martedì 20 maggio 2014

FESTIVAL DI CANNES:IL GIORNO DI SOPHIA LOREN NEL NUOVO FILM DIRETTA DAL FIGLIO EDOARDO (20/05/2014)

Da www.repubblica.it

Ottant'anni compiuti il 20 settembre "ma che ci posso fare?" - la standing ovation, suo figlio accanto, il manifesto con lo sguardo malandrino di Marcello... Una giornata fitta fitta d'emozioni per Sophia Loren accolta sulla Croisette come merita, icona e superstella, inseguita dai cronisti e dai fotografi di tutto il mondo, e poi la Monté des marches verso la sala dove viene proiettato Matrimonio all'italiana di De Sica (restaurato dalla Cineteca di Bologna a cinquant'anni dalla realizzazione), preceduto da La voce umana, il testo di Cocteau con cui si sono misurate Anna Magnani e Ingrid Bergman e che Sofia ha interpretato, diretta dal figlio Edoardo Ponti.
La voglia di raccontarsi c'è ma deve fare i conti con la commozione. "Di tutti i miei film, di quelli con Vittorio e Marcello ricordo i minimi dettagli, tutto" dice, e la voce un pochino s'incrina, "certe scene mentre le giri sai già che non le dimenticherai mai, penso a quella di La ciociara, quando lei scaglia il sasso, è come se mi vedessi davanti De Sica, stava dietro a una montagnola, s'era fatto piccolo piccolo per la tensione". E che emozione arrivare a Cannes e vedere le gigantografie di Marcello, "che bello, c'è anche lui qui con me, ogni momento mi ricordo di quelli passati insieme e sono tantissimi, vent'anni della nostra carriera, tutti particolari, era un uomo straordinario con un grande senso dell'umorismo e quando arrivava la stanchezza si metteva a raccontare barzellette. Vent'anni di lavoro e divertimento". Abito blu elettrico, stivaletti neri, è generosa con i cronisti e quando le si chiede del figlio che ha accanto e che ieri sera, alla cena in suo onore con tutto il cinema di Cannes riunito a festeggiarla, non smetteva di accarezzarla, mamma Sofia dice che è un "regista attento, meraviglioso, che punta alle storie più difficili". Al figlio ha regalato un'interpretazione che per lei era una sfida, "è un'attrice istintiva, non prova, qui per sei settimane, come una pièce teatrale, ha preparato la parte. Per lei era veramente un obiettivo", dice Edoardo. Quel monologo della donna abbandonata dall'amante, che spera di riconquistarlo ma poi si dispera quando capisce che è sconfitta, "dall'inizio della carriera era un sogno, l'avevo visto con la Magnani, mi ero detta che un giorno ci sarei riuscita anche io. Un monologo bellissimo, una meta per tante attrici, certo la Magnani era la Magnani, un'attrice straordinaria, di temperamento, sensibilità e coraggio fuori dal comune. Ora ce l'ho fatta anche io". Domani la Masterclass: per lei la Sala Bunuel sarà sold out. "Una lezione? Mica dovrò raccontare la storia del cinema dall'epoca dei Lumiere - dice - mi faranno domande spero. Insomma mi arrangerò, come sempre". Un mito italiano nel mondo, un ruolo con il quale convive benissimo "perché non mi sono mai considerata tale". Vista da fuori, l'Italia "è un bellissimo paese, speriamo che tutto vada avanti e non solo per noi, è tutto il mondo che deve andare bene. Ma non voglio parlare di politica, non ne sarei in grado". A settembre arrivano gli 80 anni: "Faremo una festa in famiglia. Gli anni passano per tutti. Io sto benissimo, mi sento piena di energia, di voglia di fare. Come sempre". E infatti, prima di salutare, racconta di avere nel cassetto un "sogno, una cosa che vorrei fare e non ho mai fatto. E di più non posso dire".

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