domenica 21 giugno 2015

CALCIO SERIE A:18°GIORNATA (18-19/02/1989)

Di Redazione.

ATALANTA-NAPOLI 1-1

Atalanta:

Napoli:

Arbitro:

Reti:

BOLOGNA-PISA 1-0

Bologna:

Pisa:

Arbitro:

Rete:89'Bonini.

FIORENTINA-MILAN 0-2

Fiorentina:

Milan:

Arbitro:

Reti:45'Colombo 78'Ancelotti.

INTER-ASCOLI 3-1 (NELLA FOTO IN ALTO RAMON DIAZ REALIZZA IL MOMENTANEO DUE AD UNO)

Inter:

Ascoli:

Arbitro:

Reti:13'Berti 27'A.Serena 69'Diaz 77'Giordano.

JUVENTUS-COMO 0-0

Juventus:

Como:

Arbitro:

LAZIO-CESENA 0-0

Lazio:

Cesena:

Arbitro:

LECCE-VERONA 0-0

Lecce:Allenatore:Mazzone.

Verona:

Arbitro:

ROMA-PESCARA 1-3 (18/02/1989)

Roma:

Pescara:

Arbitro:

Reti:45'Tita 55'Tita 62'Giannini [Rigore] 70'Tita.

Non potevo licenziare la squadra, ho licenziato Liedholm: è questo il messaggio del Presidente della Roma Viola. Al termine di una domenica nella quale ha parlato con metà del passato della Roma (De Sisti, Rocca, Benetti...), e poi di una mattina a Trigoria a discutere con i due prescelti, Viola ha promosso Luciano Spinosi allenatore della Roma, Giuseppe Lupi direttore tecnico, e ha nominato Liedholm suo consigliere speciale. Ha poi mandato Angelo Sormani tra i disoccupati interni in attesa di un collocamento. Spinosi era l' allenatore della Primavera e ora è il più giovane allenatore in A; per Lupi, che ha un passato nelle nazionali giovanili, domenica sarà la prima volta su una panchina di A. Così si dà un addio a Liedholm? Poi, nel comunicato diffuso dalla società, dopo le sette righe per rendere ufficiali gli spostamenti interni, ci sono, in un velenoso equilibrio con le precedenti, altre sette righe che si augurano che questo cambio susciti nei calciatori una presa di coscienza che li porti a esprimere il massimo impegno, per ottenere quei risultati che sono nelle aspettative della Società, dei tifosi, e, soprattutto, nell' interesse dei calciatori stessi. Alla metà di questa sconfortante vicenda (perchè i problemi hanno solo traslocato di destinatario e il cammino verso la normalità è ancora lungo) ritorna la verità di sempre della Roma di quest' anno: la squadra è fatta di giocatori che non sono amici fuori, non sono amici in campo e, per di più, non danno retta all' allenatore. E Viola ha insistito a lungo anche ieri sulle responsabilità della squadra che, evidentemente, neanche le sue alzate di voce aveva domato. Mi aspetto che ora i ruoli di ognuno siano precisati e che, una volta precisati, siano rispettati. Ora ha scelto un uomo di carattere, una strana mescolanza di romano romanista temprato allo stile Juve, che avrà l' incarico di tirar fuori da ognuno di loro il meglio che hanno, se ne hanno. Il primo incontro sarà stamattina alle undici: i giocatori sono stati due giorni in vacanza e la società non era ancora riuscita ad avvertirli: se non hanno letto i giornali avranno un bello choc oggi al campo. Speriamo abbiano la prontezza di riflessi per capire cosa è successo. Da tutti mi aspetto qualcosa di più: devono dare qualcosa di più. Ma comunque dalla crisi ne devono uscire da soli diceva Spinosi che è stato giocatore e sa quanto conti la voglia di un prossimo stipendio nella carriera di ognuno. Certo non è un bell' argomento questo per ricominciare con nuovo entusiasmo e nuovi ideali. Viola ha definito quello di ieri il giorno più triste della sua presidenza e ha aggiunto che non avrei mai creduto di arrivare a questo punto. Questa incredulità è quella che adesso gli brucia di più: Non è la prima volta che vengo qui per parlare di giocatori che io ritengo tuttora da prime posizioni e che invece offrono prestazioni così avvilenti. Pensavo che la professionalità fosse un valore stabilito. L' avessi immaginato avrei preso certi provvedimenti molto prima. A saperlo Liedholm avrebbe inaugurato questa sua carriera di consigliere molto prima nel corso di quest' anno. Comincia da quell' indecisione la lunga serie di errori che il presidente non vuole dire perchè io non mi so giudicare. Tanto più che sono tanti e vengono divisi tra tutti. Non c' è mai un capro espiatorio al vertice. Loro hanno fatto belle e brutte partite con lo stesso allenatore, no?. Insomma la colpa è sempre dei lazzaroni in campo: bella consolazione per Liedholm mentre se ne va via. Rimpianti, confusione, senso di inutilità, questo il quadro di una società sfiduciata. In sostanza la Roma per venire a capo di tutti i suoi guai passa da un tecnico che ha fatto la storia del calcio a un ex-giocatore che non ha neanche il patentino: in compenso saranno in quattro a dare consigli su come la squadra deve giocare. Liedholm darà consigli ma a Viola, Lupi darà consigli a Spinosi (ma solo se glieli richiede), Sormani non avrà nessuno con cui parlare. Per dire l' aria che tira in questa rivoluzione, c' è da dire che non è previsto nessun incontro tra Liedholm e Spinosi nei prossimi giorni per fare un punto della situazione. Ma se lo incontro ci parlo senza problema diceva Spinosi. Prende in mano la squadra un romano che da giocatore è andato e poi ritornato, nato nei tempi in cui i giocatori del sud per fare fortuna andavano al nord. Che si dice pronto ad appendere i giocatori al muro se serve. Ma non servirà, credo. E che ha accettato (anzi, l' ha chiesto lui dice Viola) il contratto con scadenza a giugno. Sono contento, nella vita non mi ha mai spaventato niente. Non so ancora quali provvedimenti prenderò. Il mio primo obiettivo è far sì che questa squadra torni a vincere. Parlerò adesso con i ragazzi, ho sei giorni di tempo. E' evidente che qualche cambiamento nel modulo si dovrà fare. La mia squadra ideale? Ha due punte. Spinosi forse abbandonerà la zona. Lo dovrà fare però senza chiedere consiglio a Lupi: mica per altro, ma perchè Lupi era incaricato a sopraintendere che tutte le squadre della Roma, dalle giovanili in su, giocassero con una sola tattica: la zona appunto. E il neoconsigliere a Cuccaro che ne pensa? Ho sofferto in questi giorni e soffro anche ora dice Liedholm. Anch' io ho commesso degli errori, non per questo questa squadra è da buttare. Tutto è cominciato con l' infortunio di Renato, che è voluto poi rientrare prima del tempo; poi c' è stato quello di Voeller, ho dovuto anche dare Andrade in pasto alle belve ed è stato impossibile gestire la squadra. E poi Tancredi con il suo gesto intempestivo... Chissà forse dovevo dimettermi la prima volta, quando Viola me l' ha impedito. E il vecchio Barone, evidentemente, è stato l' unico cui Viola, quest' anno, sia riuscito a imporre qualcosa.

SAMPDORIA-TORINO 5-1

Sampdoria:Pagliuca,Mannini (46'Lanna),Carboni,Pari,Vierchowod,L.Pellegrini,Victor, (18'Bonomi),Salsano,Vialli,R.Mancini,Dossena.Allenatore:Boskov.

Torino:Lorieri,Ferri,Gasparini,Sabato,Rossi,Cravero,Fuser,Comi,Muller,Zago (18'Catena), Bresciani (61'Skoro).Allenatore:C.Sala.

Arbitro:Frigerio di Milano.

Reti:15'Zago 27'Dossena 30'A.Carboni 45'Vialli 60'R.Mancini 64'R.Mancini.

CLASSIFICA:

CLASSIFICA MARCATORI:

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