martedì 28 ottobre 2014

TORTOLI':UN CONTRIBUTO PER L'AFFITTO AI MOROSI SENZA COLPA (27/10/2014)

Di Simone Loi.

Li chiamano morosi senza colpa. Sono sotto sfratto, non possono pagare l'affitto perché hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione o il loro contratto atipico part time o co.co.pro. non è stato rinnovato. Inquilini incolpevoli che rischiano di trovarsi in mezzo alla strada perché la crisi ha divorato la loro piccola impresa o un'improvvisa malattia gli impedisce di lavorare. Pensando alle vittime di una recessione senza fine il Comune ha deciso di dare dei contributi per gli affitti. 

I CRITERI Chi puo accedere al bando che sarà pubblicato nei primi giorni di novembre? Coloro che possano dimostrare una flessione del reddito (dal 2013 al 2014) pari al 30 per cento. Il reddito Ise non deve comunque essere superiore a 35 mila euro, quello di una normale attività lavorativa (Isee) non deve superare quota 26 mila euro. Alla domanda bisognerà allegare un atto di intimazione di sfratto per morosità e il regolare contratto di affitto sottoscritto con il proprietario. Non potranno quindi essere aiutati quelli non riescono a pagare un affitto in nero. 

I CONTROLLI I requisiti saranno verificati dagli uffici comunali, che andranno a vedere anche se il nucleo familiare non abbia a disposizione (in Ogliastra) un altro immobile in cui poter vivere. Costituirà criterio preferenziale la presenza in famiglia di un ultrasettantenne, un minore o un invalido. L'importo massimo che potrà essere concesso per sanare la incolpevole morosità è di 8000 mila euro. Il destinatario del contributo dovrà inoltre sottoscrivere con i proprietario un nuovo contratto a canone concordato. Quale sia la portata delle nuove povertà nel territorio lo dicono i numeri sulla disoccupazione: è senza lavoro un giovane su due, sedicimila disoccupati su un territorio che conta 56 mila residenti. A Tortolì il 7,3 per cento dei giovani ha lasciato casa per cercare fortuna all'estero. 

I CONTROLLI Il sindaco Massimo Cannas è fiducioso: «L'idea è di dare una mano d'aiuto alle fasce più deboli della popolazione. Non abbiamo a disposizione cifre importanti ma vogliamo offrire un segnale». Il progetto è curato dall'assessore ai Servizi sociali Isabella Ladu: «Le richieste di aiuto aumentano ogni giorno. Sono nuovi poveri che mai fino a oggi avevano avuto bisogno d'aiuto». Il Municipio progetta altre iniziative per lenire la fame di lavoro. Tra queste gli attesi cantieri comunali, una boccata d'ossigeno per decine di famiglie

(Da "L'Unione Sarda")

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