domenica 22 aprile 2012

CALCIO DUTCH CUP:FINALE (08/04/2012)


Di Giampaolo Carboni.

Psv Eindhoven-Heracles 3-0 (31'Toivonen 56'Mertens 63'Lens
)

Al 12' Mertens riceve in posizione defilata sulla sinistra, converge verso il centro con il suo classico movimento a mezzaluna, non riuscendo però a dare precisione al secco rasoterra.
I ragazzi di Cocu sembrano in pieno controllo del match, stazionano infatti nella metà campo avversaria non lasciando spazio alle ripartenza. Trascorrono due minuti, un'azione insistita del PSV in area sembra sfumare sul disimpeno di Duarte: il pallone perviene a Toivonen che gira improvvisamente verso la porta, Pasveer è costretto ad allungarsi per togliere la sfera dall'angolino.
Due minuti più tardi si vedono finalmente i bianconeri. Gli eraclidi recuperano palla sulla trequarti avversaria, Overtoom si crea lo spiraglio per il tiro, ma trova sulla propria strada un gran Tyton che smanaccia il pallone in angolo all'altezza del sette.
L'Heracles comprende che condurre una gara esclusivamente conservativa è rischioso, mentre pressare alto gli avversari nelle loro uscite difensive può offrire valide opportunità da gol. Dall'altra parte però, quando il PSV trova i tempi giusti per venire fuori in palleggio, può aprirsi il campo a veloci transizioni. Al 19' una ripartenza micidiale, orchestrata da tre passaggi di prima, libera Mertens al cospetto di Pasveer. L'estremo difensore è abile nello spingere il belga sul suo piede debole, soffiandogli successivamente il pallone.
Pochi istanti più tardi la retroguardia guidata da Van der Linden si fa nuovamente sorprendere. Marcelo esplora un corridoio profondo battuto da Labyad. Il diagonale del marocchino viene contenuto con fatica da Pasveer. Wijnaldum tiene vivo il pallone per Mertens che rialimenta per Lens. Il tacco geniale dell'ex AZ libera in area Wijnaldum, ma questi anziché calciare in porta cerca l'appoggio in mezzo al compagno per una più comoda realizzazione. Il pallone è però troppo lungo, Labyad deve defilarsi e rigiocarla indietro per Toivonen, il cui destro strozzato termina tra le rassicuranti mani del portiere.
Al 28' Armenteros spaventa Tyton svettando tra i due centrali sul suggerimento di Looms, il suo colpo di testa termina però alto da breve distanza.
Il PSV dopo l'assalto dei primi 20 minuti ha saggiamente abbassato i ritmi, non potendo garantire quella stessa intensità per tutto l'incontro. Proprio nel momento in cui l'Heracles sembra potersi risistemare meglio dietro, per organizzare il gioco con miglior raziocinio, giunge il gol del vantaggio. Siamo al 31': Looms perde il contrasto con Labyad, Hutchinson sfrutta il varco che si è aperto servendo nello spazio il centrocampista, palla dietro per Toivonen che anticipa tutti sul primo palo e insacca di tacco.
L'Heracles stenta a rendersi pericoloso per le note difficoltà nel cucire il gioco per vie centrali, visto il pressing scientifico del PSV. La ritrosia dei bianconeri a sondare le corsie laterali, per allargare la difesa rivale, determina il ricorso al lancio lungo, abusato e totalmente improduttivo data la differenza di stazza tra Armenteros e Marcelo.
Tuttavia, sul finire del tempo, approfittando di due disattenzioni avversarie, i ragazzi di Bosz creano i presupposti per il pari. Nel primo caso Marcelo calcola male un lancio apparentemente innocuo di Rienstra, facendosi sfilare alle spalle Armenteros. Il centrale brasiliano rimedia prontamente, facendo carambolare il pallone sul braccio dell'attaccante svedese. Nella seconda occasione Duarte, finora abbastanza impalpabile, si libera al limite dopo una pregevole combinazione con Quansah. La visuale della porta è completamente sgombra, peccato che da dietro rinvenga Strootman all'ultimo istante a toccargli la sfera.
Al 53' la cavalcata di Pieters innesca un 4 contro 3. Toivonen allarga sulla sinistra per Lens che cerca sul secondo palo Wijnaldum: la porta è semisguarnita, ma il numero dieci colpisce clamorosamente il palo.
Tre minuti più tardi i Brabanders non perdonano. L'Heracles si attarda nel ripiegare da un corner, esponendosi banalmente alla velocità degli attaccanti biancorossi. Pieters fionda il pallone nella deserta metà campo avversaria, servendo Mertens scattato prima del centrocampo. L'ex Utrecht brucia Pasveer in uscita disperata, spedendo di testa il pallone in rete. Il portiere non riesce però a frenare l'impeto, scontrandosi duramente con l'ala, testa contro testa. Ne fanno le spese entrambi: Mertens rimedia due denti rotti, mentre Pasveer viene medicato al capo con qualche punto. Tuttavia, il dolore non smorza la gioia dell'autore del gol che dedica la segnatura a Jules, il figlio appena nato.
Viaggiano sul velluto i Boeren dopo il raddoppio: le giocate riescono con semplicità e fluidità, al contrario della compagine eraclide in chiara confusione.
Al 61' il pacchetto arretrato rischia di nuovo il patatrak. Sul disimpegno di Strootman, Van der Linden è fuori posizione e salta a vuoto sfiorando appena il pallone; Lens brucia sullo scatto Rienstra, costretto a stenderlo. Van Boekel grazia il giovane difensore estraendo soltanto il giallo, poiché stava rientrando da presunto ultimo uomo Looms in copertura.
Il tris è però nell'aria e si concretizza due minuti più tardi. Van der Linden completa i disastri di giornata servendo una pallaccia a Duarte che nello stretto non riesce a tenerla. Labyad si impossessa della sfera e verticalizza istantaneamente per Lens, letale davanti a Pasveer che scavalca con un morbido pallonetto.
Bosz richiama prontamente Duarte e Douglas, inserendo Vejinovic e Bruns. Qualche minuto più tardi i cambi diventano tre: Overtoom esce claudicante dal campo dopo una scarpata di Toivonen, al suo posto entra Gouriye.
Il risultato è però compromesso, a nulla serve l'apporto di forze fresche. Le iniziative dell'Heracles sono estemporanee e prive di convinzione. Al 75' ad esempio Everton deve pescare il jolly per spaventare Tyton con un'improvvisa volè mancina. Il portiere polacco si salva col braccio di richiamo.
Nel finale i bianconeri vanno vicini al gol della bandiera grazie ad un paio di buone incursioni centrali di Vejinovic. La difesa del PSV è però vigile e tempestiva nel sbarrare la strada prima a Gouriye e poi ad Armenteros.

© Riproduzione riservata.

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