giovedì 27 giugno 2013

I NIPOTI GUARDASPALLE DELL'EX ERGASTOLANO (10/06/2013)

Di Tiziana Simula.

Graziano Mesina aveva costituito a Orgosolo una banda fortemente coesa – alcuni dei componenti sono suoi parenti o sono legati da parentela fra loro – radicata nel territorio, che conoscevano perfettamente e che potevano quindi controllare agevolmente, e hanno sottolineato i carabinieri, «pericolosa, che aveva disponibilità di armi comuni e da guerra». A finire in carcere insieme all’ex primula rossa del Supramonte, sono stati Raimondo Crissantu, 43 anni, suo nipote e autista, coinvolto nel sequestro di Farouk Kassam, Salvatore Devias 41 anni, Franco Devias, 25 anni, Giovanni Filindeu, 35 anni, Giovanni Antonio Musina, 39 anni, Vincenzo Sini, 45 anni, tutti di Orgosolo, e Francesco Piras, 58 anni di Norbello (Oristano). Coinvolti a vario titolo, Giuseppe Mesina, 22enne di Orgosolo, agli arresti domiciliari, anche lui parente del boss orgolese, Aldo Catgiu, 40enne, sempre di Orgosolo, agli arresti domiciliari. Infine, Pierpaolo Donadio 63 anni di Alghero e Lino Pira 61 anni di Dorgali. Gli unici due incensurati della banda sono Franco Devias e Giuseppe Mesina.
Nella sua organizzazione, Grazianeddu poteva quindi contare sull’apporto di due nipoti: Raimondo Crissantu, appunto, e Giuseppe Mesina. Due persone di assoluta fiducia dell’ex ergastolano che veniva accompagnato nei suoi continui spostamenti nell’isola. Un altro orgolese godeva della fiducia del boss, Giovanni Antonio Musina, che gli faceva da autista e teneva, per conto dello stesso Mesina, i contatti con i complici.

(Da "La nuova Sardegna")

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