Di Matteo Sau.
Un prestito per raggiungere la pensione, destinato ai lavoratori disoccupati a cui mancano massimo 24 mesi di contributi. Serviranno a questo i 7,5 milioni di euro stanziati dalla Regione per il programma “Prestito previdenziale”, al quale verrà affiancato un ulteriore stanziamento di un milione per finanziare attività di carattere sociale della durata massima di 9 mesi. «Si tratta di un prestito per i disoccupati troppo anziani per progetti di reinserimento», spiega l'assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, «il bando verrà pubblicato a dicembre e se necessario incrementeremo il fondo sino a 14 milioni». Il fondo deriva dalla Programmazione unitaria 2014/2020 e sarà gestito dalla Sfirs che lavorerà a contatto con l'Inps. Qualche giorno fa la Giunta ha approvato la delibera che permette di liberare le risorse.
I REQUISITI Saranno circa 400 le persone che potranno ottenere il prestito per raggiungere la pensione. La prima condizione necessaria è che siano senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e che manchino loro massimo 2 anni alla pensione. Questo, per ora, è quello che l'assessorato ha stabilito perché ancora le regole non sono state fissate. Saranno quasi certamente lavoratori che appartengono a una fascia d'età avanzata e che difficilmente potrebbero essere ricollocati. I dati del Sistema informativo del lavoro evidenziano che, negli ultimi anni, è aumentato il numero di disoccupati iscritti ai Csl (Centri servizi per il lavoro) in fascia d'età 55-64 anni, mentre gli over 64 sono aumentati del 5,1%. «Non potremo soddisfare tutte le richieste», sottolinea Mura, «ma cerchiamo di tutelare una categoria di lavoratori in difficoltà». Un altro dato preoccupante riguarda la disoccupazione di lunga durata fra i lavoratori maturi che è tra le cause principali di aumento di povertà (più che triplicata negli ultimi anni) tra le persone con più di 55 anni. Il prestito verrà restituito, massimo in sette anni, con rate senza interessi soltanto quando verrà erogata la pensione per il beneficiario.
SOSTEGNO Parallelamente al prestito per i versamenti pensionistici ci sarà la possibilità di ottenere un sostegno al reddito. Si tratta di un periodo di sette o nove mesi che corrisponde a una sorta di “periodo cuscinetto” prima che arrivi la pensione. «Si tratta di prestazioni di utilità sociale che non vanno a competere con altre misure di questo tipo», spiega l'assessore Mura. Con la dotazione finanziaria di un milione di euro l'obiettivo è «poter attivare circa 200 progetti di sostegno al reddito», annuncia la numero uno del Lavoro. Poi, precisa: «Tutti i progetti verranno attivati in collaborazione con l'Anci e con le organizzazioni del Terzo settore». Le cifre per ciascun piano non sono state stabilite e verranno quasi certamente calcolate sulla base del reddito Isee.
I TEMPI Dopo l'approvazione della delibera, da parte della Giunta, la prossima tappa è la costituzione del Fondo da parte della Sfirs che dovrebbe realizzarsi entro novembre. Poi, verrà attivata l'attivazione con l'Inps che avrà il compito di verificare tutte le situazioni previdenziali dei lavoratori. Infine, a dicembre il bando con le regole fissate verrà pubblicato sul sito della Regione. L'obiettivo dell'esponente della Giunta è «riuscire a rendere questa misura complementare alla normativa nazionale». Quello che emerge dalla prima bozza della Legge di stabilità è leggermente diverso. Infatti, «anche se il testo approvato in Parlamento sarà diverso», sottolinea l'assessore, «per ora sappiamo che ci sono alcune differenze». La normativa nazionale prevede agevolazioni per persone che hanno il lavoro e alle quali manca poco tempo per andare in pensione.
(Da "L'Unione Sarda")
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