mercoledì 29 ottobre 2014

L'USB "PRONTI A FARE CAUSA ALL'AZIENDA" (28/10/2014)

Di Guido Piga.
Sindacati divisi. Non sul passato, ma sul futuro. Cgil, Cisl e Uil si preparano alle trattative per ridurre al massimo i licenziamenti. L’Usb annuncia che farà causa. Dice Nino Cortorillo, segretario nazionale Filt-Cgil: «Adesso si apre una trattativa difficile che avrà tempi ristretti dentro cui trovare soluzioni che siano alternative ai licenziamenti. La drammatizzazione imposta dall’azionista di Meridiana non offre oggettivamente spazi ad altre soluzioni, servirebbe tempo dentro cui costruire un piano industriale diverso, un contratto di lavoro unico per il gruppo senza distinzioni tra Meridiana Fly e Air Italy, ammortizzatori che consentano di attraversare la crisi dell'impresa. La procedura di mobilità al contrario complica le già difficili possibili soluzioni». Dice Franco Monaco (Filt Cgil Gallura): «Preoccupa la determinazione con cui Meridiana ha voluto riaprire le procedure di licenziamento. Anche in questa fase impegneremo l'azienda a dare risposte responsabili su come salvaguardare attività e occupazione». Dice Emiliano Fiorentino, coordinatore nazionale Fit Csil): «La decisione presa dall'azienda ovviamente cambia lo scenario della vertenza; è evidente che non c'è mai stata volontà vera di risolvere il problema. Ci troveremo a breve a gestire la fase successiva all’apertura della procedura che dovrà essere espletata in sede aziendale. Rimane rammarico e indignazione per la netta chiusura da parte di Meridiana. D’altronde se non basta neanche l’appello del Pontefice è evidente con chi abbiamo a che fare». Dice Elisabetta Manca, segretario provinciale Uiltrasporti: «Riteniamo un errore l'apertura della procedura di licenziamento fuori dall’accordo proposto dal Governo e non condividiamo la scelta di non aderire all’opportunità che avrebbe limitato la mobilità immediata solo ai volontari e attivato un tavolo di confronto nei 6 mesi successivi. Siamo assolutamente d'accordo con quanto affermato al tavolo dal segretario nazionale della Filt-Cgil: «La vertenza ha avuto un'accelerazione di cui tutti potevamo provare a farne a meno». La Uiltrasporti, nonostante il poco tempo a disposizione, si attiverà fin da subito per il recupero di attività, ponendo come obiettivo l'eliminazione di tutte le esternalizzazioni. Riteniamo sia di estrema importanza che, durante il periodo che andremo ad affrontare, la presenza di tutti i lavoratori non perda costanza e soprattutto fiducia». Scrive l’Usb nazionale su Facebook: «Il 23 settembre Scaramella era entrato al ministero convinto che alla fine ne sarebbe uscito con il via libera ministeriale e con l’avallo formale di una larga parte del sindacato. Oggi, 27 ottobre, il progetto di Scaramella non vede le firme del Governo tantomeno di nessuna sigla sindacale. È ovvio che questo non può essere considerato soddisfacente, ma è un punto di partenza per considerare come un mese di lotte abbia in effetti evitato che il progetto dell’ad fosse avallato da ministri e sindacati. L’azienda messa alle strette ha confermato la riapertura della procedura di mobilità e fornito una vaga disponibilità a ragionare sulle esternalizzazioni. Allo stesso tempo, nel tentativo di alleggerire il pressing del ministero, ha confermato la propria disponibilità a ripartire dal documento elaborato dal Governo durante la procedura (mobilità solo per pensionati e volontari e più tempo fino alla fine della Cigs per aprire un confronto). Usb non intende nascondere le difficoltà di un momento drammatico, ma non possiamo che registrare l’evidente imbarazzo del Governo di fronte ai piani scellerati di Meridiana. Altrimenti, di questo dovete essere certi, oggi ci troveremmo davanti a uno scenario ben peggiore. La nuova fase che parte oggi vede l’invio da parte di Meridiana di una nuova procedura di mobilità. Usb ha già informato il Governo che procederà a impugnare immediatamente la procedura di mobilità e convocherà tutti i lavoratori al primo incontro ad Olbia».

(Da "La Nuova Sardegna")

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