sabato 4 marzo 2017

LE OLIMPIADI A ROMA (25-26-27-28-29-30-31/08 01-02-03-04-05-06-07-08-09-10-11/09/1960)

Di Giampaolo Carboni.


Nella foto in alto la delegazione italiana durante la cerimonia d'apertura.

ATLETICA LEGGERA


CALCIO


Abbandonato il criterio del dilettantismo,che sarebbe stato molto difficile sostenere proprio in anni non proprio tra i migliori dell'intero movimento calcistico italiano, il selezionatore azzurro Gipo Viani,aiutato da Nereo Rocco scelse i Po (Probabili Olimpionici) fra le più vivide promesse del campionato. Con la squadra di giovani e forti che fu selezionata si voleva far bella figura (anche perché a Roma erano presenti le più forti squadre del mondo compresi i "Dilettanti di stato" dell'Est europeo) e bella figura fu. D'altra parte nella selezione azzurra giocavano calciatori come Burgnich, Trebbi, Tumburus, Salvadore, Rivera, Bulgarelli, Ferrini, Pelagalli, quasi tutti destinati a finire, nel giro di pochi anni, nel novero dei "moschettieri". La preparazione fu comunque rigorosa:incontrammo squadre turche,svizzere, inglesi e francesi. Poi il 27 agosto gli azzurri incontrarono a Napoli i dilettanti della Cina nazionalista prima avversaria nel secondo girone insieme ad Inghilterra e Brasile. Un gironi di ferro quindi ma arrivò prima il quattro a uno contro gli asiatici, poi il due a due con gli inglesi e poi un'altro successo per tre ad uno contro il Brasile. Finimmo dunque il turno eliminatorio in testa nel nostro raggruppamento e passammo direttamente alle semifinali con questa formazione tipo:Trebbi,Tumburus, Salvadore, Trapattoni, Rancati, Rivera, Tomeazzi,Ferrini e Rossano. Questi nove erano praticamente fissi più gli altri due ritocchi per affrontare i più esperti jugoslavi che schieravano una nazionale decisamente con un'età media più alta. Finiti sullo zero a zero i tempi regolamentari le due squadre si affrontarono nei supplementari. Al 107' segnò l'attaccante slavo Galic. Due minuti più tardi nel corso di una furibonda azione d'attacco pareggiò Tumburus. Gli azzurrini si spinsero avanti con foga fino alla fine ma la difesa jugoslava tenne. E il beffardo biglietto del sorteggio indicò vincitrice della contesa la stessa Jugoslavia. Il 10 settembre a Roma quest'ultima vinse la medaglia d'oro superando per tre reti ad una una giovane Danimarca guidata da Harald Nielsen. Arbitro dell'incontro fu Concetto Lo Bello già ai vertici dei valori arbitrali. I nostri, demoralizzati e sfiduciati probabilmente,persero anche la medaglia di bronzo nella finalina contro l'Ungheria che vinse l'incontro per due ad uno.

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