domenica 26 ottobre 2014

ELEZIONI POLITICHE E PRESIDENZIALI IN UCRAINA (26/10/2014)

Di Giampaolo Carboni.


Urne aperte da questa mattina in Ucraina per le elezioni volte a rinnovare il Parlamento dopo la cacciata del presidente Viktor Yanukovych. Al voto si sono registrate circa trentasei milioni di persone. Non si voterà nelle aree controllate dai ribelli filorussi nell'Est, così come in Crimea. Favorito il partito del presidente Petro Poroshenko, anche se non è certo di riuscire a ottenere una maggioranza in grado di fare a meno di alleanze. Le urne chiudono alle venti ora locale, le diciannove in Italia. L'organizzazione non governativa Opora stima che circa tre milioni di persone nelle regioni di Donetsk e Lugansk non potranno recarsi alle urne. I separatisti, sfidando gli accordi di Minsk, hanno organizzato a loro volta elezioni presidenziali e parlamentari previste per il prossimo 2 novembre e non riconosciute dall'Unione Europea, secondo quanto riferisce il Kiev Post. In totale quindi, trenta seggi rischiano di restare vuoti. E nella zona contesa è arrivato oggi, a sorpresa, proprio Poroshenko. Il presidente è arrivato in elicottero, indossando la tuta mimetica, nella regione del Donbass, in gran parte in mano ai ribelli filorussi, per verificare le operazioni di voto nelle zone sotto il controllo ucraino. A dare la notizia è stato lo stesso capo di Stato su Twitter.
Trionfano i partiti filo occidentali in Ucraina, ma anche i filo russi entrano in Parlamento I primi exit poll indicano la vittoria del partito del presidente Petro Poroshenko alle elezioni parlamentari in Ucraina, ma con uno stretto margine e senza ottenere la maggioranza. Secondo i dati il Blocco di Poroshenko avrebbe ottenuto tra 22,2-23%, mentre il Fronte Popolare del primo ministro Arseniy Yatsenyuk ha raggiunto il 21,3-21,8%. Entrambi i partiti però hanno una chiara posizione filo-occidentale. Al terzo posto il partito Samopovich con il 13,2%. Il blocco di opposizione filorusso di Iuri Boiko, ex ministro di Ianukovich, entra in Parlamento con il 7,6%. Sotto la soglia di sbarramento del 5% il Partito comunista (2,9%) e Ucraina Forte dell’ex vice premier Sergei Tighipko (2,6%), entrambi filorussi. I risultati ufficiali delle elezioni ucraine sono attesi non prima di lunedì. Alle 16 l’affluenza alle urne era stata del 40%.Trionfano i partiti filo occidentali in Ucraina, ma anche i filo russi entrano in Parlamento I primi exit poll indicano la vittoria del partito del presidente Petro Poroshenko alle elezioni parlamentari in Ucraina, ma con uno stretto margine e senza ottenere la maggioranza. Secondo i dati il Blocco di Poroshenko avrebbe ottenuto tra 22,2-23%, mentre il Fronte Popolare del primo ministro Arseniy Yatsenyuk ha raggiunto il 21,3-21,8%. Entrambi i partiti però hanno una chiara posizione filo-occidentale. Al terzo posto il partito Samopovich con il 13,2%. Il blocco di opposizione filorusso di Iuri Boiko, ex ministro di Ianukovich, entra in Parlamento con il 7,6%. Sotto la soglia di sbarramento del 5% il Partito comunista (2,9%) e Ucraina Forte dell’ex vice premier Sergei Tighipko (2,6%), entrambi filorussi. I risultati ufficiali delle elezioni ucraine sono attesi non prima di domani. Alle 16 l’affluenza alle urne era stata del 40%. Dai primi dati emerge anche il tramonto di Yulia Tymoshenko. Il partito dell’icona della rivoluzione arancione ed ex primo ministro, secondo gli exit poll, avrebbe ottenuto in infatti solo il 5,6%, superando di poco la soglia di sbarramento elettorale del cinque per cento.
Ai seggi domenica si è presentato anche Darth Vader. Il leader del Partito di internet ucraino Viktor Shevchenko ha infatti votato a Kiev dove si è presentato vestito come il protagonista di Guerre stellari. Secondo gli analisti il partito di Shevchenko ha comunque poche probabilità di riuscire a entrare in Parlamento.«Stiamo tenendo elezioni che rispettano tutti gli standard democratici europei», ha detto il presidente ucraino Poroshenko, che si è detto però dispiaciuto che oltre 25 mila soldati in servizio non hanno potuto votare.«Stiamo tenendo elezioni che rispettano tutti gli standard democratici europei», ha detto il presidente ucraino Poroshenko, che si è detto però dispiaciuto che oltre venticinquemila soldati in servizio non hanno potuto votare.
Spari sono stati esplosi dai ribelli filorussi contro quattro persone che volevano votare a Donetsk, la roccaforte separatista in cui i seggi sono chiusi perché i ribelli non riconoscono l’autorità di Kiev. Lo riporta una testata locale citando il comitato degli elettori ucraini e l’ong Opora. I filorussi smentiscono però la notizia. Sempre secondo i dati pervenuti e riferiti alle ore 16 della commissione elettorale nella regione separatista di Lugansk l’affluenza alle urne era del 23,16% e in quella di Donetsk del 26,81%. Si calcola che circa tre milioni di elettori di queste due regioni non possano votare a causa dell’occupazione armata dei separatisti. Spari sono stati esplosi dai ribelli filorussi contro le guardie di frontiera ucraine nella regione orientale di Luhansk. presidente Poroshenko ha annunciato la vittoria di una maggioranza "europeista, favorevole al processo di pace" da lui proposto. La legge elettorale prevede che la metà dei 450 deputati sia eletta con sistema proporzionale e metà sulla base di circoscrizioni uninominali. Non si è votato nelle regioni orientali e in Crimea, e alcuni dei seggi uninominali in queste zone potrebbero restare vacanti. Il partito di estrema destra del populista e nazionalista Oleg Liashko è al momento quarto. upera lo sbarramento del 5 percento anche il partito Patrià del leader della Rivoluzione arancione Yulia Timoshenko. Seguono il partito ultranazionalista Svoboda (in bilico al 4,64%) e il partito comunista (3,89%), Posizione Civile (3,16%) e Ucraina Forte dell'ex vice premier "filorusso" Serghiei Tighipko (3,11%). Il partito e movimento paramilitare Pravi Sektor (Settore destro) ha raccolto finora solo l'1,83% dei suffragi, ma il suo leader Dmitro Iarosh potrebbe essere eletto in parlamento in un collegio uninominale.

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