudine nelle campagne di Iglesias. Paolo Meridda, 84 anni, pensionato di Domusnovas, è morto giovedì notte soffocato durante un incendio, nella sua casa di campagna a S'Arriali dove da anni si era ritirato dopo essere rimasto vedovo.
La disgrazia è avvenuta verso le 23 di giovedì scorso. Poco prima l'uomo si era coricato sistemando vicino al letto una stufa elettrica perchè stemperasse il freddo della stanza. Aveva preso sonno, quando una coperta, forse in materiale sintetico, è scivolata sopra la stufa. In poco tempo, la stanza è stata invasa dal fumo e dal fuoco. L'uomo, nonostante il buio e le difficoltà motorie, ha staccato il cavo elettrico ma ormai il fuoco aveva cominciato ad attaccare la stanza.
Tra le fiamme, Paolo Meridda, che soffriva di asma, ha cercato di abbandonare l'abitazione ma quando è arrivato all'ingresso non è riuscito ad aprie la porta chiusa a chiave. La paura che potessero entrare estranei lo aveva indotto a sprangare il portone e questa precauzione gli è stata fatale. E' svenuto stordito e intossicato dal fumo e le fiamme lo hanno raggiunto.
Solo verso le 15 di ieri un amico, Sandro Diana, 58 anni, che da anni era solito trascorrere alcun ore in sua compagnia e lo sosteneva moralmente, è andato a trovarlo. Appena superato il cancello schermato dalle canne, non vedendolo, si è allarmato. Paolo Meridda infatti era solito intrattenersi nel giardino a curare gli alberi da frutta o quel pezzo di terreno dove coltivava un piccolo orto.
Sandro Diana ha bussato una prima volta poi ha insistito battendo sul portone e urlando il nome dell'amico. Quando scoraggiato ha prestato maggior attenzione intorno ha sentito un acre odore di fumo e ha visto una macchia scura sulla finestra della camera da letto. I carabinieri di Iglesias hanno chiesto l'intervento dei vigili del fuoco che hanno sfondato un infisso che ha consentito di entrare in casa. Per il pensionato non c'è stato nulla da fare. il sospetto che nella tragedia ci sia stata una mano estranea è stato fugato dal medico legale. I carabinieri, coordinati dal luogotenente Bruno Ventagliò hanno effettuato i rilevi e con l'ausilio della scientifica hanno accertato l'accidentalità della disgrazia. Paolo Meridda vedeva solo Sandro Diana. I figli, emigrati in Francia, da molto tempo avevano interrotto i contatti.

(Da "La nuova Sardegna")

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