SAVIANO:NARCOTRAFFICO NEGLI OVILI (10/06/2013)

Da "La nuova Sardegna".

A Nuoro per parlare del suo ultimo libro dedicato alla cocaina, Roberto Saviano ha colto al volo la notizia dell’arresto di Graziano Mesina e della sua banda per ribadire che la Sardegna non è un’isola felice. «Parlare stasera dopo quello che è successo stamattina ha un valore aggiunto – ha detto Saviano dal palco in corso Garibaldi, davanti a 3mila persone –. È cosa nota che in Sardegna ci sia una forte presenza del narcotraffico: è una terra di stoccaggio, tutta la cosa che arriva dalla Spagna e dal Sud America passa anche nei porti sardi come a Salerno, Gioia Tauro... Stoccata nelle montagne, negli ovili. Tutto questo si sa, eppure se ne parla pochissimo al di fuori della Sardegna. Perché questa inchiesta è arrivata? Perché c’è Grazianeddu, che è un mito mediatico, furbissimo, che ha fatto credere a tutti di essere cambiato. Mentre diceva queste cose stava portando avanti un meccanismo di narcotraffico e soprattutto, è sempre è da verificare ma è nell’inchiesta, stava ritentando di fare un sequestro. Pensate che dolore avrebbe dato alla Sardegna il ritorno di questo banditismo. E tutto questo ha fatto notizia solo perché c’era lui... Qualche giorno fa è stata fermata una persona che portava la coca in Costa Smeralda. Quando arrivano i turisti diventa un supermarket della coca: è stato stimato che soltanto d’estate qui, in questa isola, sono 200 milioni di euro di affari con la coca, un dato impressionante in una regione che soffre di emigrazione, assenza di lavoro. Ma non è mai stato un problema nazionale né della politica sarda. Quando arrivano queste notizie sembrano cose nuove: uno dei due gruppi, di Grazianeddu e del suo compare, erano in contatto da anni con le ’ndrine calabresi. Anche i dati sul consumo sono impressionanti: +2,4% tra gli studenti di scuola media è superiore alla media nazionale».