LA SFIDA DI CAGLIARI PER LA FEDERATION CUP (26/07/2013)

Di Giampaolo Carboni.

Il 2 ed il 3 novembre prossimi Cagliari sarà teatro della finale della Federation Cup di tennis:per chi non lo sapesse è questa la più grande manifestazione del mondo del tennis a squadre femminile, un equivalente della Coppa Davis riservata alle giocatrici del gentilsesso.Di fronte ci saranno le nostre ragazze,autentiche campionesse come Sara Errani,Roberta Vinci e Francesca Schiavone e le ragazze russe capeggiate da Marija Kirilenko,una delle migliori scuole di tennis femminile a livello europeo.Non è stato facile avere questo evento nella città capoluogo della nostra regione ma la tenacia del Presidente della Federtennis,del nostro corregionale Angelo Binaghi,oltre a quella dei suoi preziosi collaboratori quali gli ex tennisti Lea Pericoli e Nicola Pietranbgeli,ha permesso che questo sogno diventasse realtà. La soluzione finale alla telenovela luogo della finalissima è stata posta in essere solamente da alcuni giorni,con Binaghi che si è fortemente battuto affinché venisse riconosciuta Cagliari come destinazione ideale dell'evento a discapito di altre città del Sud Italia come Bari o Palermo. Legittimo dunque il suo entusiasmo quando da Parigi,sede della Federazione Internazionale del Tennis è arrivato il definitivo via libera. "Un evento che forse solo tra 100 anni sarà possibile rivedere in Sardegna" ha detto Binaghi,a testimonianza di come sia una fortuna aver ricevuto quest'onore ma anche di come la Federation Cup abbia un gran seguito ed una consequenziale richiesta in ogni angolo del mondo,arrivando anche a paragonare questa vittoria extra campo alle due in Fed Cup ottenute sul campo.La domanda che sorge quasi spontanea ora,a tre mesi dalla fatidica data,è se Cagliari si farà trovare pronta ad essere palcoscenico della manifestazione. Di positivo c'è che nella città,uno sport come il tennis è praticato e quindi le strutture esistenti non mancano,così come una generale preparazione della popolazione a vivere questa interessante disciplina. Dal comune,nella persona dell'assessore comunale allo sport Enrica Puggioni,fanno capire come in realtà la città sia appunto già pronta,anche perchè un evento sportivo genera naturalmente tutta una serie di ricadute su diversi settori,turistico ed alberghiero in primis. Il teatro della finalissima sarà il Tennis Club di Cagliari sorto nel lontano 1955 nella zona residenziale ed inserito nel contesto del parco di Monte Urpinu con tredici campi di cui dieci in terra battuta e tre in green set.Naturalmente ci saranno delle trasformazioni che verranno messe in atto per la due giorni a cominciare dal campo Centrale (dove si dovrebbero tenere tutti gli incontri) con il posizionamento di tribune alte fino a venti metri (l'equivalente di sette piani di un palazzo tanto per fare un paragone) in modo da poter aumentare il numero di spettatori fino a cinquemila persone cui va aggiunta la creazione di una moderna sala stampa che permette ai numerosi giornalisti attesi di poter svolgere al meglio il proprio lavoro oltre allo spazio riservato all'Itf ed alle personalità invitate alle finali,senza escludere lo spazio per le regine del weekend cagliaritano,le giocatrici con i loro staff e per concludere con le delegazioni delle due nazioni,almeno tre ristoranti e la club house. Per il Tennis Club dunque al tempo stesso un onore nell'ospitare la manifestazione ma anche una preparazione ben curata che porterà a qualche rinuncia nell'arco di questo tempo ma di sicuro è il primo sentimento a prevalere stando alle parole del direttore del club stesso Lillo Palmieri,anche perchè lo stesso circolo avrà anzitutto una ricaduta sicura a livello d'immagine oltre al fatto che tanti piccoli bambini potranno,venendo a vedere la classe delle varie giocatrici,avvicinarsi ancora di più a questo sport,poco diffuso nel nostro paese alla stregua di tanti altri,per poter provare a diventare una delle future speranze del mondo della racchetta del nostro paese.

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