mercoledì 24 luglio 2013

DECRETO LEGGE SUL FARE:DIBATTITO SULLA FIDUCIA POSTA DAL GOVERNO,CHE INCASSA LA FIDUCIA (24/07/2013)

Di Giampaolo Carboni.

Con 427 voti a favore e 167 contrari il Governo Letta ha incassato la fiducia posta sulla conversione in legge del cosidetto “decreto del fare”. Contro la fiducia si erano dichiarati i gruppi di opposizione: Movimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia e Libertà e Lega Nord. E’ iniziato questa mattina l’esame degli ordini del giorno per arrivare successivamente al voto sul merito del provvedimento.Prima,nell’aula della Camera,ci son state le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta dal Governo sul decreto legge del fare.Questi gli interventi alla Camera dei Deputati:

Bruno Tabacci (Gruppo Misto) "Grande lavoro sul decreto legge fare con cinquecento emendamenti votati in tre sedute notturne.La fiducia è stata messa per colpa del Movimento 5 Stelle".

Fabio Rampelli (Fratelli D'Italia) "Il decreto legge fare è un decreto omnibus,si mette dentro di tutto eppure Dario Franceschini un decreto simile,da capogruppo del Partito Democratico nella precedente legislatura,l'aveva contestato. Che cosa c'entra la donazione degli organi con il rilancio economico dell'Italia? Si parla di provvedimento strategico per l'Italia, ma la copertura è di poche decine di milioni di euro.Reperire i soldi con l'aumento delle accise non è una grande svolta per l'Italia".

Matteo Bragantini (Lega Nord) "E' il decreto del fare marchette.Nessun tetto agli stipendi dei grandi dirigenti pubblici,non è giusto che lo stato paghi per ristrutturare tutte le scuole dei comuni spreconi.Mettiamo a pagamento il Grande Raccordo Anulare di Roma e la Salerno-Reggio Calabria così arrivano i soldi per sistemarle".

Gennaro Migliore (Sinistra Ecologia e Libertà) "Il Decreto Legge Fare è sulle scie dei provvedimenti di Passera.Nessun tetto di spesa per gli stipendi dei manager perchè? Per difendere quest'idea del tetto ai manager pubblici attacca pure le retribuzioni di quelli privati.Questo decreto taglia 20 milioni di euro per la banda larga. Tornate ai numeri, più che ai nomi di fantasia".

Andrea Romano (Scelta Civica) "Il decreto non ha la bacchetta magica ma è una mappa.Scelta Civica non è nè moderata nè subalterna,ma vota la fiducia confidando che il Senato cambi la norma sui manager, impedendo di ricevere premi a chi fa danni.Valuteremo poi l'operato del governo in base a come sarà in grado di tagliare la spesa pubblica.Il Movimento 5 Stelle ha due facce,una pragmatica ed una propagandistica (tanto peggio tanto meglio).L'unico loro obiettivo è la catastrofe".

Rocco Palese (Popolo Delle Libertà) "Nel decreto vi è una serie di interventi per la crescita,cose che hanno in comune la semplificazione amministrativa.Considerando margini ridotti di spesa, il decreto legge fa cose buone. Esempio: rateizzazione imposte. Auspichiamo che in Aula le opposizioni siano responsabili come sono state in Commissione".

Girgis Sorial (Movimento 5 Stelle) "Decreto vuoto che mette le mani nelle tasche dei cittadini con ineguagliabile arroganza.Per coprire i propri vizi, si aumentano le accise sulla benzina invece di rinunciare ai rimborsi elettorali.Il decreto legge sul fare è tuttologia pura, vuoto ma pieno di soldi per politici, marchettari, amici e delinquenti".

Davide Zoggia (Partito Democratico) "Contesto lo strumento del decreto: c'era la necessità, non l'urgenza. Sarebbe stato meglio un disegno di legge.Qui dentro si è visto chi cerca di migliorare le cose e chi invece vuole solo speculare.Con il decreto fare ci si allontana di alcuni metri dal baratro della recessione.Il Partito Democratico deve comunque chiedere delle modifiche allo stesso,anche al Senato data la necessità di trovare fondi per ripulire le scuole e per rimettere il tetto ai manager".

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