domenica 14 luglio 2013

CICLISMO TOUR DE FRANCE:13°TAPPA TOURS-SAINT AMAND MONTROND 173 KM (12/07/2013)

Di Giampaolo Carboni.

Nella città dell'oro, come viene chiamata Saint-Amand-Montrond,in una di quelle tappe definibili sulla carta come assolutamente tranquilla,gli uomini preziosi sono Mark Cavendish, che vince la tappa riscattando tre giorni di sconfitte, e Alberto Contador, che mette a frutto una strategia semplicemente geniale e rientra in corsa per la maglia gialla. Chris Froome più che oro vede bronzo: si fa sorprendere ingenuamente dal pistolero madrileno, perde oltre un minuto su una altimetria insignificante, e con essa fiducia nella propria squadra - i cavalieri della Sky si sono afflosciati - e chissà, anche un po' di sicurezza. Chi invece vede piombo è Alejandro Valverde: il suo Tour per il podio finisce a 86 km dal traguardo. Una semplice, banale foratura, pochi secondi, ma il gruppo già spaccato in due tronconi si sta dando battaglia e il vento li trasforma in sabbie mobili: il murciano ci cade con tutte le scarpe ed affonda inesorabilmente beccando dieci minuti.Il Tour de France del resto è così, non perdona nulla. Difficile domare la sorte, soprattutto se ti colpisce nel momento meno opportuno: gli alberi flessi dal vento sono la cornice tragica della giornata di Alejandro Valverde. I compagni lo assistono subito, magari senza la necessaria rabbia agonistica, ma il gruppo se ne va: la Belkin, l'araba fenice olandese rinata dalle ceneri della Rabobank, intravede la possibilità di ritagliarsi una ulteriore fetta di palcoscenico (Mollema scala al secondo posto, ten Dam può sperare nel podio) e rinverdire i fasti di Breukink, di Rooks, della bionda chioma di Theunisse, anche se per gli ultimi due (sostanze proibite con tanto di ammissione) i fasti sono un po' più tetri.
Contador inizialmente tiene fede all'alleanza trasversale spagnola e non tira contro Valverde. Oltre agli olandesi, dei quali va sottolineata e, aggiungiamo, apprezzata la mancanza di fair play (la legge della strada è selvaggia), Valverde ha anche altri killer. Sono quelli della Omega di Cavendish, disinteressati allo spagnolo, ma con a cuore le sorti di Kittel, l'uomo che ha rovinato la giornata di 'Cav' a Tours e che stavolta rimane staccato. Il tedesco ha parecchi compagni, ma c'è stanchezza e appagamento dopo il fresco tris di vittorie: in pratica, per Valverde la fregatura è solenne. La frazione facile diventa quindi senza respiro, gigantesca cronometro a squadre che inghiottisce senza pietà ed in maniera sbrigativa sei uomini in fuga: Niemiec, Gene, Perez, Maté, Boeckmans e Lemoine. Una considerazione: tra i sei quel Niemiec discreto protagonista del Giro che qui va a caccia di qualche inquadratura, tanto per dire che tra corsa rosa e Grande Boucle le differenze - va ammesso - ci sono e come.Ma le emozioni non finiscono certo qui. Ai -30 Contador dimostra che se le gambe non sono attualmente quelle di un fuoriclasse, la testa è invece rimasta tale. Come alla Vuelta dello scorso anno, vinta con una azione del genere, dà una tirata impressionante insieme ai compagni Tosatto, Kreuziger, Bennati, Roche e Rogers. Cavendish e Sagan mangiano la foglia portandosi dietro luogotenenti importanti come Chavanel, Terpstra e Bodnar. Gli occhi di ghiacchio di Froome diventano invece quelli di un cucciolo spaurito, si volta a cercare compagni ma trova solo i resti di un esercito che non convince più. Il Tour resta ancora saldamente nelle mani del keniano bianco, difficile pensare che in salita possa prendere qualche cotta, però la fiducia che hanno preso i suoi avversari rende comunque la corsa molto più interessante.
A parte la generale, concentriamoci sull'unico pronostico rispettato della giornata, l'epilogo in volata. La cittadina degli orefici ha un rapporto episodico con il Tour (Sastre che a crono respinge l'assalto alla gialla di Evans), più frequente con la Parigi-Nizza, e qui l'elenco dei vincitori (Moncassin, Petacchi, Boonen) lascia pochi dubbi sull'arrivo per uomini veloci. Se la giocano Cavendish e Sagan. La imposta davanti lo slovacco, che poi quasi si scansa per far passare Cannoball: rassegnazione o presunzione di poter a sua volta passare? Sagan parla di errore tattico, fatto sta che Cavendish mette un'altra perla alla già ricchissima collana del Tour."E' sensazionale! - commenta a caldo Mark Cavendish - Volevo stare davanti con tutte questo vento e sono fiero dei miei compagni. Ma una squadra belga, così come l'olandese Belkin, sono abituate a queste condizioni. Quando la Saxo è partita ho dovuto fare uno sprint per rientrare, ma ho chiuso in pochi secondi. Quindi in volata sapevo che Sagan era il mio avversario e ne ho curato la ruota".Ben altro umore quello di Chris Froome: "Non c'è una giornata semplice al Tour e non è mai finita prima di Parigi. Ho perso un minuto, ma ne avevo più di tre di vantaggio. E' stata dura quando ha attaccato la Saxo, spero proprio che nel fine settimana sul Mont Ventoux vada meglio. La mia squadra? Ieri abbiamo perso Edvald Boasson Hagen per una caduta, oggi sarebbe stato molto prezioso",

ORDINE D'ARRIVO

1. Mark Cavendish (GBR/OPQ) 173,0 km in 3h40:08. (media: 47,2 km/h)
2. Peter Sagan (SVK/CAN) a 0:00.
3. Bauke Mollema (NED/BKN) 0:00.
4. Jakob Fuglsang (DEN/AST) 0:00.
5. Niki Terpstra (NED/OPQ) 0:00.
6. Roman Kreuziger (CZE/SAX) 0:00.
7. Alberto Contador (ESP/SAX) 0:00.
8. Laurens ten Dam (NED/BKN) 0:00.
9. Sylvain Chavanel (FRA/OPQ) 0:06.
10. Michael Rogers (AUS/SAX) 0:09.
11. Nicolas Roche (EIR/SAX) 0:11.
12. Daniele Bennati (ITA/SAX) 0:17.
13. Maciej Bodnar (POL/CAN) 0:19.
14. Matteo Tosatto (ITA/SAX) 0:53.
15. André Greipel (GER/LTB) 1:09.
16. Michal Kwiatkowski (POL/OPQ) 1:09.
17. William Bonnet (FRA/FDJ) 1:09.
18. Anthony Delaplace (FRA/SOJ) 1:09.
19. Daniel Martin (EIR/GRM) 1:09.
20. John Degenkolb (GER/ARG) 1:09.
21. Cadel Evans (AUS/BMC) 1:09.
23. Andy Schleck (LUX/RSH) 1:09.
25. Nairo Quintana (COL/MOV) 1:09.
26. Chris Froome (GBR/SKY) 1:09.
70. Alejandro Valverde (Esp) a 09'54"

CLASSIFICA GENERALE

1. Chris Froome (GBR/SKY) 51h00:30.
2. Bauke Mollema (NED/BKN) a 2:28.
3. Alberto Contador (ESP/SAX) 2:45.
4. Roman Kreuziger (CZE/SAX) 2:48.
5. Laurens ten Dam (NED/BKN) 3:01.
6. Jakob Fuglsang (DEN/AST) 4:39.
7. Michal Kwiatkowski (POL/OPQ) 4:44.
8. Nairo Quintana (COL/MOV) 5:18.
9. Jean-Christophe Péraud (FRA/ALM) 5:39.
10. Joaquim Rodriguez (ESP/KAT) 5:48.
11. Daniel Martin (EIR/GRM) 5:52.
12. Cadel Evans (AUS/BMC) 6:54.
13. Michael Rogers (AUS/SAX) 7:28.
14. Andy Schleck (LUX/RSH) 8:32.
15. Maxime Monfort (BEL/RSH) 10:16.
16. Alejandro Valverde (ESP/MOV) 12:10.
17. Andrew Talansky (USA/GRM) 13:11.
18. Rui Costa (POR/MOV) 14:22.
19. Daniel Navarro (ESP/COF) 14:50.
20. Sylvain Chavanel (FRA/OPQ) 14:57.

© Riproduzione riservata.

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