domenica 3 marzo 2013

SCI COPPA DEL MONDO:DISCESA LIBERA FEMMINILE A GARMISCH-PARTENKIRCHEN (03/03/2013)

Di Giampaolo Carboni.

Tina Maze non smette di stupire, aggiungendo un altro primato alla sua annata da sogno: vincendo la discesa libera di Garmisch, la slovena sfonda la quota di 2000 punti in Coppa del Mondo e tocca quota 2024, stabilendo un record assoluto (finora il solo Hermann Maier arrivò a 2000 punti, fermandosi lì nella stagione '99-2000). Per la Maze, già certa della conquista della Coppa assoluta, è un passo importante verso il successo nella graduatoria di specialità (è in ritardo di un solo punto nei confronti dell'infortunata Lindsey Vonn), dopo essersi aggiudicata quella di slalom gigante ed essendo tuttora in corsa per quelle di super G e slalom speciale.E non vinceva in discesa da Saint Moritz nell'oramai lontano 2008, si tratta del ventesimo trionfo in Coppa, il nono in questa stagione con 20 podi conquistati: la slovena chiude in 1'40"46 davanti all'americana Laurenne Ross (+0"39) e alla tedesca Maria Hoefl-Riesch (+0"50), che consolida così il secondo posto in classifica generale. In una prova caratterizzata dalla paura per la brutta caduta dell'americana Alice McKennis, che ha anche portato a una sospensione di venti minuti, deludono le italiane, tutte fuori dalle prime dieci. La migliore è Nadia Fanchini, che chiude al 12esimo posto, in ritardo di 1"51 dalla Maze, subito dietro Daniela Merighetti, staccata di 1"79 e comunque davanti ad Anna Fenninger ed Elisabeth Goergl. Chiudono nelle prime 30 anche Camilla Borsotti (19esima), Elena Fanchini (21esima), Lisa Magdalena Agerer (23esima) e Verena Stuffer (24esima), più indietro invece Elena Curtoni (33esima) e Francesca Marsaglia (36esima).
È comunque soddisfatta Nadia Fanchini, che mancava dalle top 15 in discesa da oltre tre anni: "Sono contenta - spiega la bresciana - dopo la delusione di ieri questo piazzamento mi dà fiducia per il secondo supergigante di domenica. Mi sono trovata abbastanza bene, la mia è stata una prova costante, ho bisogno di ritrovare continuità nelle zone alte della classifica, questo è un primo passo. Ho visto in televisione la caduta della McKennis, sono sempre sensibile alle cadute e anche in questa occasione non è stato diverso dal solito, così in quella zona ho tirato un po' su il piede per non rischiare". Daniela Merighetti invece se la prende con un'innegabile sfortuna che l'ha perseguitata anche oggi: "Quando sono scesa io, la pista era praticamente al buio mentre, dopo lo stop per la caduta della McKennis, il sole ha fatto capolino sulla pista, rendendo la visibilità nettamente migliore e velocizzando la neve - racconta l'azzurra - Sono ancora lì con le migliori, la lotta per il podio nella specialità si fa più difficile, ammetto che avevo ambizioni diverse all'inizio della stagione. Adesso spero di migliorare ne supergigante di domenica, ogni tanto in questa disciplina mi si spegne il cervello e commetto errore che potrei benissimo evitare. Sarà decisivo pescare un pettorale basso".

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