Diavolo di un Reed. L’americano che noi europei abbiamo imparato a conoscere bene (ed a soffrire) in Ryder Cup è stato l’autentico mattatore della seconda giornata dell’Augusta Masters. Nessuna insidia del National gli ha creato problemi: ha giocato alla grande ogni colpo del suo repertorio ed è stato spietato sui green. Infallibile sui par numero cinque: otto birdie su otto sommando i due giri, impresa da record. Alla fine ha consegnato uno score di sessantasei colpi (meno sei) che lo proietta in testa alla classifica a meno nove dopo il sessantanove iniziale e gli assegna un CONTINUA A LEGGERE QUI
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