lunedì 13 giugno 2016

"IL CENTRODESTRA E' ANCORA VIVO" (13/06/2016)

Di Pietro Picciau.

Contesta l'immagine e il messaggio: «Nessuna agonia, il centrodestra è più vivo che mai». Nel processo allo schieramento che a Cagliari è stato sconfitto alle amministrative dal candidato a sindaco Massimo Zedda e dal centrosinistra (39.900 voti, 50,87 per cento delle preferenze), il consigliere regionale e vice coordinatore provinciale di Forza Italia Edoardo Tocco interpreta il doppio ruolo di imputato e difensore. «Non mi nascondo dietro un dito», spiega Tocco. «Nel lavoro che ha portato Piergiorgio Massidda a riunire nel suo movimento civico Cagliari 2016 larga parte del centrodestra, un ruolo l'ho avuto anch'io, quindi non ci sto con chi giudica del tutto fallimentare l'eperienza delle Comunali». Per questo contrattacca: «La sconfitta alle urne non significa un fallimento». Cosa, allora? «Se considerassimo le aspettative preelettorali, per Forza Italia e il centrodestra il risultato ottenuto sarebbe da giudicare soddisfacente».

LO SPIRITO Ne ha discusso con l'ex ministro Altero Matteoli e lo stesso Massidda, per questo rilancia: «Bisogna salvaguardare lo spirito e la spinta delle forze civiche che si sono cimentate nella sfida elettorale al fianco di Massidda». Giudica «ingiusto e sbagliato» buttare la croce addosso all'ex coordinatore regionale di Forza Italia, «riuscito invece a rinvigorire il centrodestra pur proponendosi agli elettori cagliaritani in una veste civica». Tocco, ex presidente della Circoscrizione di Sant'Avendrace, decidendo di non ricandidarsi per il Consiglio di palazzo Bacaredda ha potuto affiancare l'ex Autorità portuale nelle fasi di costruzione della coalizione. «Intervengo a ragion veduta, alla luce dei dati scaturiti dalle urne». Risultati che hanno portato all'elezione (in attesa della ratifica del numero e dei nomi degli eletti) di Massidda, Stefano Schirru, Loredana Lai, Alessandro Balletto, Pierluigi Mannino, Antonello Floris, Pierpaolo Vargiu, Giorgio Angius, Alessio Mereu, Federico Ibba e Alessandro Sorgia. Tocco invita a ripensare allo scenario politico di qualche mese fa. «Chi oggi spara contro i risultati e i protagonisti dell'esperienza elettorale appena conclusa dimentica le difficoltà e le previsione dell'autunno scorso». Non erano incoraggianti: «Davano il centrodestra in stato comatoso, con Forza Italia che, al massimo, avrebbe potuto raggiungere il 5 per cento dei voti alle amministrative». Non stavano meglio gli altri partner del centrodestra. «Ricordo bene quali erano le aspettative di tutti: circa il 5 per cento di voti per i Riformatori, il 3-4 per i Fratelli d'Italia, il 2-3 per Udc e Uds». Stima: «Per il centrodestra esisteva sulla carta una prospettiva del 15, al massimo 17 per cento dei voti». Invece? «Con il progetto e l'iniziativa di Massidda il risultato complessivo è stato del 32 per cento. È il massimo che potevamo ottenere».

RICOSTRUZIONE Tesoretto di voti che consente a Tocco («ma anche a Massidda») di fare due considerazioni: «La certificazione della vitalità del centrodestra e la possibilità, proprio grazie a questo tesoretto, di avviare un'opera di ricostruzione. Ritengo quindi sbagliato accusare Massidda di aver diviso il centrodestra. È successo l'esatto contrario. Un errore anche prendersela con il Psd'Az che ha preferito scegliere un diverso alleato o recriminare sul mancato sfondamento dei grillini che ha consentito a Massimo Zedda di vincere. Se Zedda ha vinto è perché l'elettorato - al di là dell'astensionismo - ha voluto premiare la sua amministrazione e puntare sulla continuità della sua azione».

PROGETTO Immagina lo scenario futuro. «Bisogna ripartire dal risultato delle comunali a Cagliari per ricostruire il partito. Basta liti, l'analisi del voto e della situazione va fatta con lungimiranza e lucidità. Tenuto conto che, da parte nostra, si deve il massimo rispetto ai candidati e agli elettori che nel progetto civico proposto da Massidda hanno creduto e credono, ritenendolo un progetto di lungo respiro». Fiducioso: «Il voto delle amministrative ha inaugurato un laboratorio politico civico e di centrodestra che vede e vedrà Massidda e i suoi amici protagonisti. Questo non significa che si ritenga l'esito del voto un successo. Analizzare vuol dire riconoscere la sconfitta, ma non bocciare la visione che ispira il progetto».

(Da "L'Unione Sarda")

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